Governo
Sangiuliano e l’Astronomia Differenziata
I comici, come ormai dico da un pezzo, non servono più. Gli originali sono molto più spassosi. Spassosi… mi correggo: tragicamente spassosi, grotteschi.
Ci sono ministri che ne infilano una dietro l’altra, probabilmente convinti che le cose che dicono siano vere, autentiche, comprovate. Uno di quelli che ne inanella a bizzeffe è il ministro della Cultura, dico bene? della Cultura, Gennaro Sangiuliano, così, come se fossero noccioline.
L’ultima riguarda Storia e Geografia e si riferisce a due personaggi abbastanza famosi: Cristoforo Colombo e Galileo Galilei.
Sangiuliano asserisce che Colombo, quando si mise in viaggio verso ovest, non pensava di scoprire le Americhe ma di andare in India e quindi di fare la circumnavigazione. Glielo aveva suggerito, nel 1492, probabilmente, il suo grande amicone Galileo Galilei, padre di alcune teorie, spedite col piccione viaggiatore express direttamente a Colombo, con cui era in contatto quotidiano.
Sangiuliano, autore di questa nuova teoria, probabilmente ignora che Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa e lasciò questo mondo nel 1642, ad Arcetri. Colombo era già in Paradiso dal 1506.
Probabilmente Colombo aveva evocato il futuro attraverso qualche sibilla locale, la celebre Maga di Boccadasse, la quale era entrata in contatto con Galileo e si era fatta spiegare per filo e per segno le sue teorie che ancora erano di là da venire. Ed è comparsa in sogno a Sangiuliano, rassicurandolo: guarda che Colombo è ormai in possesso di quelle carte e quindi puoi annunciare che seguì le orme di Galileo.
Inoltre non è noto di quali teorie galileiane si tratti. È vero che anch’io ne conosco solo alcune e non ho mai affrontato l’opera omnia di Galileo, cosa che probabilmente il ministro della Cultura, così sicuro di sé e delle proprie affermazioni avrà fatto. Parlando di circumnavigazione della Terra si può arguire che Sangiuliano fosse convinto che la sfericità del pianeta l’avesse scoperta Galileo Galilei. Qui c’è una discreta lacuna, che a un ministro non si può proprio perdonare: la sfericità della Terra era già nota ai tempi della Grecia classica, alcuni secoli avanti Cristo. Galileo fece altre scoperte e di certo non avrebbe potuto comunicarle a Cristoforo Colombo a meno di non avere inventato la macchina del tempo o tramite le profezie sibilline della Maga di Boccadasse.
Il nostro ministro della Cultura Sangiuliano non è nuovo alle perle nere. Tempo addietro disse che Times Square stava a Londra invece che a New York, sconvolgendo la geografia. Ma ricordiamo anche quando invocò che la RAI, colpevole di aver prodotto serie tv troppo di sinistra, allestisse finalmente una serie su Oriana Fallaci, ignorando che ce ne fosse già stata una nel 2015, proprio della RAI. Una miniera. Ah, sì, c’era anche Dante Alighieri, fondatore del pernsiero di destra.
Le sue esternazioni incontinenti si allineano con Romolo e Remolo di Berlusconi, l’esportazione della macchia mediterranea della Sardegna, altra perla nera dell’ex-cavaliere, e tante altre cose, tipo il “Gattopardo di Lucchini” della ministra Santanchè, e ci costringono a interrogarci sullo stato della cultura in Italia, almeno a livello istituzionale. Non ricordo di aver mai sentito qualcosa di “culturale” in bocca all’attuale Presidente del Consiglio, eppure in un paese come il nostro almeno qualcosa dovrebbe dirlo. D’altro canto, se in ambito internazionale, quando interrogata sul significato dei tre colori della bandiera italiana, rispose evasivamente che significavano “molte cose”, è abbastanza chiaro il livello di preparazione della suddetta.
Dite voi che forse è meglio che colei taccia? Beh, certo, non sembra ne sappia molto, di qualsiasi argomento. Dite che lo fa per tenere un basso profilo? Mi pare che parta già notevolmente basso e che non abbia ambizioni di statura, anche perché non sembra potersele permettere. Ah, dite che è per non fare sfoggio di troppa cultura per non far impallidire il ministro Sangiuliano, che invece di cultura se ne intende, o almeno dovrebbe. Certo, ho compreso, è un’opera buona.
Alla fine ci troviamo un governo di benefattori, in fondo ci teniamo la Santanchè perché è un’amica e non va lasciata sola nei momenti di difficoltà, anche se sembra proprio aver truffato lo Stato di cui è ministra. Mettiamo Sangiuliano alla Cultura perché tanto la Cultura è un ministero di poca importanza, lo può gestire chiunque, che volete che siano gli svarioni per i quali si fa notare e che esibisce proprio nei luoghi deputati alla cultura? Sono cose da poco.
È un governo oblativo, il nostro. Il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, il ministro cognato, che delle gaffe ha fatto la sua cifra distintiva e che di filantropia se ne intende, ha detto “meno male che la siccità quest’anno ha colpito la Sicilia e il Sud e non altre zone del Paese”, come se, appunto, il Sud non facesse parte dell’Italia e della sua sovranità alimentare. Povera Lollo. Sciroccata.
Dal momento che queste esternazioni sono pubbliche e sono anche abbastanza evidenti, mi chiedo se chi ha votato questa massa di ignoranti inizi a rendersi conto della pochezza dei personaggi e dell’inadeguatezza a governare un paese complesso come l’Italia.
Questo a parte il fascismo e l’antifascismo, che pure farebbero parte di un immenso discorso sull’identità di questo Paese, del suo passato e del suo futuro e di una chiara posizione rispetto al passato che non arriva mai. Tanto da spingere Giorgina cara ad abbracciare la Gioventù Nazionale che inneggia a motti mussoliniani e hitleriani. Bella robina, non c’è che dire, proprio radicato, anche in giovani che non hanno conosciuto i disastri del fascismo e del nazismo e che hanno forse creduto in una mistificazione postbellica, in cui le tante cose buone fatte dai dittatori sono state distrutte dalla propaganda dei vincitori. Chissà come la pensano i sopravvissuti coi numeri tatuati sul braccio. L’ignoranza che produce ignoranza, per seme, per talea, per margotta e per partenogenesi.
I nostri attuali ministri, sottosegretari, funzionari, non perdono l’occasione di dimostrarsi proprio ignoranti, incompetenti, superbi nella loro inconsapevolezza, villania, inciviltà, rivendicate con orgoglio. Ci credo che molti elettori non vanno più a votare. Delusi da tutto e soprattutto da una legge elettorale come questa che premia le mezze seghe.
Elly Schlein, oltre che far quadrato cogli altri, Renzi e Calenda esclusi perché sono inaffidabili e litigiosi, mi raccomando, il primo col Rinascimento dell’Arabia Saudita e l’altro che ha raccolto le frattaglie di Forza Italia, è il momento di andare porta a porta (mai da quella di Vespa invadente e ronzante – senza dimenticare le sue condanne per diffamazione di cui nessuno si ricorda – che a ottant’anni potrebbe anche godersi la vecchiaia e portare i nipotini a spasso nella sua vigna di Manduria) a scovare i delusi e dar loro qualche motivazione per investire nel voto. Sì, il voto degli astenuti è un vero investimento, Elly. Te ne sei resa conto alle europee.
Per le governative il voto è lontano, ancora, questi non mollano, a meno che non ne combinino di ancora più grosse di quelle che hanno già combinato, ma è anche meglio per te perché nel frattempo hai tutto il tempo che vuoi per mostrare come il PD torni a essere il partito della gente e dei suoi problemi, dei diritti, del lavoro, del progresso (quello vero), della ricerca scientifica, della cultura, della sanità, della scuola, dell’economia contrapposto al mondo effimero di plastica di Briatore e della Santanchè, che tanto piace a questa destra ignorante e becera.
Fa’ notare tutti questi errori di comunicazione degli avversari, parla schiettamente, ovunque, per strada, in tv, sui social, mostra cosa faresti tu al posto loro e perché le cose funzionerebbero meglio se si facesse come dici tu, coi conti alla mano, col meccanismo spiegato in parole comprensibili e non in politichese per arrivare all’uomo della strada, e di come, al contrario, il paese regredisca esponenzialmente colle politiche repressive e tagliarole dei fratelli e sorelle d’Italia, che sembrano più le sorellastre di Cenerentola, avide e superbe. E, fondamentalmente, inutili.
Ah, altra cosa fondamentale: circondati di sapienti veri, non di imbecilli, i maghi da riffa di periferia lasciali a Giorgina sua. Di sapienti ce n’è, è il momento di non escluderli più, rifiuta le seduzioni papali, per carità, perché il papa è un gesuita e tende a fingere. Si è visto sul linguaggio da camerata di seminario sulla “troppa frociaggine”. Inaffidabile, pensionàtelo e stop. Altro che farlo partecipare al G7 come ospite, ma come gli è venuto in mente ai geni organizzatori.
Ecco, basta far notare questo, basta fare i conti in tasca alla Chiesa e a tutti i soldi che deve alla Repubblica Italiana per smuovere gli elettori che si astengono. Non lo ha fatto mai nessuno. Fallo tu che sei atea. Una vera lotta per riottenere questo denaro rubato gioverebbe alla tua immagine: mostra cosa si potrebbe fare con tutti quei miliardi di debito della Chiesa. Caspita, la Elly, questa sì che si dà da fare per tutti. Probabilmente più di qualcuno di quegli astenuti inizierebbe a seguirti. Anche perché sarebbe, finalmente, qualcosa di sinistra, ripescando il buon Nanni Moretti. Non si può scendere a compromessi coi ladri e coi maghi.
Sei una donna, peraltro, e, in questo momento in cui la malvagia Strega dell’Ovest ha il potere di distruggere ogni cosa, mostrale, da benevola Strega del Nord, come è più opportuno restaurare e curare le cose che già abbiamo. Nei dettagli. Sono cose conquistate col sangue della gente nel corso del tempo e sprecarle è un delitto.
Altrimenti ci toccherà sentire ancora dal ministro della Cultura, magari a un’eventuale mostra su Evangelista Torricelli, che Newton basava le sue leggi dopo aver letto le teorie di Einstein, o la Santanchè blaterare che La Dolce Vita è di un certo Federici. Rivendicandolo con orgoglio.
E io pago…
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