Teatro

“Colpi di scena”, a Forlì le storie e i miti del teatro Ragazzi

13 Giugno 2022

La Storia e il Mito. Ma anche il Viaggio come parabola di iniziazione alla vita sono stati sempre temi forti e ricorrenti del Teatro Ragazzi, un’arte ricca di intelligenze e di realtà che meriterebbe molta più attenzione di quella che di solito le viene dedicato. Come settore infatti viene tuttora visto come un mondo a parte, quasi di tipo specialistico, se non snobbato addirittura da parti di un pubblico più ampio e dagli stessi teatranti che lo vedono a torto come fosse un teatro di serie B. Sbagliando in questo. E di grosso. Sono nati e formatisi nel Teatro Ragazzi molti dei migliori sperimentatori contemporanei forgiandosi laddove la sfida per conquistare l’attenzione e la stima è un lavoro da duri. E’ quindi ora una imperdibile occasione quella che viene offerta da “Colpi di Scena” Biennale di teatro contemporaneo per Ragazzi e Giovani, kermesse spettacolare di livello internazionale in pista dal 28 giugno al 1 luglio a Forlì. Ad organizzare il tutto è il Centro di produzione Accademia PerdutaRomagna Teatri e Ater Fondazione. Una occasione per toccare con mano lo stato dell’arte di questo nobile comparto anche perché la proposta artistica di “Colpi di Scena 2022” rivolge il suo sguardo su prospettive tematiche “larghe” come quelle appena citate in apertura di articolo (il Viaggio, la Storia e il Mito…) con drammaturgie originale, ma anche la rilettura di storie classiche che verranno proposti in spettacoli che andranno in scena in queste giornate in prima assoluta nazionale.

Una scena dallo spettacolo “Ferdinando, il toro, i fiori e il calabrone” di TCP Tanti Così Progetti (Foto di F. Bondi)

Assai robusto e di sicuro affidamento il parquet dei protagonisti del cartellone. A cominciare dai quattro centri produttivi dell’Emilia-Romagna: dalla stessa Accademia Perduta a Solares fondazione delle arti-Teatro delle Briciole di Parma, Teatro Gioco Vita di Piacenza e La Baracca-Testoni Ragazzi di Bologna. E poi le compagnie regionali Teatro Perdavvero, Teatro Evento, Teatro Due Mondi, TCP, Tanti Così Progetti e Alchemico Tre. Numerosa la compagine dei gruppi esterni alla regione: Madame Rebinè, Compagnia del Sole, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus, Zaches teatro, Mandare Ke, Drogheria Rebelot, Equilibrio Dinamico Dance Company/La Luna nel Letto. Dall’estero arrivano: PerpetuoMobileTeatro dalla Svizzera. Simone De Jong Company e Dadodans dai Paesi Bassi (alla realtà teatrale di questo paese è anche dedicato uno speciale focus). E veniamo alla programmazione. A confrontarsi sul tema del Viaggio visto come “archetipo per indagare, nel processo di crescita, sentimenti quali coraggio, paura, amore” è lo spettacolo dei padroni di casa dell‘Accademia Perduta con il loro “Il lungo viaggio del coniglio Edoardo”, regia di Claudio Casadio. Il soggetto iniziatico è presenta anche in “Caro Lupo” della Drogheria Rebelot. “Il bosco e la bambina” de La Baracca-Testoni Ragazzi. Ha la forma sognante del teatro danza invece “I sognatori” del Teatro delle Briciole di forte atmosfera felliniana.

“Anastasia. L’ultima figlia dello Zar”, della compagnia Equilibrio Dinamico dance company e La luna nel Letto ospite della Biennale del teatro a Forlì

Come sempre hanno una grande fascinazione i temi storici come quello dei miti. Raccontano gli anni della Rivoluzione d’Ottobre in Russia le compagnie Equilibrio Dinamico Dance Company e La Luna nel Letto in “Anastasia. L’ultima figlia dello Zar”. Gli anni della Resistenza e della guerra partigiana in Italia vengono rievocati in “Cide. I doni di papà Cervi” del Teatro delle Briciole mentre il Teatro Gioco Vita affronta il celebre mito di “Cassandra”, personaggio colto nella sua fragile umanità.

Non solo storia ma anche e soprattutto scienza in “Il messaggero delle stelle” di Francesco Niccolini co-prodotto dalla Compagnia del Sole, Accademia Perduta. Scienza e patafisica, versi surreali, incontro con l’”Orlando Furioso” e Galileo, Copernico e Newton dove Astolfo è il vero “messaggero delle stelle”. Interpreta Flavio Albanese.

Una scena da “Ermit” dell’olandese Simone De Jong (foto di Sarisden Engelsman)

Bella nutrita la scaletta di spettacoli dedicati alla rilettura dei classici senza tempo. Si parte con “Cipì” storia del passerotto più celebre della letteratura infantile di cui ricorrono i cinquanta anni della pubblicazione. PerpetuoMobileTeatro invece rilegge la celebre “A Christmas Carol” di Charles Dickens in “Scrooge. Non è mai troppo tardi”. Una vecchia leggenda cinese sul valore della onestà è il pretesto del musical “Il seme magico” di Teatro Perdavvero. La forte metafora pacifista di una novella degli anni Trenta è il cuore del racconto messo in scena da TCP Tanti Così Progetti in “Ferdinando, il toro, i fiori e il calabrone” mentre Alchemico Tre propone un insieme di classici in “Sono solo favole”. Ma a “Colpi di Scena” c’è anche uno spazio considerevole lasciato dalla Biennale ai temi ripresi dall’attualità. Come “C’è nessuno” di Mandara Ke che affronta il tema della dipendenza dai social network. Il lockdown appena passato, l’isolamento tornano nella divertente performance “Hermit” di Simone De Jong. Dadodans in “KleuR+” propone una performance poetica con al centro una ballerina. Circo e magia in “Rossini Flambè” del Teatro Due Mondi mentre la compagnia Madame Rebinè in “Gran Ventriloquini” propone una rivisitazione della commedia dell’arte (altre info su www.accademiaperduta.it).

Una scena dallo spettacolo di Storia e Scienza “Il messaggero delle stelle” di Francesco Niccolini interpretato da Flavio Albanese (foto Laila Pozzo)
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