Teatro
Danza e teatro a Castiglioncello, il termometro di Armunia
Nozze d’argento a Castiglioncello, tra Armunia e “Inequilibrio”. Venticinque anni per un festival che è stato via via prezioso testimone dei destini di una parte importante della scena contemporanea nazionale, grazie alla sua vocazione di essere un approdo sicuro per chi vuole costruire la propria ricerca in condizioni di tranquillità accolto in un ambiente sodale e disposto al supporto creativo. Quasi una vocazione, quella di Armunia e Inequilibrio, a farsi entrambi interpreti della temperie artistica del proprio tempo. Nella buona come nella cattiva sorte. In tanti sono passati, cresciuti e diventati pure famosi. Alcuni sono di nuovo qui ospiti dal 21 giugno al 4 luglio di una rassegna ricca di appuntamenti, molti dei quali in prima nazionale. Accanto anche le ultime leve, che proprio ad Armunia hanno appena iniziato, o stanno iniziando, ad edificare la loro carriera. Molte cose sono naturalmente cambiate dagli esordi. Armunia adesso opera tutto l’anno con una propria programmazione contando inoltre su due spazi scenici, un auditorium e un anfiteatro all’aperto. Nonché diverse sale nel Castello Pasquini, laddove tutto è iniziato, e altri spazi sia nel parco che nel borgo. Ulteriore motivo per festeggiare quindi. Dalla nascita in poi è stata insomma una continua marcia in avanti. In tanti saranno tra Castiglioncello e Rosignano, ospiti di un singolare evento di teatro, danza e performance. Incominciando da chi in passato da queste parti ha costruito allestimenti in residenza. Torneranno con i lavori più importanti o le novità del loro repertorio.
A partire da Leonardo Capuano, oggi celebrato come uno dei migliori attori nazionali ad un altro teatrante di talento qual’è Roberto Latini. E poi ancora: Roberto Abbiati, Davide Enia, i Sotterraneo, Elisa Piol, Stefano Vercelli, Rita Frongia, Filippo Porro la rivelazione Simone Zambelli e coreografe importanti come Alessandra Cristiani e Silvia Gribaudi. Tra i tanti di livello anche un “senatore” come Marco Baliani, protagonista della prima edizione del festival. Ed ecco altre presenze in ordine sparso: dalla coppia Frosini/Timpano ai Sacchi di sabbia, da Oscar De Summa a Manfredi Perego. E poi Ambra Senatore e Carmen Giordano, Paola Tintinelli e Rosanna Gay, Lorenzo Covello, Camilla Monga, Lorenzo Morandini e Claudia Castellucci e Charlie Prince (unica data in Italia) e altri ancora. Ad aprire al Teatro Nardini il 21 giugno sarà Leonardo Capuano che in “Sistema nervoso” (Prima nazionale) mette in scena la vicenda un uomo di questi giorni che si sforza di riappropriarsi di pezzi della propria vita che non ricorda più, cercando di mettere in ordine tra le parti mancanti che gli sfuggono. “Le conseguenze di questi episodi della sua esistenza, a cui non riesce ad accedere _ spiega Capuano _ scuotono il suo equilibrio a tal punto che il proprio sistema nervoso si manifesta come un soggetto autonomo e parlante, con cui dialoga ed entra in relazione, così come con altre presenze che abitano il suo quotidiano”.
In questo stato che rasenta la follia ha però lucidamente la consapevolezza che ”il suo stato di alterazione sia dovuto non soltanto alla sua condizione personale ma alla sua realtà di uomo, parte di un sistema nervoso globale che è il mondo in cui vive”. Lo spettacolo firmato da Capuano (assistente alla regia Paola Corsi) è una produzione della Compagnia Orsini in collaborazione con Armunia e il festival. Lo spettacolo sarà replicato anche l’indomani alla stessa ora. Capuano tornerà in scena anche sabato nella sala del camino di Palazzo Pasquini con “Zero spaccato” e lunedì 27 _ stesso spazio _ con “Elettrocardiogramma”. Sei le repliche previste per Roberto Latini con uno spettacolo itinerante tra le sale del Castello e il parco, “Venere ed Adone” (tre repliche il 22: alle 17,30, 20,45 e 23, tre il 23 alle 18. 22,30 e 20,30). Bella ricca la giornata del 22 con la prima nazionale di “La vera mamma di Ulisse” (anfiteatro Castello in replica pure il 23). Elisa Piol presenta invece il suo “Walking memories” (Corte del Vescovo borgo di Rosignano, alle 19,30), spettacolo nato in cammino sulle montagne. Grazie ad Armunia la Piol si è incontrata con la coreografa e videomaker olandese Andrea Hackl con cui il 23 alla Sala Danesin presenta la prima nazionale di “A Mountain Portait”. Un’ora prima nella stessa sala Hackl, che per le sue coreografie si ispira fortemente alla natura mette in scena “Beele Beltza”. La necessità di rapportarsi alla natura è presente anche nell’opera di Claudia Castellucci che al festival toscano metterà in scena il suo “Verso la specie!” (il 25 e 26 pozzo Castello Pasquini alle 18).
E’ un capolavoro tra i migliori della lunga carriera di Marco Baliani, “Kohlhaas” di Baliani e Remo Rostagno tratto dal libro “Michael Kohlhaas” di Heinrich von Kleist. Lo spettacolo, montato in modo magistrale da Baliani è il racconto di un sopruso. Un episodio di mancata giustizia che genera una catena di violenze fino a che “il conflitto generatore dell’intera vicenda -cos’è la giustizia e fino a che punto in nome della giustizia si può diventare giustizieri- non si risolve tragicamente lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo” (24 giugno anfiteatro Castello Pasquini, 20,30). Come quello di Baliani, altro gradito ritorno è quello di Davide Enia (4 luglio, Area Castello Pasquini, 21,30) con un altro pezzo pregiato del teatro di narrazione: “Italia-Brasile 3 a 2, il ritorno” che questo anno celebra un doppio anniversario. Sono passati infatti quaranta anni dalla celebre partita giocata a Barcellona tra la nazionale tricolore e quella carioca e venti dallo spettacolo di Enia. Oggi non ci sono più alcuni di quei protagonisti: da Paolo Rossi ad Enzo Bearzot, da Socrates a Valdin Perez. “Eppure _ dice il teatrante _ i loro occhi, gli occhi di chi oggi non c’è più, le loro voci, i loro movimenti, i loro sorrisi continuano a ripresentarsi davanti a me, parola dopo parola, palpito dopo palpito, gol dopo gol, tenendomi compagnia, aprendo uno spiraglio in ciò che è inesprimibile, facendo filtrare una luce che mostra quanto per davvero infinito sia il dialogo tra i vivi e morti”.
Prima nazionale per Roberto Abbiati che attraverso la voce di un bambino appassionato di mitologia e l’interpretazione di Ilaria Marchianò racconterà la storia de “La vera mamma di Ulisse” (22 e 23 giugno, Anfiteatro Castello, ore 19 e 19,30). Debutto assoluto anche per la coppia Filippo Porro e Simone Zambelli che con il loro “Ombelichi tenui” attraverso la danza racconteranno la preparazione di un viaggio, l’incontro e poi l’addio (il 24 giugno al Teatro Nardini, a Rosignano Marittimo, ore 19). E’ un viaggio che attraversa tutta la vita quello proposto da Oscar de Summa in “L’ultima eredità” (2 luglio, anfiteatro Castello ore 22,30).
Accanto a quello dedicato a Leonardo Capuano presente a “Inequilibrio” con tre lavori c’è un altro interessante focus sulla ricerca della coreografa romana Alessandra Cristiani, danzatrice butoh rigorosa e performer raffinata che presenterà la sua “Trilogia” dedicata al corpo nelle opere di Schiele, Bacon e Rodin : Il 28 va in scena “Corpus delicti” da Egon Schiele nella Sala del Ricamo del Castello alle ore 18. Il 29 è la volta di “Nucleo” da Francis Bacon, alle ore 19,30 nella Sala del camino del Castello. 28, 29 e 30 giugno). Si chiude il 30 nella Sala del camino del Castello (ore 20,30) con “Naturans”! Ispirato da Auguste Rodin.
Un altra sequenza di prime. Si parte con “Disprezzo della donna -Il futurismo nella specie” di Frosini/Timpano che prende il titolo dal manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti ed è trae liberamente materiali da altri scritti di futuristi italiani (28 giugno, Anfiteatro Castello Pasquini). Carmen Giordano presenta “Pezzo a Pezzo” (3 luglio al teatro Nardini, ore 20). I Sacchi di sabbia con Massimo Grigò vanno in scena con “La commedia più antica del mondo” (Sala Danesin 28 alle 19,30 e il 29 alle 21). Il giorno dopo, 30 giugno, all’Anfiteatro del Castello (ore 22) il duo formato da Paola Tintinelli e Rossana Gay debutta con “H e J – ovvero lo strano caso”. Il 1 luglio alle 19,30 al parco Poggetti, in un luogo circoscritto della natura, prima nazionale di un evento nato in residenza ad Armunia :“Body Farm” a cura di Silvia Rampelli.
Tra uno spettacolo di teatro e di danza farà capolino anche la musica. Il giorno dell’apertura del festival, al Pozzo del Castello concerto di Pino Basile (ore 19); nell’Area del Castello il 1 luglio suonerà l’Abda Buda Marconi trio (ore 23). Francesco Pennacchia con Pino Basile sono di scena il 27 giugno all’Area Castello in “Rapimenti” (prima nazionale) mentre in piazza della Vittoria (19,30) il circo di Madame Rebinè farà il “Giro della piazza”. Il 29 Avatrio sarà in concerto presso l’anfiteatro Castello ore 22,30. Non mancheranno pure le attività collaterali come incontri e presentazioni di libri. Segnatevi quello con Silvia Rampelli presso la Limonaia alle 11 del 30 giugno. Stessa location per la presentazione di “Città futura”, un progetto di arte pubblica realizzato da Armunia in collaborazione con AgaveTeatro. In questa occasione sarà presentato il libro che raccoglie i risultati del progetto. A cura di Elena De Carolis, Sara Fallani, Cristina Pancini e Alice Bescapè. (2 luglio). Da non perdere infine il volume del critico e studioso Sergio Lo Gatto “Abitare la battaglia. Critica teatrale e comunità virtuali” edito da Bulzoni editore (25 giugno, sempre alle 11 presso la Limonaia).
E’ ispirato a Walter Benjamin “L’Angelo della storia” messo in scena al Teatro Solvay (25 giugno ore 22) dei Sotterraneo. Tra gli ospiti internazionali, oltre ad Hackl si potrà seguire il lavoro del coreografo francese Jerome Bel che da anni non si sposta da Parigi e lavora con i suoi partner via Skype per ridurre l’inquinamento ambientale (e la sua compagnia non prende più l’aereo per gli stessi motivi) con il suo spettacolo “Danze per Laura Pante” (30 giugno, ore 19) al Teatro Nardini danzate da Laura Pante stessa. Federica Porello è la protagonista invece di “Bach” coreografia di Maria Muñoz della compagnia catalana Mal Pelo (Teatro Solvay, 29 giugno alle 21,30). Il danzatore libanese Charlie Prince è in prima nazionale con il suo “Cosmic*A” (24 giugno area Castello alle 20,30). L’attore Stefano Vercelli coadiuvato da Rita Frongia scoprirà in “Etoile”, spettacolo in prima nazionale (Teatro Nardini, il 27 giugno alle 19,30) il percorso che dal movimento conduce alla danza. Il lavoro è frutto di una residenza ad Armunia. Numerosi gli appuntamenti con la danza. Camilla Monga è presente con due lavori nell’Area Castello Pasquini (26 giugno): “Swan” (ore 22) e “Golden variations”. Lorenzo Covello sarà di scena con “Prometeo” (il 26 giugno al teatro Nardini, ore 20,30), Manfredi Perego in prima nazionale con “Totemica” (il 25 gennaio al teatro Nardini alle 21); tre giorni dopo sarà di turno Sara Sguotti anche lei con un debutto nazionale: “Some Other Place” (28 gennaio al teatro Nardini alle 21). Il 3 luglio appuntamento con Silvia Gribaudi e Lorenzo Morandini. La prima al teatro Solvay (ore 21,30) con “Mon Jour” e il secondo con “Idillio” all’anfiteatro Area Cortile del Vescovo (ore 19). Dieci anni dopo il suo debutto, “Passo”, torna la coreografa e performer torinese Ambra Senatore (2 luglio al teatro Nardini, ore 21) con “Col tempo”. In scena anche Matteo Ceccarelli, Claudia Catarzi e Caterina Basso, un quartetto di danzatori che “si interroga sul senso dell’esistenza e sulla felicità”.
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