Teatro
Femminile, la scena di “Inequilibrio” e Centrale Fies
La parola d’ordine di questo anno al festival di danza e teatro “Inequilibrio” di Castiglioncello è “sconfinare”. Uscire dai limiti e provare l’interazione tra corpo e parola, tra immagine e teatralità. Ma anche sperimentare a tutto campo in settori differenti dal proprio. “Un inno alla vita, alla rigenerazione, alla fusione tra elementi” dicono gli organizzatori di questa rassegna, diretta emanazione di Armunia. E precisano che “come il mondo vegetale che lento avanza, anche Inequilibrio è abituato a muoversi negli spazi porosi tra le arti per rispondere alle sfide del presente con azioni di confronto tra corpi e parole” Ed ecco così “attrici che si avventurano nei territori della danza, musicisti in quelli del teatro, progetti nati per la fruizione online che trovano una dimensione fisica”. L’invito insomma è a non avere diaframmi e sperimentare a pieno campo. Ampliando questo concetto, grande importanza viene data anche al binomio cultura e cibo, visti entrambi come fonte di nutrimento e terreno di scoperta per “promuovere un modello basato su circolarità di idee e risorse” e così creare “un distretto unico, stimolante, che ruota attorno a Castello Pasquini” centro motore di Armunia dove, nella limonaia, è stato aperto un innovativo ristorante vegetale. E proprio al maniero di Castiglioncello come da tradizione, si terranno parte degli eventi di questa edizione, la numero ventisei, diretta per il primo anno da Angela Fumarola, e dove dal 28 giugno al 9 luglio, si terranno gli appuntamenti tra il Castello e il borgo medioevale di Rosignano Marittimo, la Costa degli Etruschi in provincia di Livorno sostenuti da Mibac, Regione e Comune. Di tutto rispetto il parterre di questo anno che ospiterà ben trentaquattro compagnie, sei diverse location e cinquanta appuntamenti tra spettacoli, concerti, proiezioni e incontri mettendo a confronto realtà territoriale e internazionale, avanguardie e contaminazioni digitali.
Ben dodici le prime nazionali e due anteprime. Questo il cast completo degli artisti: Virgilio Sieni, Motus, Renata Palminiello, Compagnia Abbondanza Bertoni, Francesco Pennacchia, Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Fanny & Alexander, Rita Frongia, Marta Ciappina, Marco D’Agostin, Lorenzo Covello, Zoe Bernabéu, Niccolò Fettarappa Sandri, Claudia Catarzi, Michele Ifigenia Colturi/Tyche, Giuliano Scarpinato, Teatro dell’Elce, Giselda Ranieri, Teatrino Giullare, Gruppo Nanou, Teatro Patalò, Quotidianacom, Menoventi. Dalla Francia arriva il danzatore e coreografo Oliver Dubois con un solo intimo in cui “è vittima consenziente di un gioco tra udienza di tribunale, peep show e vivisezione”: “Pour sortir au jour: My body of coming forth by day”.
Primo focus di rispetto di “Inequilibro 2023” è quello della identità femminile. Il tema è al centro di diversi lavori. Si va dall’anteprima di “Femina” (28 giugno) del formidabile duo costituito da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni a “Stai zitta”, allestimento che ha preso la sua ispirazione dall’omonimo libro scritto da Michela Murgia, diretto da Marta della Via con l’interpretazione della brava Antonella Questa assieme a Valentina Melis e Teresa Cinque (8 luglio). Nella stessa data (e in replica l’indomani) Fanny e Alexander presentano il loro progetto “Maternità”, protagonista Chiara Lagani.
Poi si va a riflettere su una serie di icone femminili, personaggi essenzialmente del mito che vengono rivisti e riletti con una speciale attenzione alla nostra contemporaneità. Da non perdere in questo senso la interessante interpretazione della figura di Cassandra da parte della danzatrice Stefania Tansini in “Of the nightingale I envy the fate” a cura della compagnia dei Motus che hanno ricavato questo cammeo da quella potente riduzione di “Tutto Brucia” che ha girato nei teatri la scorsa stagione (il 30 giugno). “Cuma”, del giovane coreografo Michele Ifigenia Colturi, è invece un solo coreografico dedicato alla leggendaria Sibilla Cumana (8 luglio). Circe, è il mitico personaggio incontrato da Ulisse protagonista del nuovo lavoro di Ilaria Drago prodotto da Armunia, al debutto il 30 giugno e il 2 luglio. Giovanna Daddi vestirà i panni di “Ecuba, la cagna nera” tratto da “Le Troiane” di Euripide prodotta dal Teatro di Buti per la regia di Dario Marconcini (5 luglio). “Lilith”, demone della tempesta e simbolo del femminile, è il titolo dell’omonimo spettacolo di Rita Frongia interpretato da Angela Antonini (6 luglio);. Non poteva mancare in questa straordinaria galleria la figura di Elena di Troia rivista come “irregolare”, contraddittoria e moderna, in “Vacuum”, di e con la performer Ilenia Romano (1 luglio in anteprima).
La convivenza delle differenze è l’altro focus scelto questo anno ad “Inequilibrio” ma sul quale in realtà Armunia è impegnata sin dal 2007 con il Laboratorio Permanente a cura di Maurizio Lupinelli ed Elsa Pol. Sono quattro le produzioni che avranno in scena artisti con e senza disabilità: Virgilio Sieni sarà ospite con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello in “Danza Cieca” (28 giugno), Paola Bianchi con la danzatrice Valentina Bravetti in “Brave” (29 giugno), e Marta Bellu firma invece la coreografia per Laura Lucioli ne “I Versi delle Mani” (6 luglio). In collaborazione con Cesvot il festival presenterà “In fondo agli occhi” di Cesar Brie, spettacolo di nuova drammaturgia che affronta le tematiche della crisi e della malattia da questa prodotta e derivata, con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (9 luglio).
Settore particolarmente ricco di occasioni è quello dedicata al video che si inaugura con una giornata dedicata al Premio Miglio Teaser di Tuttoteatro.com in occasione del ventennale della rivista, offrendo a artisti e video maker occasione d’incontro per approfondire la tematica del teaser e la sua distribuzione come strumento promozionale (1 luglio). Si prosegue con una selezione di video e corti: dai Teatro Patalò con “Inventare la Vita”(2 luglio), che nella sua versione live diventa “Tell Tale”, onirica performance di teatro danza in cartellone al festival (2 luglio), al Teatro Akropolis con due conferenze spettacolo legate ai ritratti video della coreografa Paola Bianchi (29 giugno) e del filosofo Carlo Sini (30 giugno), fino ai coreografi Lorenzo Covello e Zoé Barnabéu con il corto “Piazza Marina 51” (8 luglio) ispirato al loro spettacolo “Un po’ di più” in cartellone lo stesso giorno (8 luglio). Tra le iniziative collaterali l’attore Claudio Morganti e il e critico Attilio Scarpellini presenteranno un inedito gioco da palcoscenico dal titolo “Questa volta è morto male”, che introdurrà il video del giornalista Renzo Trotta “Il sogno di un destino” (1 luglio). Chiude il cerchio il video del critico teatrale Graziano Graziani dedicato alla drammaturgia di Fanny & Alexander dal titolo “I Giochi dei Bambini” (9 luglio).
Il festival riprenderà inoltre la sperimentazione di due lavori nati per l’online presentandone una versione live. Sono “Drone Tragico” del Teatrino Giullare in prima nazionale (30 giugno) e “Them” del Gruppo Nanou in prima nazionale (7 luglio).
Attenzione anche al mondo delle performance. La voce di Monica Demuru sarà protagonista del concerto “Solo una cosa ho avuto nel mondo”, omaggio al Pasolini regista accompagnato dalle percussioni di Cristiano Calcagnile (28 giugno), in collaborazione con Toscana Produzione Musica, mentre il pianista Antonello Salis, affiancato dal percussionista Matteo Scarpettini, eseguirà in prima italiana il concerto “Confusione sull’Equatore” che vedrà in scena anche Veronica Landi (7 luglio). “Inequilibrio” sarà chiuso da “Storie di antifascismo senza retorica”: Max Collini, voce degli Offlaga Disco Pax prima e di Spartiti poi, racconterà episodi, aneddoti ed eventi di Resistenza del passato e della contemporaneità, storie minime, personali, senza eroi, accompagnate dalla musica di Jukka Reverberi 9 luglio).
Grande attenzione al femminile anche nel festival di Fies a Dro.
Fies è una centrale idroelettrica del Trentino che, ridimensionata nel tempo la produzione di energia, è diventata una fabbrica di arte. Centrale Fies è ora un centro di “ambienti per la creazione di performing arts” con l’impegno di diventare punto di riferimento della cultura locale e nazionale.
Centrale Fies di Dro articola la sua programmazione estiva dal 30 giugno al 23 settembre: Live works, Free School of Performance (30 giugno – 2 luglio); Feminist Future (14 – 16 luglio); Enduring love (21 – 23 settembre) e la mostra collettiva “The Naked Word” fruibile durante le due aperture di giugno e luglio e su appuntamento.
Feminist Futures cuore della programmazione Fies (14 – 16 luglio) è curata da Barbara Boninsegna e Filippo Andreatta. Il programma include un’ampia selezione di performance e installazioni ma anche dibattiti e incontri tenuti da artiste e artisti internazionali come Selma Selman, Florin Flueras, Milla Koistinen, Chiara Bersani, Stina Fors, Thais Di Marco, Hatis Noit. Torna quest’anno il club musicale-performativo negli spazi di Fies con artiste donne e movimenti Queer come Witch Club Satan, Marina Herlop e Rifugio Amore.
Durante questi tre giorni di programmazione, avrà luogo la Feminist Futures School, con Mihaela Drăgan, Sara Marchesi, Muna Mussie in dialogo con Zasha Colah, Chiara Bersani.
Feminist Futures nasce nell’ambito di apap-Feminist Futures, una delle reti europee più longeve dedicate alle performing art, e comprende un lavoro quotidiano, di ispirazione femminista, all’interno delle pratiche e delle organizzazioni, delle 11 realtà partner.
Il festival si apre ufficialmente il 29 giugno con “The Naked Word” (30 giugno – 31 luglio) mostra collettiva di natura performativa con Marco Giordano, Jota Mombaça, Tarek Lakhrissi, Florin Flueras, Alina Popa, a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna con la curatela esecutiva di Maria Chemello.
Le opere in mostra diventeranno oggetto o soggetto delle performance all’interno della programmazione di “Live Works” Free School of Performance (30 giugno – 2 luglio). Durante questo primo weekend saranno presenti Bassem Saad and Sanja Grozdanić, Yoojin Lee, Eoghan Ryan, Alice Giuliani and Camilla Strandhagen, Teo Ala-Ruona and Artor Jesus Inkerö, Thalia Pigier, Endi Tupja.
In questa nuova edizione di “Live Works”, sarà possibile assistere ai progetti realizzati dai “Fellows” nel corso di un anno di ricerca sviluppata sia a distanza che in residenza a Centrale Fies. I Fellows saranno accompagnati da Guest Artists come Rabih Mroué – Lina Majdalanie – Mazen Kerbaj, Harald Beharie, Nkisi. Durante il weekend si terranno anche talk e poetry reading con Sinthujan Varatharajah, Francesca De Rosa, Lola Olufemi. Questo è considerato “un momento di espansione della programmazione in cui non solo il pubblico ma l’istituzione stessa ha occasione di apprendere nuovi saperi, criticità e modalità lavorative”.
La programmazione prosegue con “Enduring Love” (21 – 23 settembre) sempre a cura di Centrale Fies con coreografe, registi, compagnie, perfomer, danzatori che hanno coltivato negli anni un legame speciale con il Centro fatto di sostegno reciproco, fiducia, rischio, amore. Tra questi: OHT, Sotterraneo, Sergi Casero Nieto, Marco D’Agostin, Mali Weil, Collettivo Cinetico, Anagoor, Alessandro Sciarroni, Giulia Crispiani, Emilia Verginelli.
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