Storia

Mazzini visto dalla Cina

29 Gennaio 2025

 

Giuseppe Mazzini e Liang Qichao, pur vivendo in epoche e contesti molto diversi, condividono una visione comune della nazione e della necessità di un popolo consapevole per costruire un futuro indipendente e prospero. Mazzini fu il cuore pulsante del Risorgimento italiano, mentre Liang Qichao divenne una delle menti più brillanti del rinnovamento cinese. Entrambi credevano che la rivoluzione non dovesse basarsi solo su strategie politiche, ma soprattutto su un profondo cambiamento culturale ed educativo.

Mazzini, attraverso la fondazione della Giovine Italia, promuove un’idea di nazione basata sulla partecipazione popolare e sulla formazione di cittadini responsabili. Liang Qichao, leggendo e studiando il pensiero mazziniano, rimase affascinato dalla sua audacia e dal suo incrollabile impegno. Egli apprezzava la capacità di Mazzini di ispirare il popolo, tanto da scrivere: “Mazzini nutre un ideale e semina scintille di rivoluzione per illuminare la mente del popolo”.

Un altro elemento che lega i due pensatori è il rapporto con la violenza. Mazzini, pur essendo un fervente idealista, accettava l’uso della forza solo se finalizzato a una causa più grande: la libertà e l’unità dell’Italia. Liang Qichao ha condiviso questa visione, considerando la lotta politica e persino l’azione rivoluzionaria strumenti legittimi quando diretti al bene collettivo.

Tuttavia, in entrambi prevaleva la convinzione che il vero cambiamento non potesse avvenire solo attraverso le armi, ma dovesse essere sostenuto da una rivoluzione morale e intellettuale.

Liang Qichao riconosceva Mazzini come la figura chiave del Risorgimento, al punto da affermare: “Se non ci fosse stato Mazzini, neanche con cento Cavour si sarebbe raggiunto l’obiettivo”.

All’inizio del XX secolo, la Cina attraversava una fase di grande crisi, con la dinastia Qing in declino e un crescente bisogno di riforme. Liang, ispirato anche da figure come Mazzini, comprese che la Cina doveva risvegliarsi attraverso un profondo cambiamento culturale e istituzionale. I suoi scritti influenzarono molti giovani intellettuali cinesi, contribuendo a creare un clima favorevole alla rivoluzione del 1911 e alla nascita della Repubblica.

L’eredità di Mazzini e Liang Qichao dimostra che le idee possono superare i confini geografici e temporali. Entrambi credevano in una nazione fondata su valori morali, educazione e partecipazione popolare.

Se l’Italia riuscì a raggiungere l’unità grazie agli ideali mazziniani, la Cina trovò in Liang un pensatore capace di traghettarla verso la modernità. In definitiva, la storia dimostra che i veri rivoluzionari non sono solo coloro che combattono sul campo, ma anche coloro che seminano idee destinate a cambiare il destino di un popolo.

Allo stesso tempo ricordare Mazzini e Liang Qichao significa costruire un ponte tra due uomini che hanno permesso l’affermazione dell’indipendenza delle loro Nazioni ed allo stesso tempo riscoprire il valore inclusivo e non esclusivo del Risorgimento italiano.

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