Teatro

Michele Sinisi e il Macbeth di #decretoquotidiano

14 Giugno 2020

15 giugno 2020, dopo mesi di chiusura e quarantena finalmente ai teatri viene data nuovamente la possibilità di alzare il sipario. Non tutti potranno farlo, molte compagnie, molti spazi dovranno fare i conti con un’organizzazione, una struttura e soprattutto mesi di fermo che compromettono in modo rilevante la loro attività. Di cultura e di teatro si discute molto in questi giorni, ma oggi, alla vigilia della “ripartenza”, vogliamo provare a dare uno sguardo a un progetto nato proprio dal fermo forzato causato dalla pandemia. Lunedì 15 infatti, alle ore 21.00, andrà virtualmente in scena un insolito Macbeth di Elsinor Centro di produzione teatrale per la regia di Michele Sinisi. Una performance sperimentale che, in diretta Facebook, proverà a reinterpretare il celebre dramma shakespeariano attraverso le esperienze creative di quarantena degli artisti coinvolti nel progetto, ai quali è stato chiesto – utilizzando le forme espressive grazie alle quali sono riusciti a mantenere viva la loro arte anche lontano dalle scene – d’interpretare uno dei personaggi della tragedia. La registrazione dei singoli personaggi andrà “in onda” sotto lo sguardo vigile dell’attore/regista Michele Sinisi che, proprio come nelle dirette realizzate insieme ai suoi figli durante i mesi di quarantena, commenterà l’azione e, allo stesso tempo, si eserciterà per l’interpretazione del minore fra i ruoli del dramma, quello del portiere. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui per capire meglio lo spirito del progetto.

Per prima cosa complimenti per le dirette #decretoquotidiano con le quali ci hai tenuto compagnia in questi mesi. Immagino che siano state uno spunto importante per questo Macbeth…

Sicuramente sì. Nei mesi di quarantena ho dovuto, come molti altri colleghi, provare a immaginare nuovi spazi di “allenamento” del fare teatrale, in un luogo anomalo, lontano dal palcoscenico, cercando di recuperare anche un rapporto col pubblico che, inevitabilmente, non poteva che essere virtuale. Così è nata l’idea del decreto quotidiano: una sorta di farsa ispirata ai discorsi del Presidente del Consiglio nella quale un pretesto del tutto ordinario diventava lo spunto per fare spettacolo coinvolgendo anche i miei figli. Un modo per tenere viva la creatività, per intrattenere, per non perdere i legami con il pubblico in un momento in cui tanti legami sono stati provvisoriamente “sospesi”.

Poi è arrivata l’idea di Macbeth…

Quando ha preso avvio la lenta fase di riapertura mi sono interrogato su come avrei potuto mettere a frutto le esperienze e le riflessioni nate nel corso del lockdown, come mantenere un rapporto con il pubblico – non sempre corrispondente allo zoccolo duro di chi assiste da tempo alle nostre rappresentazioni – della sfera virtuale. La mia esperienza non era stata unica nel suo genere, tanti altri colleghi hanno inventato forme di condivisione attraverso la rete: dalla lettura alla conversazione, dalla performance al racconto per arrivare alle lezioni. Cancellare queste esperienze in nome di un – supposto – immediato ritorno alla normalità mi sembrava una perdita. Così ho pensato di aprire una call per mettere insieme un gruppo di artisti che avessero voglia di utilizzare le nuove forme di spettacolo sperimentate in questi mesi all’interno di un piccolo percorso comune. Con Francesco Asselta ci siamo impegnati nella realizzazione della drammaturgia e poi abbiamo raccolto i contributi…

E tu hai tenuto per te il ruolo “dimenticato” del portiere…

Il portiere è un personaggio assolutamente marginale nella storia di Macbeth. Qualcuno dice addirittura che Shakespeare l’abbia creato solo per dare una parte ad uno dei membri della sua compagnia rimasto senza ruolo. Eppure dalla sua prospettiva privilegiata il mio portiere osserva tutto. Mentre (in qualità di attore e osservatore) assisterò alla messa in scena degli altri personaggi, alla tragedia vera, realizzerò anche la mia formazione, sempre sfruttando l’espediente dei miei figli, pronti a tenere lezioni di recitazione.

Un lavoro di squadra…

Su più livelli! Da una parte il gruppo della cucina, rodato da settimane di dirette davanti al frigorifero – così distante dalle librerie e dai quadri antichi che hanno fatto da sfondo alle dirette istituzionali di questi mesi, così vicino alle code per accedere ai supermercati – dall’altra il gruppo di artisti che si misureranno con le loro stesse esperienze e i linguaggi elaborati nel lockdown e infine il pubblico della diretta, al di là dello schermo, ma sempre presente e pronto a interagire, in modo profondamente diverso da come siamo abituati in teatro.

Si tratta di un controcanto comico ad una tragedia…

Anche qui sì e a più livelli. Dietro un grande pianto c’è sempre una grande risata e molto di questo lavoro è debitore delle esperienze, assolutamente drammatiche, vissute nei mesi scorsi. Esperienze dalle quali però possiamo trarre anche spunti per un nuovo modo di vivere la scena e di riflettere sul presente.

Tutte le dirette #decretoquotidiano del lockdown sono disponibili sul canale Youtube di Michele Sinisi

Lunedì 15 giugno ore 21.00

diretta facebook pagine: @Teatro.fontana, @progettofarsa, Elsinor Centro di Produzione Teatrale

Regia: Michele Sinisi

Drammaturgia: Francesco M. Asselta/Michele Sinisi

Aiutoregia: Nicolò Valandro

Produzione: Elsinor Centro di Produzione Teatrale/Teatro Fontana con il sostegno di SIA srl

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