Teatro

Danzar di maggio, da Aosta a Velletri, da Parma a Cagliari

4 Maggio 2023

Danzare di maggio. Festival e rassegne da non perdere. Ad Aosta è partito il programma di “T*Danse-Danse et Technologie” del progetto curato per la settima edizione da Marco Chenevier e Francesca Fini per iniziativa di Tida, Teatro instabile di Aosta e della Cittadella dei Giovani di Aosta e parte del progetto “Tracce” che ha ricevuto il contributo della Compagnia San Paolo nell’ambito del bando “Art Waves”. Cuore del programma di questo anno è il rapporto tra la danza e la tecnologia alla sua settima edizione che si articola con una serie di incontri e conferenze e spettacoli. Tra le compagnie ospiti il Ballet du Nord, Kvuko Compagnie e Cie Drive dalla Francia, Diego Scroppo/associazione Sharing, Gabriella Maiorino, Pyur dalla Germania e i partners di “Roundtrip” di circo contemporaneo, VestAndPage e Teatro Akropolis. Primo appuntamento il 3 alla Biblioteca regionale dove l’artista Diego Scroppo e Chiara Garibaldi di The Sharing dialogheranno su “Cristallo di luce #2 – Suono nella luce”, per presentare l’evoluzione in senso sonoro della scultura luminosa ecosostenibile “Cristallo di luce”, opera di cui la scorsa edizione del festival ospitò un prototipo e poi installata nel cortile della Cittadella dei Giovani. Teatro Akropolis ha poi tenuto una masterclass “L’immagine, il corpo, la figura”. Il festival ha proseguito poi con la prima nazionale, di “You Shall Say It” di VestAndPage, formato dall’artista tedesca Verena Stenke e l’artista e scrittore veneziano Andrea Pagnes, direttori artistici del Venice International Art Week. Al duo VestAndPage il festival dedica quest’anno una personale con tre performance e un talk sulla loro ricerca artistica. VestAndPage hanno infatti prodotto arte e film sotto i ghiacciai antartici, ai piedi dell’Himalaya, nella vastità della Terra del Fuoco, in enclavi militari o all’interno di sistemi di grotte preistoriche, muovendosi tra l’invisibile e l’imprevisto, l’oppresso e il non detto, il dimenticato e il represso.

Gabriella Maiorino, la coreografa italiana da tempo residente in Olanda mostra al festival di Aosta “Uovo” ispirato ai temi del femminismo

Gabriella Maiorino, mostra “Uovo” uno spettacolo femminista che “spinge in là il limite della visione del femminile sulla scena: attraverso il corpo, le immagini e il rapporto con l’audience, quattro danzatrici dissezioneranno e smembreranno regole, divieti, senso comune e abitudini dello sguardo”. Sophie Schnell in arte Pyur, di Monaco di Baviera è una delle più attese artiste internazionali. Per quattro sere di seguito si esibirà in esibirà in una serie di Jam sessions musicali accompagnando le improvvisazioni degli artisti ospiti. Sono eventi unici prodotti dal festival e dove performer e coreografi per la prima volta collaboreranno sostenuti dalla musica di Pyur che incide per l’etichetta di musica techno Subtext Recordings. Compagnia ospite di punta di questa edizione è la francese Ballet du Nord diretta da Sylvain Groud che oltre al suo spettacolo “L’autre” in prima nazionale venerdì 5 maggio alle 21,15, proporrà nella giornata di giovedì, al primo pomeriggio (alle 14) anche una masterclass. Nella stesso giorno va in scena, sempre in prima nazionale”Bounce Back” dei francesi Kivuko diretti da Christina Towle. Lo spettacolo è indirizzato ad un pubblico dai 7 anni in su e mette in relazione il basket con la danza. Chiude la giornata lo spettacolo “Apocatastasi”, del Teatro Akropolis di Genova sul tema della trasformazione attraverso le immagini, per mezzo del linguaggio del mito e di due figure al contempo madri e figlie, amanti ed estranee, origine e fine dello stesso luogo in cui si incontrano (alle 21.30, Teatro).

“L’Autre”, coreografia di Sylvain Groud con Lauriane Madelaine e Julien Raso del Ballet du Nord ospite a “T*Danse”  (foto di Frederic Iovino)

Alle 14 del venerdì nella Sala degli Specchi è prevista la masterclass di danza urbana della compagnia Drive. Alle 20 nella Sala Expo si tiene la performance “19 Monologue” di VestAndPage sul tema della malattia e dell’emarginazione. Dopo lo spettacolo “L’Autre” di Ballet du Nord jam session con gli artisti della compagnia e Kivuko.

Verena Stenke e Andrea Pagnes (VestAndPage), sabato mattina (ore 11) nella Biblioteca Regionale parlano della loro “pratica co-creativa relativamente alla performance art e al cinema basato sulla performance e illustreranno anche alcuni dei loro progetti artistici e curatoriali mirati alla costituzione di Comunità Artistiche Temporanee”.

Al pomeriggio (ore 14, Sala Specchi) masterclass di Gabriella Maiorino che esplorerà “la grammatica del desiderio” sviluppata negli ultimi venti anni dalla coreografa in Olanda. Nella Sala Expo, alle 15 breve performance di VestAndPage “LostMatter”. “Van Gogh. Un derniere été” è lo spettacolo che alle 20 propone la Compagnie Drive. A seguire jam session con Gabriella Maiorino, Kivuko e Pyur (ore 21,30). Chiude il dj set di Dj Breg. Gran finale domenica 7 alle 14 con la tradizionale “Maratona” delle scuole della Valle d’Aosta.

“10 Monologue” del duo VestAndPage” dedicato al tema della malattia e dell’emarginazione (foto di Francesco Prandonii)

Dalla Valle D’Aosta al Lazio. A Velletri in provincia di Roma dal 13 maggio il via alla quarta edizione di “Paesaggi del Corpo”, festival internazionale di danza contemporanea che fino al 2 luglio propone spettacoli, performance esite specific di danza urbana e outdoor. Saranno 33 gli eventi spettacolari allestiti dall’associazione La Scatola dell’Arte con la direzione artistica di Patrizia Cavola. Tra le compagnie più attese le italiane Balletto Civile, la compagnia Abbondanza/Bertoni, Marco D’Agosti, Compagnia Atacama, Chiara Frigo/associazione culturale Zebra e altre ancora. Dall’estero in arrivo ospiti da Germania, Israele, Polonia e Spagna. Il Festival favorisce le residenze artistiche presso La Scatola dell’Arte di Roma dove saranno ospitate in residenza creativa la Compagnia Atacama con il progetto “Anime” e Mandala Dance Company con il progetto “Le Fantasme di Zvani”; all’interno della sezione Nuove generazioni, Davide Romeo con il progetto “Scylla” e Valeria Loprieno con “Pablo”. Un macrotema del programma di questo anno è quello delle “Memorie” che sarà affrontato da una serie di lavori presentati nel corso della manifestazione. A partire dalla Compagnia Abbondanza/Bertoni in apertura di festival con l’assolo “C’è vita su Venere”, 13 maggio al teatro Artemisio, ore 21), un viaggio verso l’interno e verso l’altrove; si passa all’opera corale e inclusiva della Compagnia spagnola Mariantónia Oliver in programma con il progetto “Las Muchísimas” (10 giugno a Casa delle Culture e della Musica) che vede in scena di donne over 60 di Velletri tramite un percorso laboratoriale; arrivando alla performance “Miss Lala al Circo Fernando” (stessa location il 1 luglio alle 11,30; 17,30; 18,30) della coreografa Chiara Frigo in sinergia con una interprete rara e preziosa come Marigia Maggipinto, danzatrice di Pina Bausch, che si lascerà dirigere dal pubblico nella costruzione della performance attraverso la scelta di ricordi e materiali provenienti dall’esperienza con la grande maestra.

“La Traviata”, coreografia di Monica Casadei per Artemis Danza tra gli spettacoli di “Paesaggi del Corpo” di Velletri (foto di Marco Caselli)

Il tratto multidisciplinare che da sempre caratterizza il festival sarà ben rappresentato dall’incontro della danza con le altre arti come la poesia, la letteratura, le arti visive e la musica dal vivo in opere corali e site specific come “Anime” di Compagnia Atacama (1 luglio alle 11 e alle 18 e 2 luglio alle 18,30 in piazza Cairoli) al debutto nazionale, “Coreofonie” di EgriBiancoDanza (1 luglio alle 17,30 e alle 18,30 alla Casa delle Culture e della Musica), “Gente” di Balletto Civile, in cui la danza è il filo che unisce l’architettura dei luoghi e la musica (2 luglio, ore 18,30 nella Casa delle Culture e della Musica).Altri spettacoli: Teatro Artemisio: Ritmi Sotterranei in “Tu” (13 maggio ore 21), 14 maggio alle 19 Fabrizio Favale e First Rose/Compagnia le supplici in “Winter forest”. 20 maggio alle 21 Tanz Harz (Germania) in “Winterreise”; Mandala Dance Company in “Le Fantasme di Zvani” (prima nazionale).

21 maggio alle 18 e 22 maggio alle 10 la Compagnia Atacama presenta “Cappuccetto Rosso. C’era una volta il Lupo e la fanciulla”, 27 maggio alle 21 Artemis danza in “Traviata”.

28 maggio alle 19 Eirad Ben Gal -Sderot Adama (Israele) in “Love Stability”; Valeria Loprieno/Ass. Atacama onlus in “Pablo-il peggior nemico della creatività è il buonsenso”.

Centro Storico, piazza Cairoli: 10 giugno alle 11 Uscite di emergenza dance company in “Scylla” (anteprima) in replica alle 18,30 nella Casa delle Culture e della Musica dove è presentato in prima nazionale.

Casa delle Culture e della Musica: 10 giugno alle 18,30 Manolo Perazzi/Asmed Balletto di Sardegna/Incontri Musicali in “Four/Now Loading”; Create Danza in “Trafitto da un raggio di sole”. 11 giugno ore 18,30 Kinesis CDC presenta “Who’s next?Ask Yourself”; Cie Art Mouv’ (Francia) in “Parallel Spaces” (site specific performance); Compagnia Natulais Labor in “Jules”; Vidavè/Movimento danza in “Spoken Dance/Figure Coreografiche”. 17 giugno: Marco D’Agostin/Ass.Cult. Van in “First Love”; Fabula Saltica in “Timeless Passion”; Noemi Piva/Ass Atacama in “Vedere te (1322)”. 1 Luglio ore 18,30: Zawirowania dance theatre (Polonia) in “They”.

La compagnia tedesca Tanz Harz in “Wintereisse” coreografia di Tarek Assam tra le troupe di danza stranieri a Velletri (foto di Rolf K. Wegst)

Un’anteprima il 17 maggio e il cuore del programma dal 25 al 28 maggio: dalla danza al teatro, all’arte visiva e la musica è una rassegna senza steccati la diciannovesima edizione di “Intercorpo” diretto da Claudio Angelini, ma con responsabili in tutti i settori in quello che si presenta come Festival internazionale delle arti dal vivo parte della rete italiana Europe Beyond Access 2021-2023. Il tutto accade a Forlì insieme a Meet The Docs! Forlì Film Fest, negli spazi rinnovati di EXATR e all’Arena Forlivese. Tema di questo anno è “InPresenza” e indica un coinvolgimento più fisico tra pubblico e artisti.

Anteprima il 17 maggio alle 18,30 con lo svelamento dell’opera permanente “Ecstasy“ di Flavio Favelli (17 maggio ore 18.30): un muro interno di Exatr di circa 30 metri interamente ricoperto da decine e decine di manifesti capovolti di film hard degli anni ’70. La serata continuerà con la proiezione di “50 Santarcangelo Festival”di Michele Mellara e Alessandro Rossi / Mammut Film (ore 20.30), documentario che attraverso il festival racconta un pezzo della storia artistica e sociale.

Paola Bianchi e Valentina Bravetti in prima nazionale a “Intercorpo” di Forlì ,”Brave” una coreografia sulla relazione di corpi diversi per abilità e percezione (foto Gianluca Camporesi)

Teatro e danza. Ospite di quest’anno in questa sezione curata da Mara Serina, Valentina Bravetti e Claudio Angelini, sarà il coreografo Carlo Massari, protagonista di un focus con 4 lavori: il trittico “Metamorphosis” (25 maggio) indagine sul sottile confine tra uomo e bestia e il corale “Les Miserables”, un dramma medio-borghese contemporaneo che è anche un affresco spietato e immorale sull’oggi (26 maggio). Due le prime nazionali e un’anteprima: “Brave” di Paola Bianchi e Valentina Bravetti (27 maggio), nuova produzione di Città di Ebla in coproduzione con PinDoc sul tema della relazione e della compresenza di due corpi diversi per abilità e percezione; “Go Figure Excerpt” del regista e coreografo israeliano Sharon Fridman (27 maggio), un lavoro sulla diversità in cui il danzatore “riconosce” il funzionamento del proprio corpo e lo trasforma in un ponte per connettersi con l’altro, e “Lume”, lo spettacolo di circo contemporaneo per famiglie di Filippo Bonacchi (28 maggio): tre protagonisti si scoprono legati l’uno all’altro mediante scontri e avvicinamenti, curiosità e diffidenza. Il programma di Teatro e Danza comprenderà anche il ciclo di documentari “La Parte Maledetta. Viaggio ai confini del teatro” di Teatro Akropolis (con una proiezione in notturna il 27 maggio), “Phasma” di Masque teatro (28 maggio) e la presentazione del libro “Logosomia. Kafka Joyce Céline. Il teatro di Città di Ebla”, editore AkropolisLibri (27 maggio).

Una scena da “Les Miserables” coreografia di Carlo Massari che sarà presentata il 26 maggio a “Intercorpo” di Forlì (foto Piero Tauro)

Musica. La sezione curata da Davide Fabbri ed Elisa Gandini, proporrà i lavori di alcuni musicisti capaci d’instaurare un rapporto “corpo a corpo” con lo strumento . Il polistrumentista Dario Neri “sfiderà” l’“onda” sonora in “Chordae” (25 maggio), lavoro incentrato sulla chitarra nella sua declinazione più elettrica; seguiranno “Dagger Moth” di Sara Ardizzoni (25 maggio), trasversale chitarrista e cantante che miscela loop, noise e melodia in bilico fra caos e struttura, con il nuovo disco “The Sun Is a Violent Place” e “Audiario” di Elisa Gandini e Davide Fabbri (26 maggio), mosaico di suoni, rumori… e “The Aunt’s House”, di Cazale (27 maggio), progetto musicale del sassofonista cesenate Paolo Gradari (ex Amycanbe), un viaggio verso territori sonori in perenne bilico tra jazz, post-rock e suggestioni cinematiche.

Arte. Curata da Davide Ferri in tandem con Miral Rivalta questa sezione battezzata “Presentarsi all’appuntamento” proporrà incontri con artisti visivi e opere, che nell’ultima giornata di festival andranno a costituire un’unica mostra. Le presentazioni si svolgeranno in orario pre-serale all’Arena Forlivese e in Exatr e gli artisti invitati sono Victor Fotso Nyie (26 maggio); Matteo Fato (26 maggio); Marta Roberti (27 maggio); Francesco Bendini (28 maggio), la cui opera si dispiegherà sul pavimento e sarà composta di piccoli agglomerati di porcellana, bocconi di argilla cruda masticata e cotta, resti di corpo.

La compagnia del coreografo israeliano Sharon Fridman a “Intercorpo” presenta la creazione “Go Figure Excerpt” (Foto Lior Segev)

Dal 12 al 16 maggio si torna nel Lazio, allo spazio Rossellini di Roma, polo multidisciplinare della Regione Lazio gestito da Atcl per seguire la rassegna “Impronte” sottotitolo “La primavera della sostenibilità”. Il focus di questa edizione si concentrerà sulla danza. Così afferma Isabella Di Cola, direttrice Atcl : “Attraverso quattro spettacoli di danza contemporanea, si vuole favorire una rinascita sostenibile, una nuova primavera del corpo e della mente che ci ricordi: come le tradizioni ed i saperi tradizionali siano strettamente collegati alla nostra identità (“Dov’è più profondo”); come il rispetto delle diversità sia funzionale a riconoscere gli atteggiamenti che impattano negativamente sugli ecosistemi (“Without Colors”); come le nuove generazioni siano molto più consapevoli di ciò che ci attende se non operiamo subito un’inversione di marcia (“Greta on the Beach”); come la tecnologia possa essere risorsa attraverso la quale indagare il passato e proiettarsi in un futuro migliore (“Re-Play”). C’è bisogno più che mai di alleggerire il passo, di lasciare impronte delicate per imparare a ri-abitare gli spazi naturali e sociali con una nuova consapevolezza e con la stessa leggerezza con cui i danzatori muovono i loro passi sul palco, in ascolto profondo dell’ambiente e dei corpi che li circondano».

Il via il 12 maggio alle 20,30 con “Dove è più profondo”, progetto, coreografia, scrittura vocale e performance di Irene Russolillo con creazione sonora e performance di Edoardo Sansone Kawabate. “Dov’è più profondo” è uno spettacolo fatto di corporeità, suono e immagini. La creazione coreografica convoca “la potenza del canto, come luogo di una possibile condivisione sensibile tra esseri umani, per analizzare e celebrare aspetti semplici e importanti del vivere-insieme”.

Irene Russolillo in “Dov’è più profondo” in tandem con il musicista Edoardo Sansone Kawabate al festival “Impronte”(Foto Emanuele Meschini)

Il 19, sempre alle 20,30 è la volta di “Without Color”, regia e coreografia Francesca La Cava.  Interpreti: Stefania Bucci, Francesca La Cava, Ashai Lombardo Arop, Gustavo Oliveira e Antonio Taurino che firmano anche la collaborazione artistica, produzione Gruppo e-motion. Il protagonista è il corpo, la sua pelle, deposito del vissuto dell’individuo. “Un viaggio nell’universo dell’essere umano, nei tratti comuni che caratterizzano le etnie, nell’importanza del confronto per la crescita globale del mondo. Da qui nasce l’idea di portare in scena diversi corpi, diverse vite per far sì che le singole esperienze diventino “virali” e portino i singoli danzatori a contaminarsi tra loro”.

Il terzo appuntamento della rassegna è il 21 maggio (ore 20,30) con “Greta on the Beach” di Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco, con Giulia Anastasio, Chiara Casiraghi, Camilla Giani, Aldo Nolli e Valerio Palladino, coproduzione Van, Compagnia Nbdt e Compagnia Degli Istanti. è una riflessione sulla condizione umana contemporanea. In scena “un paesaggio di gesti quotidiani (leggere un libro, giocare a carte, pettinarsi), di solitudine, di indifferenza e incomunicabilità̀ viene rotto da momenti in cui le espressioni del corpo e del movimento abbandonano il reale per farsi metafora, simbolo, enigma”.

“Greta on the beach” di Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco  ospite ” allo spazio Rossellini di Roma il 21 maggio (foto Giampaolo Becherini)

Chiude la rassegna il 26 maggio alle 20,30 “Re_play”, idea, coreografia e interpretazione di Giselda Ranieri con la collaborazione artistica di Alessandra Sini e la produzione di Aldes. “Attraverso il dispositivo coreografico, Ranieri sperimenta l’uso del device (smartphone, pc, tablet) come potenziale testimone, sguardo altro, surrogato corporeo, per riflettere sul concetto di Presenza/Assenza”.

E’ giunta alla quarta edizione “Intersezioni&New Generation”, la rassegna di danza e arti performative che si tiene a Parma diretta da Monica Casadei e curata dalla compagnia Artemis Danza. In calendario brevi coreografie di autori emergenti ed affermati. Il via lo scorso 27 aprile con “Short stories” di Michele Merola e musiche dal vivo di Natalia Abbascià. “Le Quattro Stagioni” di Aurelie Monier, compagnia Opus Ballet e “Tosca VS Scarpia” di Monica Casadei per Artemis Danza.

Prossimo appuntamento, alla Galleria San Ludovico, l’11 maggio alle 21 dove saranno presentate le creazioni “Play_bach divertissement” coreografia di Manfredi Perego (Balletto Teatro di Torino), con musica dal vivo di Janine Bratu, “My Duty, my brother” coreografie di Paola Lattanzi (Dancehaus), “Callas, un cuore infranto”, un estratto del nuovo progetto multimediale dedicato alla grande artista nel centenario della sua morte, coreografia di Monica Casadei (Artemis Danza), “Behind you” coreografia di Adriano Bolognino(Compagnia Opus Ballet).

“Re-play” coreografia di Giselda Ranieri prodotta da Aldes alla rassegna “Impronte” di Roma il 26 maggio (foto di Ilaria Scarpa)

Martedì 6 giugno, alle 21, al Museo Cinese, saranno presentati: “Corefonie Le sacre” coreografia di Raphael Bianco (EgriBiancoDanza+Mets), con un percorso sonoro a cura di Gianluca Verlingieri, “Prélude” coreografia di Luciano Padovani (Compagnia Naturalis Labor), “Cho Cho-San” coreografia di Monica Casadei ispirato alla “Butterfly” di Giacomo Puccini (Artemis Danza), “Caronte” coreografia di Mattia Molini (Artemis Danza),“Incredible India” coreografia di Alessandra Pizza (Artemis Danza).

Martedì 13 giugno, alle ore 21, sulla terrazza del Cubo di Via Spezia, si potranno vedere:“Riflesso” coreografia di Loredana Parrella (Twain Physical Dance Theatre), il concerto di Davide Zilli con i performer di Artemis Danza e “Landscape” coreografia di Alice Catapano(Nutida-Stazione Utopia).

“Fuorimargine” è un cartellone di eventi spettacolari costruito dal neonato Centro di Produzione Danza e Arti performative di Cagliari gestito da Spaziodanza che, nello spazio della ex Manifattura Tabacchi ha ospitato già in apertura la coreografa Irene Russollillo con ”Dove è più profondo” accompagnata in scena dal musicista Edoardo Sansonne-Kawabate, spettacolodedicato al tema dell’integrazione, identità linguistica e conservazione del paesaggio. A seguire nei giorni scorsi è stato mostrato lo studio “White Noise” di Maurizio Montis con Giuseppe Sanniu, Chiara Mura e Luca Cappai.

“Le Quattro Stagioni” di Aurelie Monier, compagnia Opus Ballet ospite a “Intersezioni” di Parma, festival curato da Monica Casadei

Altro studio e coreografia in forte crescita e già segnalato dal nostro giornale settimane addietro, in occasione della prima uscita pubblica, mostrata all’interno del festival “Anima” de Is Mascareddas, è “Zoologia” della danzatrice e performer Lucrezia Maimone, artista di formidabile energia, raffinata nelle costruzioni coreografiche quanto ardita e geniale nelle sue invenzioni di esseri immaginari fantastici mostrati con incantevole leggerezza. Forza, dinamismo, calore e teatralità doti non comuni espresse da un talento vero che possiede tecnica e creatività.

Prossimi appuntamenti sono dal 12 al 14 maggio con il Collettivo Vitamina che presenta “Never Stop Scrolling Baby”, un “flusso continuo di informazioni, un gioco di accelerazione e impulsi ormonali”. Con il suo primo progetto, il collettivo formato da Matteo Sedda, danzatore e performer, Alessandra Ferreri che cura la regia e Joshua Vanhaverbeke, disegno suono e luci esplora “le dinamiche che governano la nostra realtà iperconnessa e superfluida costantemente alla ricerca del sensazionale, dell’esilarante e del rivoluzionario”. Il 23 e 24 maggio è di scena Gianmario Borzillo con “Under influence”. Liberamente ispirato a “A woman under the influence” di John Cassavetes è  “il tentativo di ricostruzione dopo il crollo”. Il 27 e 28 maggio al Teatro Eliseo di Nuoro va in scena lo spettacolo “Romanzo d’Infanzia” vincitore del premio Stregagatto del 1997/98, con testo di Bruno Stori, coreografia e interpretazione di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, regia di Letizia Quintavalla e Bruno Stori. Ideazione luci di Lucio Diana. Il 1 e 2 luglio si torna alla Manifattura di Cagliari per assistere a “Ultra” di Nicola Galli. “A partire dalle abilità sensoriali, percettive, cognitive e comunicative che costruiscono l’elemento di congiunzione tra i regni biologici, la creazione “Ultra” offre una veduta su un mondo nascosto portando alla luce un processo trasformativo incarnato da due corpi elettrici, abitanti in transito e custodi di un archivio di saperi”.

Una singolare evoluzione della danzatrice e coreografa Lucrezia Maimone ospite della rassegna “Fuorimargine” di Cagliari (Foto Alonso Crespo)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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