Mobilità

Sordità alla guida: rischi alti, poca attenzione

5 Settembre 2018

A differenza di quanto non si possa percepire, i disturbi auditivi limitano la sensorialità e sono tra i più pericolosi alla guida

L’ ipoacusia è una riduzione della capacità uditiva ma anche percettiva. Con perdita della possibilità di recepire e distinguere tra loro rumori di fondo, rumori essenziali utili, parole, suoni ed effetti musicali.

I problemi alla guida sono caratterizzati da una ridotta percezione degli stimoli esterni che possono essere premonitori di incidente (clacson o altri avvisatori). Ma anche di stimolazioni indoor quali gli alert di cui le vetture cominciano a essere dotate.

1# Diffusione. Ne risulta affetto il 12% dei cittadini italiani specie tra gli over 60, colpiti nella misura del 30%. In Italia, dei quasi 40 milioni di patenti, 7 milioni sono ultrasessantenni e 6 milioni nella fascia compresa tra i 50 e i 59 anni. Si deduce che 4 milioni presentino problemi a diversa gamma di gravità. Ma le sordità non colpiscono solo gli anziani.

2# 1 adolescente su 5 soffre di disturbi auditivi. A rischio maggiore i ragazzi dai 12 anni ai 18 che vivono nelle città dove i valori medi di rumorosità si aggirano su valori in aumento, tra 80 e 90 decibel. È lo stile di vita che incide maggiormente, con l’uso dei dispositivi digitali giochi elettronici immersivi, con il volume che può raggiungere o superare gli 85-90 decibel, a diretto rilascio sull’apparato auditivo. Le stime  non rassicurano: il 12% dei ragazzi tra i 6 e i 18 anni e il 17% tra i 12 e i 19 anni presenta un danno uditivo da rumore.

Lo stress da rumore induce un maggior rilascio di cortisolo: con conseguenze negative sulle funzioni cognitive cerebrali, stato di eccitazione e riduzione della capacità mnemonica. Ma il problema principale è che le cause di sordità iniziano troppo presto a incidere sull’apparato auditivo, portando a sordità anticipata, in insospettabili fasce anagrafiche ( 30/40 anni).

3# Diagnosi: almeno il 50% di chi soffre di problemi all’udito perviene a una diagnosi tardivamente, perché non ha percezione della patologia o la tiene nascosta un po’ tutti. Ed ancora nel decennio 2020-2030 questa popolazione è destinata all’incremento del 15%.

4# Alla ricerca degli stimoli perduti. I problemi alla guida sono caratterizzati da una ridotta percezione degli stimoli esterni che possono essere premonitori di incidente (clacson o altri avvisatori). Naturalmente la percezione della sensorialità auditiva è ridotta anche indoor, nell’abitacolo: il guidatore è meno sensibile a qualsiasi “avviso” della vettura. I rumori nell’abitacolo sono legati al funzionamento della vettura e possono riguardare sia la componente motoristica sia le gomme, sia l’abitacolo. All’interno, oltre la radio,  gli avvisi acustici segnalano malfunzionamenti o sono sistemi di prevenzione del crash come l’alert per il colpo di sonno. Se il driver non sente i problemi della vettura ( malfunzionamenti del motore, degli pneumatici, della carrozzeria) o gli alert, il rischio di incidente è assai elevato.

5 # Il caos acustico. Chi soffre di ipoacusia dovrebbe evitare di rendere ancora più rumoroso l’abitacolo. Il sovrapporsi di rumorosità aggiunta, dai 60 ai 100 decibel, come la musica o trasmissione radiofonica, il telefono in vivavoce, la vocalità navigatore, potrebbe contribuire negativamente alla selezione dei segnali acustici esterni o interni provenienti dalla vettura. Si ha una sovrapposizione che può rivelarsi estremamente negativa per il conducente per l’incapacità di distinguere suoni “utili” da quelli consueti.

6# Discrezionale. La normativa vigente è chiara: il rilascio/rinnovo delle patenti per le auto avviene se si percepisce “da ciascun orecchio la voce di conversazione con fonemi combinati a non meno di due metri di distanza”. Formula empirica non molto efficace e soprattutto priva di aggiornamento scientifico.

7# Nuove regole. Un aggiornamento della normativa (con criteri più stringenti) favorirebbe un maggior controllo dei requisiti fisici dei soggetti dotati di patente, garantendo una maggior sicurezza alla guida soprattutto nei soggetti over 60, senza alterare il livello di spesa sociale nazionale. Il rilascio/rinnovo della patente è subordinata all’efficienza del guidatore. È l’esame medico a stabilirlo, anche per quanto concerne l’udito. Nel caso ci siano dubbi, il secondo step è l’esame di una commissione medico-locale. Talora viene concessa l’autorizzazione con qualche limitazione. In particolare, sulla patente, possono essere posti  vincoli come il divieto di guidare la macchina in autostrada la sera, oppure obbligo di guidare con una persona accanto.

In coll. con European Research Group on Automotive Medicine

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