Teatro

Biennale Musica, Leone d’oro e d’argento a Saunders ed Ensemble Modern

13 Marzo 2024

VENEZIA _ Rebecca Saunders è il Leone d’oro per la Biennale Musica. L’apprezzata compositrice di origine inglese – è nata cinquantasette anni fa a Londra- da tempo residente in Germania, a Berlino, come free lance, gode da diverso tempo di meritata fama come “creatrice di mondi sonori che esaltano l’esperienza dell’ascolto” ed è sicuramente tra le più stimate artiste musicali del nostro tempo. Su proposta della direttrice della Biennale Musica, Lucia Ronchetti, il Consiglio d’Amministrazione ha deciso di conferire all’artista britannica il Leone d’oro per l’edizione 2024 della Biennale Musica, assegnando corrispettivamente quello d’argento all’Ensemble Modern, storica formazione tedesca che da quarant’anni percorre le strade dell’avanguardia europea e americana, al fianco di stelle di prima grandezza come Stockhausen, Reich, Lachenmann, Andriessen, ma anche Frank Zappa, Ornette Coleman ed Anthony Braxton. La cerimonia di consegna dei Premi avrà luogo rispettivamente il 27 e il 19 settembre nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian sede della Biennale, nel corso del 68. Festival Internazionale di Musica Contemporanea.

Proprio di recente, appena cinque anni fa, Saunders è stata la vincitrice nel 2019 del prestigioso Ernst-von Siemens, nonché protagonista di un focus a lei dedicato dal Festival di Lucerna e dal Musikfest di Berlino.

Saunders dopo aver studiato composizione con Nigel Osborne e Wolfgang Rihm ha ricevuto un dottorato onorario dalle Università di Huddersfield nel 2018 e di Edimburgo nel 2023, ed è attualmente membro delle Accademie delle Arti di Berlino, Dresda e Monaco. Ma è sicuramente il riconoscimento strappato – tra l’altro, prima compositrice femminile vin assoluto – all’Ernst von Siemens Music Prize, da diversi ritenuto una sorta di Premio Nobel musicale non ufficiale, ad aver proiettato di colpo la musicista inglese nel gotha internazionale. Un artista di carattere e di sensazionale bravura che -secondo la leggenda apprese il linguaggio musicale prima dell’alfabeto – al suo attivo ha un curriculum di tutto rispetto costituito da ben settanta composizioni, tutte nel suo personalissimo stile.

La compositrice inglese Rebecca Saunders, Leone d’oro 2024 alla Biennale di Musica di Venezia (Foto Astrid Ackermann)

Che così racconta. “Tengo i suoni e i rumori tra le mani, sentendo il loro potenziale tra i palmi, soppesandoli”, dice la compositrice londinese. Il suo recente lavoro “Hauch”, in cui danza e musica si fondono, è stato appena eseguito, alla fine dello scorso febbraio per la prima volta alla Elbphilharmonie, sala concerto di Amburgo.

“In questo lavoro -ha spiegato Saunders nel programma di sala- ho voluto esplorare il mondo del pianissimo”. In brevi episodi, l‘Ensemble Modern modella come potrebbe suonare un “Hauch” (traccia/sussurro/accenno). Il violino “cinguetta sulle corde più basse, mentre l’oboe, il triangolo e il contrabbasso evocano un canto vitreo”. La musica in questo modo è “come un’ombra, un’aura, un luccichio sotto la superficie”, si trasforma in una straordinaria coreografia dei ballerini della CocoonDance Company.

Sempre alla Elbphilharmonie, Rebecca Saunders sarà protagonista di un altro appuntamento con l’Ensemble Resonzanz, nella cornice del Festival di Amburgo, il prossimo 28 maggio, solisti il violoncellista Saerom Park e il percussionista Dirk Rothbrust. Anche in questo caso il programma è interamente consacrato alla musica di Saunders.

In particolare, il Concerto per violoncello, archi e percussioni esplora un minuscolo ornamento musicale: il trillo. La stessa Saunders sostiene che “nelle mani del violoncellista Saerom Park, si trasforma, in un frammento sonoro imprevedibile”. Toni “scintillanti” per il brano “Unbreathed” e per chiudere, “All that dust” un’opportunità “per le percussioni di brillare” eseguite in modo brillante da Dirk Rothbrust.

Così ha descritto il “Guardian” la musica di Rebecca Saunders: “concentra l’orecchio su minuscole gradazioni di timbro e intonazione, e trasforma i suoi interpreti in maestri zen dell’attenzione e della concentrazione”.

La compositrice inglese Rebecca Saunders al tavolo di lavoro prenderà a Venezia due sue composizioni inedite al Teatro la Fenice (Foto Astrid Ackermann)

Tornando alla Biennale, Rebecca Saunders è stata premiata – così si legge nella motivazione per “ a raffinatezza della sua ricerca e delle sue intenzioni compositive, per l’attenzione che dedica al microcosmo sonoro, per la sua capacità di creare nell’ascoltatore un’area riservata di ascolto, uno spazio acustico intimo e interiore che evolve e amplifica l’immaginario sonoro. La compositrice concepisce una temporalità specifica per ogni lavoro che diventa indagine e sperimentazione sull’esperienza dell’ascolto. La sua elaborazione del materiale sonoro è profondamente speculativa e allo stesso tempo fortemente empirica e materica, legata alla performance e alle strategie esecutive”.

Presente ai festival della Biennale Musica fin dal1985, quest’anno l’Ensemble Modern sarà nella città lagunare come interprete di due importanti e complessi lavori strumentali di Rebecca Saunders in prima italiana: si tratta di “Wound”, che inaugurerà il Festival il 26 settembre al Teatro la Fenice e vedrà la celebre formazione tedesca insieme all’Orchestra del Teatro diretti da Tito Ceccherini e “Skull”, commissionato alla musicista inglese della Biennale in collaborazione con il Festival Acht Brücken, l’Ensemble Contrechamps di Ginevra, l’Oslo Sinfonietta e lo stesso Ensemble Modern, che lo eseguirà il 28 settembre al Teatro Piccolo Arsenale diretto da Bas Wiegers.

L‘Ensemble Modern, titolari del Leone d’argento di questa edizione è una delle formazioni musicali più note al mondo. Sono una ventina i solisti che compongono l’ensemble, democraticamente organizzato, fondato nel 1980 con sede a Francoforte sul Meno. I musicisti, provenienti da Belgio, Bulgaria, Germania, Grecia, India, Giappone, Svizzera e Stati Uniti, stabiliscono insieme progetti e collaborazioni artistiche e decidono insieme anche le questioni finanziarie. La loro attività abbraccia opere di teatro musicale, progetti di danza e multimediali, musica da camera, concerti per ensemble e orchestra. Tour e apparizioni come ospiti, portano Ensemble Modern regolarmente nei più rinomati festival del mondo e nei più importati teatri nazionali e internazionali.

All’Ensemble Modern è stato attribuito il Leone d’argento alla Biennale Musica di Venezia. L’orchestra si esibirà su musiche di Rebecca Saunders)

Il Leone d’argento della Biennale è stato attribuito all’Ensemble Modern “per l’indomita e coraggiosa creazione di progetti musicali in collaborazione con i più interessanti e riconosciuti compositori e performer, nell’ambito di media e di linguaggi musicali diversi. Nei suoi 44 anni di attività l’Ensemble si è distinto per la curiosità, l’energia, l’innovazione, il virtuosismo e la passione con cui si è dedicato a ogni nuovo progetto. A differenza dagli altri ensemble storici dediti alla nuova musica, l’Ensemble Modern presenta una struttura organizzativa democratica che permette a tutti i membri dell’ensemble di discutere e scegliere insieme le nuove produzioni e gli impegni esecutivi, rendendo le loro interpretazioni appassionate e precise. Il loro atteggiamento nei confronti dei compositori provenienti da tutto il mondo è caratterizzato da professionalità e rispetto, sia nel caso di giovanissimi emergenti, sia di grandi compositori già riconosciuti. I membri dell’ensemble sono solisti con personalità diverse e contrastanti e ognuno di loro risponde alle sollecitazioni delle nuove musiche in modo diverso, creando un dialogo multiforme e complesso che arricchisce l’esperienza compositiva e stimola la ricerca e la creatività”.

 

 

 

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