Giustizia

Festa del tricolore 2018: Ancri difende il decoro delle bandiere

5 Gennaio 2018

Duecentoventuno anni fa 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia nasce la bandiera nazionale italiana. Il Congresso Cispadano delle città di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia riunito nella Sala Patriottica di Reggio Emilia approva la richiesta del padre del Tricolore. Giuseppe Compagnoni di Lugo fa mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti.

Nel 1897 in occasione del primo centenario dell’adozione del Tricolore da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana l’Italia viene invasa da tricolori e da moltissimi eventi celebrativi: La manifestazione più importante avviene a Reggio nell’Emilia, dove il 7 gennaio nell’atrio del Municipio viene posta una lapide commemorativa.

Vent’anni fa in vista del secondo centenario della nascita della Bandiera, il Parlamento Italiano, con la legge n. 671 del 31 dicembre 1996 proclama il 7 gennaio “Giornata nazionale della bandiera” o Giornata Tricolore, per ricordare la nascita della bandiera nazionale.

Il 7 gennaio di ogni anno, nel giorno della Festa del Tricolore, presso il Palazzo del Quirinale, viene eseguito il cambio della Guardia d’onore in forma solenne con lo schieramento e la sfilata del Reggimento Corazzieri in uniforme di gala e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo. Questo rito solenne viene svolto solamente in altre due occasioni, il 2 giugno durante le celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana e il 4 novembre in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

A Reggio Emilia, in piazza Prampolini, la Festa del Tricolore viene celebrata con la visita del Presidente della Repubblica o del presidente di una delle camere, che assiste all’alzabandiera sulle note de Il Canto degli Italiani di Goffredo Mameli e Michele Novaro e che rende gli onori militari a una riproduzione della bandiera della Repubblica Cispadana. Subito dopo un militare della Brigata paracadutisti “Folgore” che porta un Tricolore nelle mani plana in piazza Prampolini. Alla celebrazione officiata dalle massime cariche dello Stato seguono poi varie iniziative culturali.

Come in altre date solenni, nel giorno della Festa del Tricolore la bandiera italiana deve essere esposta in tutti gli uffici pubblici e istituzionali con il massimo decoro dovuto ad uno dei simboli dello Stato democratico e repubblicano. La materia è regolata dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22, e dal DPR 7 aprile 2000, n. 121, che stabiliscono criteri e modalità di esposizione della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione Europea all’esterno di tutti gli edifici sedi di uffici pubblici e istituzioni.

Alla vigilia delle celebrazioni la Presidenza del Consiglio dei Ministri raccomanda, a tutte le Amministrazioni dello Stato, agli Enti pubblici e agli Istituti autonomi di procedere ad un’attenta verifica sui vessilli esposti, avendo cura di controllare (tramite il responsabile della Bandiera) sia la corretta esposizione nel rispetto delle regole protocollari, sia che gli stessi non si presentino logori, scoloriti, strappati, sporchi o male avvolti intorno all’asta, con preghiera di immediata sostituzione di eventuali bandiere in stato di degrado.

Nel mese di dicembre del 2017, in occasione dei 70 anni dalla firma della Costituzione della Repubblica Italiana l’ANCRI (Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica) ha lanciato il “Progetto decoro della Bandiera”. Un progetto finalizzato a contribuire a garantire il decoro del Tricolore, primo simbolo ufficiale identificativo della Repubblica soprattutto con la concreta azione di individuare gli Enti pubblici che non siano nelle condizioni economiche di poter sostituire il Tricolore esposto qualora versi in degrado. Con questa nuova iniziativa l’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica ha inteso contribuire a mantenere alta l’attenzione sui Valori e i Simboli della Repubblica richiamati nella nostra Carta Costituzionale. L’ANCRI si è dichiarata pronta a valutare «espresse richieste ricevute da parte di organismi pubblici che non sono nelle condizioni di provvedere in proprio all’acquisto delle bandiere strappate o lacerate». In questo caso, «previa delibera del Direttivo Nazionale e compatibilmente con le risorse economiche disponibili, l’ANCRI provvederà all’acquisto e alla fornitura del materiale necessario alla messa in decoro, con modalità da concordare». L’idea di monitorare gli edifici pubblici sul rispetto della normativa circa l’esposizione della Bandiera tricolore è partita dal presidente dell’ANCRI Tommaso Bova e dal prefetto Francesco Tagliente, Delegato nazionale ai rapporti istituzionali dell’Associazione alla quale aderiscono cittadini insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI) nelle previste classi di Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce. Lo stesso prefetto Tagliente è da anni impegnato a mantenere far mantenere alta l’attenzione sui Valori e i Simboli della Repubblica.

In vista della Festa del Tricolore, ufficialmente “Giornata Nazionale della Bandiera” abbiamo voluto intervistare il prefetto Tagliente sui progetti portati avanti per il decoro del Tricolore che peraltro da Questore di Firenze fece sostituire tutte le bandiere sbiadite esposte sugli Uffici della Polizia di Stato.

Dott. Tagliente perché ha iniziato da Firenze?
Firenze è proprio una delle città in cui si svolgono manifestazioni aperte al pubblico per ricordare l’anniversario del Tricolore. Promotori sono stati i Rotary Club cittadini che dal 2002 hanno organizzato con le Istituzioni attività celebrative della Bandiera italiana. Nel 2010 la manifestazione fu condivisa con la Polizia di Stato e il Comune di Firenze in un incontro nel Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio durante il quale illustrai il significato del Tricolore per gli operatori di polizia, e in particolare per i Funzionari della Polizia di Stato, custodi della sciarpa tricolore e delle prerogative di pubblica sicurezza che simboleggia per l’ordinamento. La cerimonia celebrativa della giornata si concluse con un concerto degli orchestrali della Banda della Polizia di Stato diretta dal maestro Maurizio Billi. I celebri brani eseguiti, tra cui l’Inno delle Nazioni e la Marcia trionfale e finale dell’Aida, furono presentati dallo storico del Risorgimento Michele D’Andrea.

Come venne percepita quella sua iniziativa all’interno dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e dalla società civile?
Molto bene, gratificante e motivante direi se si considera che poi nel 2010 da Questore di Roma, feci sostituire tutte le bandiere logore sugli edifici della Questure e dei Commissariati Cittadini e nel 2013, da prefetto di Pisa oltre a raccomandare alle Amministrazioni dello Stato e degli Enti pubblici di assicurare il massimo decoro dei vessilli, attraverso un’attenta verifica sia della loro corretta esposizione sia dello stato, feci distribuire una Guida all’esposizione della bandiera dove riportavo tutte le normative e gli esempi perché una bandiera italiana su un edificio pubblico e privato non sia vittima del degrado ma rappresenti adeguatamente uno dei principali simboli della Repubblica.

Per concludere cosa si aspetta dal progetto “Decoro delle Bandiere” che ha lanciato insieme con il Presidente dell’ANCRI Tommaso Bove?
Sarebbe interessante che cittadini benemeriti del decoro della nostra Bandiera promuovessero iniziative comuni. L’esempio dei Rotary Club fiorentini potrebbe essere seguito da tante associazioni di servizio presenti in Italia. Penso ai Lions ma anche a tante associazioni di volontariato presenti sul territorio. Una cooperazione con l’ANCRI nel progetto «Decoro delle Bandiere» sarebbe non solo auspicabile ma certamente necessario, tra tutti coloro che continuano a credere alla Bandiera come a un valore.

Ma lei pensa che questo progetto “Decoro delle Bandiere” dell’Ancri, potrà effettivamente essere operativo sul territorio?
L’Ancri presenta un progetto solo dopo averlo condiviso con le strutture territoriali anche sul piano della operatività. Il progetto dell’Ancri è già operativo. Nell’ambito delle cerimonie di questa “Giornata Nazionale della Bandiera” è in programma una importante iniziativa a Roma.

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