Medicina
Usa: una legge toglierà l’obbligo di sperimentare i farmaci sugli animali
Biden firma la “FDA Modernization Act 2.0” innovando il processo di commercializzazione e messa a punto dei farmaci. Il provvedimento ne rimuove l’obbligo. Una decisione molto attesa
Per testare quanto un farmaco sia efficace e sicuro prima di provarlo sugli uomini, non vi sarà più l’obbligo di utilizzare gli animali come cavie da laboratorio preventive. Questa è la svolta storica a cui si è giunti negli Stati Uniti, a seguito della firma apposta dal Presidente Joe Biden sul FDA Modernization Act 2.0, provvedimento destinato ad innovare tutte le varie fasi di commercializzazione di un farmaco. Proprio gli USA, il primo produttore di medicinali in tutto il mondo, compie un passo epocale per una transizione definitiva verso le politiche animal-free. Un cambio di rotta destinato a sortire effetti anche a livello globale e sicuramente europeo.
Il documento in oggetto, sostanzialmente, soppianta il mandato federale del 1938 circa l’obbligo di testare sugli animali ogni nuova molecola destinata alla somministrazione umana.
Sebbene ancora, non si sia giunti ad un vero e perentorio divieto di sperimentare i farmaci sugli animali, il fatto che se ne rimuova l’obbligo non può che essere accolto con molta fiducia e speranza per il futuro. A dimostrazione di come numerose case farmaceutiche, nel tempo, abbiano già rilevato la scarsa utilità delle cavie animali e l’altissimo costo dei test, si parla di miliardi di dollari, senza contare l’immane sofferenza inflitta loro.
L’odierno disegno di legge, HR 2565 / S.2952 da poco approvato, costituisce un viatico fondamentale nella tutela dei diritti e benessere degli animali e della stessa ricerca scientifica, incentivandola all’impiego di tecnologie di rango superiore, veloci e volte al risparmio di preziose risorse economiche. Prediligendo come metodo di indagini, quello utilizzato nel campo della biologia umana, attraverso lo studio delle cellule staminali, dei tessuti umani, microchip e strumenti 3D.
Di eccezionale rilevanza, risulteranno le simulazioni virtuali che studieranno i modi di interazione delle molecole di cui si compongono i nuovi farmaci, e la loro stessa replicazione ed azione sui vari organi umani.
Dal canto suo, l’Unione Europea, in particolar modo, il suo massimo organo istituzionale, ovvero la Commissione, dovrebbe intraprendere un percorso legislativo intransigente che indirizzi i vari Paesi membri ad adottare scelte etiche, basate su ricerca scientifica alternativa e sostenibile, prestando maggior ascolto alle proposte dei Cittadini Europei ed alle loro iniziative comunitarie.
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