Geopolitica
Chi salva una vita salva il mondo intero
L’incapacità di immaginare contesti diversi, dove si è compiuto l’orrore e l’abominio, rende caricaturali i giudizi scritti sopra i social, i motti scritti sui cartelli nelle manifestazioni di piazza, gli slogan gridati da masse di giovani e meno giovani, e che leggiamo e ascoltiamo sempre più spesso, con o senza imbarazzo. La verità è che non si vuole urtare il mondo arabo-islamico fondamentalista di oggi, ma negare che sia in atto un massiccio attacco all’identità e all’esistenza dell’ebraismo vivente da parte di quest’ultimo è impossibile. E in questo occorre anche non sottovalutare la responsabilità del fondamentalismo suprematista della destra israeliana, religiosa e non religiosa, favorita dalle politiche di Nethaniau, che ha, se è possibile, esacerbato la già ribollente situazione. Ma la responsabilità del massacro è solo e soltanto di Hamas. Il 7 ottobre del 2023 è stata dichiarata una guerra a un Popolo e a uno Stato, volta a sterminarlo, e tutte le vittime civili, ebree, tailandesi, beduine, di tutto il mondo, e naturalmente i civili palestinesi, sono a carico di chi l’ha dichiarata. Mai come ora è cambiato davvero tutto, tutto è davvero cambiato come mai prima d’ora. Solo la fede in un D*o che non vuole più la guerra, ma solo l’amore e la giustizia, può salvarci. Per chi non crede, solo la ragione, la mediazione, e la pazienza. Dedico questa canzone a tutti i bambini, ebrei e palestinesi uccisi dallo stesso odio verso l’altro, dallo stesso antisemitismo.
כל המציל נפש אחת, כאילו הציל עולם ומלואו
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