Teatro
Elisabetta Pozzi: Note per Amleto
Teatro è vita e la vita dell’attore s’intreccia, inscindibilmente, con la scena, moltiplicandosi in infinite esperienze. Riannodare i fili di queste storie ripercorrendone spazi e personaggi è una storia densa da raccontare, soprattutto se nella parte di protagonista troviamo un’attrice come Elisabetta Pozzi, la cui carriera, fra teatro, cinema e televisione fatica ad essere abbracciata dal breve spazio di una serata. Impresa difficile alla quale però la Pozzi non si è sottratta, con lo spettacolo Note per Amleto, che andrà in scena questo sabato a Parma, al Farnese, in occasione delle celebrazioni per i 400 anni di questo storico teatro. Si parte da un personaggio, Amleto, da lei più volte interpretato, e dal ricordo dell’importante rappresentazione avvenuta, sempre al Farnese, nel 2002 per la regia di Walter Le Moli. L’esperienza, che l’attrice ha definito “profonda, toccante, impegnativa, faticosa, turbinosa, ma indimenticabile e illuminante” prende il via dagli appunti presi sui taccuni di studio nei quali annotava dettagli e riflessioni utili per la costruzione del suo personaggio. Una sorta di filologia di scena attraverso la quale cercare di capire non solo la profondità di un soggetto comunemente conosciuto, ma poco studiato nelle sue mille sfaccettature, ma anche il meticoloso lavoro di ricerca dell’attrice.
Amleto torna in uno spazio eroico e famigliare, che accoglie lo spettatore senza imporre il limite del palcoscenico, ma che stupisce per la sua bellezza e la sua unicità. Ad accompagnare le parole della Pozzi sarà la musica composta da Daniele D’Angelo, che la eseguirà dal vivo accompagnato dal contrabbasso di Riccardo Barbera e dalle chitarre di Luca Falomi. Un’esperienza immersiva e coinvolgente per gli spettatori, un pezzo di storia – non solo di Parma – restituita per una sera alla città.
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