Teatro

Balletto e opere del Teatro alla Scala disponibili online grazie a Google

7 Maggio 2020

In un momento in cui il settore dello spettacolo non ha certezze a causa delle restrizioni per la pandemia di Covid-19, il Teatro alla Scala ha scelto di mettere online i suoi tesori più preziosi e aprire virtualmente le sue porte al pubblico di tutto il mondo. La Scala è un teatro con alle spalle 250 anni di storia e possiede un archivio fotografico e musicale ricchissimo. Se nel 18° secolo ogni famiglia dell’aristocrazia aveva il proprio palco e gli altri dovevano rimanere in piedi nel parterre per vedere l’opera, oggi si può invece prendere tranquillamente posto in prima fila dalla propria casa, grazie l’accordo tra il teatro  e Google Arts & Culture​.

La storia della Scala, le sue opere, il balletto e il dietro le quinte saranno infatti disponibili liberamente via internet. Nella collezione online del Teatro alla Scala si potrà passeggiare per il teatro ​grazie alla tecnologia StreetView, salire sul p​alcoscenico, oppure assistere a un balletto dal P​alco Reale ​o curiosare nel laboratorio industriale​.

Proprio nel laboratorio industriale gli artigiani, i lavoratori del teatro, creano i palcoscenici, le scenografie, e quasi mille costumi ogni anno, tra cui creazioni di grandi s​tilisti​ come Gianni Versace e Yves Saint Laurent. Con la tecnologia Art Camera è possibile  ingrandire i dettagli più piccoli dei costumi, dal broccato d’avorio e cabochon dorati al velluto nero e alle pietre a specchio rubino,  indossati dall’i​cona dell’opera lirica Maria Callas.​

Inoltre, ci si può spostare dietro le quinte per scoprire le oltre 259mila immagini digitalizzate ad alta definizione dall’archivio del teatro. Si possono sfogliare le pagine di una rara edizione manoscritta dello spartito di T​urandot​, il primo libretto del N​abucco di Giuseppe Verdi o conoscere i vari artisti il​​ cui lavoro ha abbellito il palcoscenico della Scala, tra i quali David Hockney e Giorgio De Chirico.

È così possibile scoprire dettagli, storie, e farlo non solo attraverso le immagini e lo Street View ma anche con piccoli quiz e letture. Tutti i contenuti sono disponibili sia in inglese. Inoltre, c’è una sezione dedicata all’opera per i bambini.

Nonostante le porte del teatro oggi siano chiuse e le luci del palcoscenico spente, per rendere omaggio al passato e celebrare il presente, per l’inaugurazione del progetto con Google Arts, 92 artisti (6 solisti, 26 coristi e 60 strumentisti) provenienti da cinque paesi si sono “ritrovati” virtualmente per creare la prima performance operistica della Scala eseguita in quarantena. Gli artisti hanno realizzato un concertato dal “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi, tratto dal dramma Simón Bocanegra di Antonio García Gutiérrez, una storia di unità, fratellanza e resilienza che ben si adatta al momento storico che l’Italia sta vivendo. Luca Salsi, Krassimira Stoyanova, Francesco Meli, Dmitrij Beloselskij, Dalibor Jenis e Andrea Mastroni si sono uniti al coro e all’orchestra della Scala nell’esecuzione. Il brano è tratto dal finale del primo atto dell’opera che era tanto cara a Verdi.

«Il video è favoloso e l’abbiamo voluto fare perché in questo momento in cui siamo tutti separati ognuno nelle nostre case ci sembrava bello unire i musicisti, i coristi. Andremo avanti e ogni mese ci saranno nuove cose. Spero che così potremo far partecipare tutti gli amanti dell’opera del mondo alla nostra storia», ha commentato Dominque Mayer, sovrintendente del Teatro La Scala, durante la video-conferenza di presentazione del progetto.

«Oggi è una conferenza stampa particolare ma siamo felici di presentare questo progetto con Google. Google ha già fatto molto con i musei in Italia. La Scala è uno dei più importanti teatri lirici del mondo e nel corso degli anni abbiamo costruito un archivio meraviglioso con tante immagini, ricordi, costumi. La nostra squadra ha messo sul sito più di 240mila foto, 16mila documenti musicali, una collazione  molto importante ed è stata organizzata una mostra di costumi storici registrata con telecamere di altissima definizione. Ognuno con questo sistema può viaggiare dentro La Scala, arrivare perfino sul palcoscenico. Siamo tutti tristi di non vedere l’orchestra, il balletto, e non vediamo l’ora di tornare in teatro ma questo progetto aggiunge qualcosa in più, un archivio ricchissimo e la bellezza delle immagini», ha proseguito Mayer.

In linea con la missione di Google di rendere l’informazione più accessibili, l’obiettivo di Arts & Culture è rendere infatti la cultura mondiale accessibile a chiunque, ovunque. Con Arts & Culture si possono scoprire l’arte, la storia e le meraviglie culturali di tutto il mondo, partendo dai ​dipinti delle camere da letto di Van Gogh,​ al ​patrimonio di Porto Rico​, dagli ​sport australiani al ​momento per i diritti delle donne​, ai ​templi Maya,​ fino alla c​ultura culinaria giapponese​ e le ​ferrovie indiane.​ Da oggi così è possibile anche conoscere, studiare La Scale e godere della sua ricca storia.  Le tecnologie usate permettono di poter vedere dettagli (come l’autografo di Giuseppe Verdi o uno schizzo per composizione di Mozart) altrimenti impossibili da decifrare.

«La Scala è sempre stata un simbolo, di creatività, non si contano le opere e gli artisti che hanno calcato il suo palcoscenico, e di qualità, per il valore delle esecuzioni musicali e realizzazioni sceniche rese possibili grazie a tutti i lavoratori del teatro», ha dichiarato Filippo Del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano. «Il simbolo più potente che incarna oggi è però quello della rinascita. Lo è stato durante il periodo risorgimentale, dopo la seconda guerra mondiale e oggi lo è con questa iniziativa visto il periodo che stiamo vivendo. Questo progetto assume un significato enorme, in un frangente in cui siamo obbligati a tenere le porte del teatro chiuse, queste invece virtualmente si spalancano al mondo in attesa che quelle fisiche si riaprano. Questo è uno straordinario messaggio di speranza ma anche di concretezza».

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