Governo

Il 4 Novembre come elogio ai disertori

4 Novembre 2015

Il 4 novembre non come la giornata delle forze armate ma quella de: “Ogni vittima ha il volto di Abele” (3).

Affinché il 4 novembre, anniversario della fine dell’“inutile strage” della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l’impegno affinché non ci siano mai più guerre, mai più uccisioni, mai più persecuzioni.

Azioni per promuovere la pace e difendere le vite.

Una promozione e una difesa pari al messaggio di un volantino nel quale un soldato di 21 anni scriveva:

“La guerra è ingiusta, perché è voluta da una minoranza di uomini i quali, profittando della ignoranza della grande massa del popolo, si sono impadroniti di tutte le forze per poter soggiogare, comandare e massacrare; che chi fa la guerra è il popolo, i lavoratori, loro che hanno le mani callose e che sono questi che muoiono, sono essi i sacrificati, mentre gli altri, i ricchi, riescono a mettersi al sicuro” (2)

Questa lettera, trascritta nel libro “Plotone di esecuzione” (Ed. Laterza) è costata al suo autore una condanna a 1 anno e 10 mesi di carcere militare per “insubordinazione” e “lettera denigratoria”.

Per questo, è utile dimostrare che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignità e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni. Per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele. Solo la nonviolenza può salvare l’umanità.

E per cortesia: risparmiamoci la “manfrina” dei Marò (1)

 

Collegamenti esterni: 

(1) “Marò. Almeno a Natale non prestatevi a questo giochino stucchevole” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)

(2) “Il quattro novembre, l’”inutile strage” e l’ostinata memoria pacifista” (il contributo di Carlo Gubitosa su L’Espresso, 4 Novembre 2015)

(3) “4 novembre: “Ogni vittima ha il volto di Abele”. Il no a questa festa” (il contributo del blog In Fondo a Sinistra)

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