Teatro
Madonna a Pompei, colpo di fulmine per il teatro dei giovani vesuviani
POMPEI _ Madonna, un amore di teatro. Sono bastati pochi minuti di visione dello spettacolo “Sogno di volare”, messo in scena dai ragazzi dell’area vesuviana diretti dal regista Marco Martinelli per far decidere la popstar italo americana di finanziare, attraverso la sua Fondazione Ray of Light, con 250 mila euro, l’attività di un anno della compagnia prodotta dal Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con il Ravenna Festival e il Teatro Mercadante-Teatro Stabile di Napoli. La cantante, celebre in tutto il mondo, ha incontrato gli adolescenti a Pompei dove si è recata venerdì sera in visita notturna privata assieme ai familiari e agli assistenti guidata dal direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel. Il gruppo teatrale ha proposto un saggio del lavoro all’uscita della casa del Menandro. La visita di Madonna è poi proseguita nella casa che sta dirimpetto a quella del Menandro, cioè la Casa dei Ceii o Casa della Caccia. Celebre per il grande affresco nel giardino con le pitture di animali esotici e affreschi rappresentanti grandi paesaggi del Nilo, ma anche per la straordinaria bellezza dei pavimenti a mosaico. Meta finale il Teatro Grande realizzato utilizzando il naturale declivio di una collina per la costruzione della cavea. Madonna Veronica Ciccone – la famiglia è di origine abbruzzese – come accade da qualche anno sceglie l’Italia per festeggiare il proprio compleanno: stavolta per i suoi 66 anni ha deciso di venire con i familiari in Campania per visitare l’antica città di Pompei.
In questi anni, tanti giovani dell’area vesuviana hanno partecipato al progetto della “non-scuola” – una particolare pratica di pedagogia teatrale ideata e messa a punto da uno dei fondatori del Teatro delle Albe di Ravenna, Marco Martinelli, nei primi anni Novanta e diventata poi protagonista di allestimenti con adolescenti, non solo Italia ma anche in diverse parti del mondo (dall‘America Latina all’Africa). In questo caso Martinelli ha coinvolto trecento ragazze e ragazzi, bambine e bambini dell’area vesuviana, in cui è particolarmente forte il rischio di dispersione scolastica con conseguenti problemi di disoccupazione ed emigrazione giovanile. E’ accaduto così che studenti e studentesse abbiano partecipato in qualità di attori, ma anche di musicisti e sceneggiatori a spettacoli come “Gli Uccelli”, “Arcanesi: Stop the War” e l’ultimo “Pluto: God of Gold” (così come viene raccontato nel libro scritto da Francesca Saturnino e pubblicato da Luca Sassella editore, “La non scuola di Marco Martinelli: Tracce e voci intorno ad Aristofane a Pompei”).
Sono in tutti e tre casi riscritture teatrali di commedie dell’autore greco Aristofane che hanno costituito una preziosa occasione d’incontro per gli adolescenti provenienti dai comuni di Pompei, Scafati, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Torre del Greco, Boscoreale e Napoli all’interno di un percorso creativo e artistico che li ha portati anche fuori dal loro territorio. Dopo la prima tenutasi nel Teatro Grande di Pompei, la tournée li ha portati sui palcoscenici di Ravenna e Bologna. Questo autunno “Pluto: God of Gold” è in programma l’11 ottobre nella stagione del Teatro Olimpico di Vicenza, nell’ambito del 77° Ciclo di Spettacoli Classici diretto dallo stesso Martinelli insieme ad Ermanna Montanari. Ancora non è stato scelto il testo per il quarto anno di rappresentazioni: anche se si tratterà sicuramente ancora una volta di una commedia di Aristofane che sarà naturalmente riscritta ad hoc dallo stesso regista delle Albe assieme agli adolescenti dell’area vesuviana “per dare voce, oltre alla realtà delmondo antico, alle loro esperienze, in un corto circuito di classicità, contemporaneità e battute in napoletano che hanno conquistato i pubblici di Pompei, Bologna e Ravenna”.
Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei ha dichiarato che “Sogno di volare” dei giovani teatranti campani, progetto sostenuto immediatamente e “così generosamente da Madonna è strategico per Pompei perchè si rivolge alle persone che vivono in questo territorio meraviglioso e complesso, in particolare ai giovani, e li rende protagonisti di un’esperienza con la quale abbiamo voluto dimostrare che l’arte e la cultura veramente possono cambiare le nostre vite. Certo, mai avrei immaginato, quando abbiamo iniziato nel 2021 tra mille difficoltà, che saremmo arrivati a questo, ma evidentemente sognare di volare funziona davvero: ringrazio di cuore Madonna per la sua generosità, visione e umanità, fonte di ispirazione per andare avanti. Da Madonna le ali per “Sogno di volare” e per i ragazzi che vi partecipano, un bellissimo regalo che ci ha fatto nel giorno del suo compleanno. Vi invitiamo sin d’ora allo spettacolo che realizzeremo grazie al suo contributo e che andrà in scena a maggio 2025 nel Teatro Grande“.
Devi fare login per commentare
Accedi