Teatro
Il denso Respiro del Naranji Festival
Lentini. È sempre interessante investigare e provare a conoscere i luoghi mentali, i percorsi, gli snodi concettuali, gli incontri, i fantasmi, le necessità spirituali, le emergenze culturali e socio-politiche che generano l’idea primigenia di una coreografia. La generano anzitutto e poi l’accompagnano nel percorso di formalizzazione e mediazione con la tradizione e i codici del linguaggio della danza. È quanto vien fatto di pensare in relazione alle coreografie del Naranji Festival organizzato e prodotto da Salvatore Romania e Laura Odierna per Megakles Ballet e Petranura danza a Lentini (nella sede di Palazzo Beneventano), in provincia di Siracusa. Si è trattato di tredici spettacoli di danza contemporanea in una settimana (dall’1 al 7 luglio) bella e intensa di scambi, incontri, eventi d’arte e dialoghi tra gli organizzatori, i giovani artisti partecipanti (la Compagnia Cie Twain, la Compagnia Balletto del Teatro di Torino, la Compagnia DNA, Claudia Bertuccelli e Valeria Ferrante, la Compagnia ResExtensa – Porta D’oriente Centro di produzione per la danza, il DANCEHAUSpiù Centro Nazionale di Produzione della Danza, gli artisti della compagnia Interno Cinque) e il territorio stesso che, sempre più, sembra aprirsi e rendersi conto di quanto prezioso sia il lavoro di Romania e Odierna e di quanto fecondo di pensiero sia questo segmento della contemporaneità artistica. Il tema scelto per questa edizione è “Il corpo poetico” ed è veramente un tema interessante giacché, se oggi c’è un’arte che può dirsi sempre più analoga alla poesia e in continua tensione di allineamento con i suoi meccanismi e percorsi di connotatività linguistica, questa è proprio la danza contemporanea. In questo contesto, il 4 luglio è andata in scena in short time, Respiro, la coreografia disegnata e diretta dagli stessi Romania e Odierna: in scena a danzare ci sono Konstyantyn Hryhor’yev e Caterina Lanzafame, mentre le musiche sono di Philipp Glass. Il concept è semplice e riguarda il senso di avventura e d’ineluttabile apertura all’oltre che risulta implicito nella fase iniziale di un rapporto amoroso. Implicito, sin dalla scoperta di una nuova, impensata e impensabile meravigliosa comunione di respiri. Tuttavia, ben al di là del concept, quel che colpisce di questo lavoro sono il rigore e la sicurezza con cui i due giovani interpreti declinano la freschezza e l’intensità dell’idea iniziale nella danza e nella loro stessa presenza scenica.
Respiro. Coreografia e Regia Salvatore Romania e Laura Odierna. Interpreti Konstyantyn Hryhor’yev e Caterina Lanzafame. Disegno Luci di Gabriele Gugliara. Costumi di Laura Odierna. Musiche Philipe Glass. Crediti fotografici di Angelo Grimaldi.
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