Teatro
Commedia dell’Arte, a Pordenone c’è l’Arlecchino Errante
La Nuova Commedia dell’Arte? Riparte dall’”Arlecchino Errante”, festival teatrale indipendente, detto anche “meeting internazionale dell’attore”, questo anno alla sua ventisettesima edizione, dal 29 agosto al 5 settembre a Pordenone. Varato e spinto dalla Scuola sperimentale dell’attore , il festival promuove e ricerca quei casi dove andrebbe cucito l’aggettivo “Nuova” su un termine antico quasi come il mondo di Commedia dell’Arte. Un teatro qualunque che “contenga i segni di un grande artigianato attoriale può partecipare, celebrando così il nome Commedia dell’Arte nel suo significato originario di teatro eseguito e gestito da professionisti, sia nel senso della competenza, sia nel senso della attenzione agli aspetti organizzativi ed economici di stampo cooperativo”. Ecco così che L’Arlecchino da sempre simbolo di ogni attore d’arte professionista diventa “Errante” in quanto inquieto ricercatore dei “segreti di questa arte e della sua capacità di incidenza sulla realtà”.
Da qui nasce un calendario che si apre tantissimo all’estero anche a compagini che mai hanno messo piede o debuttato in Italia. Non solo. Accanto agli spettacoli il Festival – che è diretto da Ferruccio Merisi, direttore della Scuola Sperimentale dell’Attore – ha allestito un percorso parallelo fatto di workshop e laboratori che culminerà con un Master finale. L’edizione di questo anno è stata battezzata “Rethink” inteso come “ripensare, rivedere, ricordare, riconsiderare, riprogettare”. Come ogni anno il Festival attribuisce una Stella all’artista che si è messo in luce con i suoi lavori e la sua carriera. La Stella 2023 andrà il 2 settembre a Jaroslav Fret, regista e formatore polacco, leader e fondatore del Teatr Zar (gruppo di ricerca internazionale) e attuale direttore (dal 2004) del Grotowski Institute di Wrozlaw in Polonia. In questa occasione Fret metterà in scena lo spettacolo “Sheol/ שאול,”creato con l’attrice Monika Wachowicz (il 4 settembre alle 21,15 nell’ex convento San Francesco) con il corollario di una conferenza, una presentazione audiovisiva sul teatro di Jerzy Grotowski, ed un workshop.
Da Siviglia arriverà un gruppo nato recentemente, Flamenco Sevilla Viva formato da diversi ballerini che rappresentano il meglio del giovane flamenco.Lo workshop proposto dall’associazione sivigliana, oltre a tenersi nel Chiostro della Biblioteca Civica di Pordenone porterà a termine diverse incursioni in città: Il culmine sarà “La noche Flamenca” spettacolo che si terrà in notturna al Capitol (1 settembre alle 21,30). Sempre dalla Spagna, ma dalla Catalogna giiunge la compagnia comica de Los Galindos con “MDR, Morto dal ridere”, omaggio alla clownerie internazionale più ricercata.
Quattro invece le compagnie che rappresenteranno i colori dell’Italia al festival. A fare gli onori di casa è la compagnia locale della Scuola Sperimentale dell’Attore che riscrive una “Antigone” con una magistrale interpretazione della russa Daria Sadovskaia. La compagnia Berardi Casolari invece propone “In fondo agli occhi” spettacolo sulla “meditazione sull’esperienza della crisi e della cura” (29 agosto, ore 21,15 all’Ex Convento San Francesco).
Nello stesso spazio la sera successiva (sempre aIle 21,15) il teatro dell’Argine di Bologna metterà in scena il suo ultimo lavoro “La luce intorno”. Il Faber teatro di Torino infine presenterà nel parco di San Valentino “Andante” (ore 18,30 del 31 agosto).C’è poi un gruppo di teatranti di strada come Fabio Saccomani con le sue bolle di sapone per adulti declinate in satira politica; il mago illusionista Flip che per vocazione intrattiene bambini e adulti nei teatri di guerra (nel programma del festival è inserito anche un talk sulla sua esperienza in Ucraina); le musiciste d’assalto Wunder Tandem. Infine due presenze speciali: la post folk band slovena Sirom e il gruppo di Noi Artisti di San Vito di Tagliamento.
Devi fare login per commentare
Accedi