Teatro

Festival d’Autunno, da Palermo a Reggio Emilia

18 Settembre 2022

Arriva l’Autunno e ripartono i festival di teatro in tutto il Belpaese. In realtà il primo appuntamento è fuori confine. E’ a Tunisi, dove dal 22 al 27 settembre si tiene la quarta edizione di “Fortissimo Festival”. Organizzato dal locale Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con il Conservatorio di musica di Ben Arous, l’Association Les Solistes e il Conservatorio “Tchaikovsky” di Nocera Terinese si svolgerà nell’incantevole cornice dell’anfiteatro romano di El Jem e il Teatro Municipale di Tunisi con la direzione artisitica di Filippo Arlia. Il programma di questa edizione prevede una serie di tributi a Pier Paolo Pasolini ed Ennio Morricone. Il 22 si inaugura con un tributo al grande compositore italiano autore di colonne sonore di film famosi. Sul palco l’Orchestra filarmonica della Calabria e quella tunisina de “Les Solistes de Magrine”. Specal Guest Susanna Rigacci, tenore Alberto Munafò Siracusa.

La sera successiva invece è la volta dell’omaggio a Pierpaolo Pasolini. A dare profondità e risalto ai versi del grande poeta e cineasta italiano saranno gli attori Gabriele Lavia e Federica Di Martino impegnati a leggere memorie, testi, lettere e poesie come “Supplica a mia madre”, “A un Papa”, “L’alba meridionale”, “Serata romana”, “Verso le Terme di Caracalla”, “Sesso consolazione della miseria” e altre.

Ad accompagnare i due attori nella loro lettura sarà il Quartetto d’archi dell’Orchestra Filarmonica della Calabria: Andrea Timpanaro e Debora Fuoco ai violini, Flavio Madonni e Ilenia Dandolo alla viola e Francesco Mariozzi al violoncello. Al piano Jovanny Pandolfo. In questa occasione verranno eseguite musiche di Johann Sebastian Bach, Fryderyk Chopin, Wolfang Amedeus Mozart e Ludwig van Beethoven. Il festival prosegue fino al 27 con altre esibizioni di musicisti italiani.

Gabriele Lavia e Federica De Martino sono i protagonisti principali dell’omaggio a Pierpaolo Pasolini al festival italiano di Tunisi “Fortissimo Festival”

A proposito di Gabriele Lavia, proprio nei giorni scorsi è stato protagonista , sotto l’arco di Villa Fersen a Capri della lettura di alcune favole composte da Oscar Wilde per i figli alla seconda edizione del festival internazionale di Capri, “Il Canto delle Sirene” diretto da Geppy Gleijeses che si sta tenendo dagli inizi del mese e fino al 24 settembre tra Capri e Anacapri, Dodici eventi in luoghi di forte interesse naturalistico e architettonico: dai Chiostro Grande e Piccolo della Certosa di Capri, alla celebre Grotta Azzurra, Villa Fersen e i Giardini di Augusto, il Lido Le Ondine di Marina Grande, la piazza San Nicola di Anacapri e la Terazza de La Canzone del Mare e la Terrazza Tragara. In scena come Lavia altri attori di prosa famosi come Pino Micol, Monica Guerritore, Alessandro Preziosi e lo stesso Gleijeses che con Lorenzo Glejeses ed Ernesto Mahieux hanno presentato “Uomo e Galantuomo”, regia di Armando Pugliese, primo grande testo completo scritto da Eduardo De Filippo nel 1922. A chiudere il festival il prossimo 24 settembre presso la Terrazza Tragara, il concerto del pianista italo americano Julian Lawrence Gargiulo. Un altro importante appuntamento chiude i battenti da questo pomeriggio al teatro Elfo Puccini di Milano. E’ il programma di Hystrio Festival che si tiene a Milano dedicato alla scena italiana under 35. Sei gli spettacoli programmati e quattro letture sceniche curate da Tindaro Granata. Ad arricchire il cartellone le fasi finali del Premio Hystrio con l’audizione di 40 attori al vaglio di una giuria specializzata. Hanno preso parte al programma: la compagnia Ri.Te. Na. Teatro con “E’ cammarere”, “Non è un’opera buona” di Servomuto Teatro, “La gloria” di Fabrizio Sinisi, “Le Etiopiche” di Mattia Cason. “L’ombra lunga del nano” de la Compagnia Les Moustaches, “Oh little man” testo e regia di Giovanni Ortoleva con Edoardo Sogente. Lunedì prima della proclamazione dei vincitori del Premio Hystrio 2022 , mise en espace di “Paesaggio estivo con allocco che ascolta” di Matteo Caniglia, vincitore del Premio Hystrio 2022.

Il Teatro Koreja, stasera al Parco Shuster di Roma presenta un tributo all’intellettuale scrittore Alessandro Leogrande con la regia di Fabrizio Saccomanno

Da segnalare questa sera al Parco Schuster di Roma (ore 18,30) una serata dedicata allo scrittore e giornalista tarantino Alessandro Leogrande impegnato della difesa dei diritti dei migranti e nelle battaglie a favore degli ultimi della Terra. Dopo un incontro dedicato alla figura dell’intellettuale scomparso prematuratamente si terrà alle ore 21 “Alessandro. Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande”, spettacolo del Teatro Koreja di Lecce con la regia di Fabrizio Saccomanno. Lo spettacolo è stato scritto da Saccomanno e Gianluigi Gherzi con la consulenza artistica di Salvatore Tramacere ed è prodotto da Ura Teatro. Sul palcoscenico oltre lo stesso Saccomanno anche Giorgia Cocozza, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Pozetta e Andjelika Vulic, attrici di Koreja (l’incasso sarà devoluto all’associazione Mediterranea Saving Humans).

Ma a fare il botto come programmazione è “Saturno ha 80 Lune” festival aperto di Reggio Emilia (dal 16 settembre fino al 19 novembre), edizione numero quattordici a cura di Fondazione I Teatri in tandem con Reggio Parma Festival che prevede trentasei spettacoli, quarantanove repliche , otto produzioni e 6 prime, tre assolutre tre italiane nei teatri Valli, Ariosto, Cavallerizza, Sala Verdi e Parco del Popolo. Un programma ricchissimo quindi fatto di teatro, musica, installazioni e concerti che ha scelto questo singolare motto di “Saturno ha 80 lune” per “evocare la tensione fra ciò che appare e ciò che si cela: occorre ricerca per vedere le lune oltre i dischi – l’apparenza è vera, ma mai abbastanza”. Dopo l’inaugurazione con il concerto con la grande cantante maliana Oumou Sangarè come suo primo appuntamento con la danza propone mercoledì 21 al Cavallerizza la compagnia sudafricana Via Katlehong Dance dal nome del sobborgo di Johannesburg in cui ha le radici la cultura Pantsula. In programma coreografie di Amala Dianor e Marco da Silva Ferreira. Ancora dal Sud Africa il 2 ottobre Gregory Maqoma, attinge alla tradizione Xhosa, riflettendo sulla storia del Sudafrica e delle sue tradizioni musicali. In programma la coreografia “Broken Chord” di Maqoma stesso con la direzione musicale di Thuthuka Sibisi.

Una scena da “Miythologies” del Balletto Preljocai evento atteso al festival di Reggio Emilia (foto di Jean Claude Carbonne)

Il 24 settembre al Valli in cartellone l’atteso evento di “Mythologies”, prima italiana per venti danzatori in scena, del Ballet Preljocai e il Ballett de l’Opera National de Bordeaux coreografia di Angelin Preljocai con musiche originali dell’ex Daft Punk Thomas Bangalter eseguite dall‘Orchestre National de Bordeaux.

Altro evento imperdibile per la danza è in programma il 1 ottobre al Valli è per la prima italiana del Nederland Dans Theater, una delle più importanti compagnie al mondo, in “The Big Crying” di Marco Goecke, “Fathoms”, coreografia di David Raymond e Tifanny Tregarthen, “Bedtime story”, coreografia di Nadav Zelner.

All’interno della serie degli omaggi (il 17 settembre è stato presentato un tributo a Iannis Xenakis) il 5 e il 16 ottobre alla Cavallerizza e il 23 alla Sala Verdi, è previsto quello a due maestri anticonvenzionali come Sylvano Bussotti e Paolo Castaldi, scomparsi l’anno scorso. Vengono proposti due ritratti: “Apology” con Bussotti anche in veste di cineasta (“Tempo Reale”) il 23 ottobre e “Sunday Morning” (il 16 ottobre) di Paolo Castaldi pezzo per non strumenti diretto da Mirco Ghirardini. Il concerto con “Pierrot Lunaire” di Schoemberg con Cristiana Zavalloni alla voce , mdi ensemble. Direttore Marco Angius).

E “Pierrot Redux” (tratta da “Pierrot-lunaire: Rondels bergamasques” nella versione italiana di Andrea Raos) si intitola la nuova opera-cabaret con le musiche di Massimiliano Viel e la regia di Filippo Andreatta che elabora la maschera già adottata in senso impressionista da Schoenberg : “viene gettata nel caos del XXI secolo, ma il suo sgomento porterà a nuove inaspettate prospettive…” Sul palco: Icarus ensemble diretto da Dario Garegnani ( Nuova produzione_ 7 ottobre al teatro Ariosto).

Nella foto la coreografia “Bedtime Story” del Nederland Dans Theater (foto di Rahi Rezvani)

Riflette sui concetti di utopia e le relative idee storiche Annie Hanauer in “A space for all our tomorrows” (8 ottobre al Cavallerizza) in scena con Laila White e Giuseppe Comuniello. Musiche dal vivo di Deborah Lennie.

La stessa Hanauer diventa simbolo di resilienza nell’assolo “Eden” di Rachid Ouramdane di scena, in cinque repliche l’indomani al Valli con musiche di Samuel Barber.

Musica jazz. L’8 ottobre al Valli è anche l’occasione per assistere all’opera concerto dove il jazz guarda all’opera lirica con Dave Burrel e The Windward Passages Orchestra. Burrel è l’autore di “Windward Passages”, Monika Larsson librettista e Tobia Bondesan co.direttore, arrangiatore e sax alto. Al teatro Ariosto (12 novembre) incontro con la musica del Medio Oriente e indiana con la Rivers of Sound Orchestra di Amir El Saffar. Un trio tutto fusion quello del chitarrista Julian Lage in trio con Jirge Roeder al basso e Eric Doob alla batteria (22 ottobre all’Ariosto). Infine, ancora all’Ariosto il 28 ottobre spazio al “Giornale di bordo” originale e intrigante incontro tra jazz, musica avantgarde e roots africane con il grande Antonello Salis al pianoforte e fisarmonica, Gavino Murgia, sassofoni e voce “Su bassu”, Paolo Angeli, chitarra sarda preparata e Hamid Drake, batteria, tamburo a cornice e voce.

L’Orchestra Sinfonica nazionale della Rai è la protagonista del concerto con musiche di Francesco Filidei, Igor Strawinskij e Dmitri Shostakovich il 12 ottobre al Valli, Dirige Tito Ceccherini, Maurizio Baglini al pianoforte.

Due giorni dopo al Cavallerizza danza e concerto si incontrano in “Into the Open” dei Voetvolk con sette performer che dal vivo si “immergono nel groove e condividono l’energia della musica, spronandosi a vicenda su ritmi del krautrock (o rock cosmico) del 2022”. Ideazione di Lisbeth Gruwez (autrice anche delle coreografie) e Maarten Van Cauwenberghe. In scena: Wei-Wei Lee, Celine Werkhoven, Artemis Stavridi, Misha Demoustier, Maarten Van Cauwenberghe, Frederik Heuvinck & Elko Blijweert.

La coreografa Annie Hanauher è ospite al festival con due lavori: “A space for all our tomorrows” e “Eden” (foto di Caroline Minjolle Steps)

Il 15 ottobre al Valli è di scena l’eclettico progetto”Nuovomondo Symphonies”del duo Giovanni Mancuso e Debora Petrina che crea una civiltà fantastica con immagini, suoni e voci.

Sempre il 15 ottobre ma all’Ariosto va in scena il cult “Gardenia, 10 years later” di Alain Platel e les Ballets C de la B che riporta in scena un gruppo di vecchi artisti, che navigano nella zona del crepuscolo tra l’essere maschio e l’essere femmina. Musica di Steven Prengels.

Come consuetudine il festival riserva attenzione ai giovani artisti. Il primo è Adriano Bolognino che il 19 al Cavallerizza presenta la sua coreografia “Rua da Saudade” con le danzatrici Rosaria di Maro, Giorgia Longo, Roberta Fanzini e Noemi Caricchia.

Marco D’Agostin è invece l’autore di “Gli Anni” in scena con Marta Ciappina (collaborazione drammaturgica Chiara Bersani e Lisa Ferlazzo Natoli). Di scena il 5 e 6 novembre alla Sala Verdi. E’ prevista per il 13 novembre lo spettacolo “Calcinacci” di Claudio Larena, vincitore del Premio della critica 2022 di “Direction Under 30” , in collaborazione con il Teatro Sociale di Gualtieri. Sarà invece l’8 novembre al Valli “La Tempesta” di William Shakespeare, regia, scene, luci, suoni e costumi di Alessandro Serra, coprodotto da Stabile di Torino, Teatro di Roma, Sardegna Teatro. In scena Fabio Barone, Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Paolo Madonna, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Bruno Stori.

“La Tempesta” di William Shakespeare, scena, luci e regia di Alessandro Serra  (foto Alessandro Serra). Lo spettacolo è ospite del cartellone “Saturno ha 80 lune” di Reggio Emilia

Per la danza, il 23 ottobre alla Cavallerizza, cva in scena la “Danse macabre” di Martin Zimmermann che “continua a perseguire il suo interesse per le figure umane che fisicamente, socialmente ed esistenzialmente si trovano ai margini della società” Zimmermann è in scena con Tarek Halaby, Dimitri Jourde e Methinee Wongtrakoo. Un interessante incontro tra danza e musica elettronica viene proposta da TanzMains in “Soul Chain”, coreografia di Sharon Eyal (5 e 6 novembre al Cavallerizza). Ancora il 23 ottobre (al Valli) musica barocca e danza contemporanea si rintracciano nella nuova produzione con musica dal vivo della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, che, in collaborazione con l’Orchestra La Toscanini di Parma, presenta in prima assoluta “Double Side”, produzione con musica dal vivo. Le creazioni sono di due coreografi dal Canada e da Cuba: Danièle Desnoyers e Norge Cedeño Raffo. Il primo è autore di “With Dropping winds”, il secondo di “Stabat Mater”.

La nuova creazione di Cristiana Morganti (titolo ancora in definizione” andrà in scena il 29 e 30 ottobre al Cavallerizza.

“Dull Catastrophes and Love Songs”è il titolo dello spettacolo di Andrea Agostini, (13 novembre alla Cavallerizza) nuovo ciclo di canzoni a serata intera, costruite per voce femminile, strumenti musicali ed elettronica. Sul palco la soprano Felicita Brusonim Icarus vs Muzak e Agon.

Per i classici del cinema muto il 30 ottobre nella Sala Verdi si proietta “Nosferatu” di Murnau con le musiche in diretta scritte da Filippo Perocco eseguite dall‘Ensemble l’Arsenale. Infine il 19 novembre al Cavallerizza si presenta “In Nomine PPP” cantata dedicata a Pasolini a cento anni dalla nascita.musiche di Stefano Gervasoni per 8 voci e 16 strumenti con il video di Paolo Pachini girato in luoghi pasoliniani. In scena l’ensemble vocale Company of Music, l’Ensemble Phace. Dirige Nacho de Paz.

La coreografia “Rua de Saudade” del giovane coreografo Adriano Bolognino è in programma al festival di Reggio Emilia (Foto di Andrea Macchia)

Altro festival imperdibile quello che si tiene a Palermo dal 22 settembre al 3 ottobre: “Mercurio festival” diretto da Giuseppe Provinzano, rassegna multidisciplinare che propone un ricco cartellone di teatro, danza, performance. Formula fortemente originale. A ogni artista ospite infatti, viene richiesto di indicare per l’anno successivo l’artista o la compagnia con cui sente maggiore affinità o di cui reputa il lavoro degno di interesse, tanto da farlo conoscere in una rassegna internazionale come quella di Palermo. In pratica, rispettando l’approccio multidisciplinare si possono così creare situazioni inattese stimolando la presenza al festival di artisti provenienti anche fuori dai confini europei. Le tematiche caratterizzanti l’identità della iniziativa culturale sono: “la reinvenzione dei formati espressivi, la critica politica della società contemporanea, la rappresentazione di storie in grado di ridefinire lo sguardo sull’altro, l’universo queer”. Titolo prescelto questa edizione: “This is a present for you” dove “il presente” è sia uno sguardo ai temi e ai linguaggi contemporanei sia un riferimento alla dinamica del festival che vede gli artisti protagonisti a 360 gradi. Undici giorni di eventi con una belle presenza della nostra scena contemporanea e un gruppo di ospiti stranieri da scoprire. In evidenza per il teatro il grande Cesar Brie, Alessandro Sciarroni e Chiara Bersani per la danza, UnterWasser, Giorgina Pi e Lorenzo Covello tra gli emergenti. E poi dall’estero i Col J’am, Los Picoletos, Damaris Sempere. Il tutto ovviamente si terrà ai Cantieri Culturali della Zisa , tra Spazio Tre Navate, Arci Tavola Tonda, Spazio Marceau, Cre.Zi Plus, Averna Spazio Open e Centro Internazionale di Fotografia “Letizia Battaglia”.

Un momento di “Maraiah Arrouh” spettacolo della compagnia marocchina Col J’Am ospite del cartellone del “Mercurio festival” che si tiene nei prossimi giorni a Palermo
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