Scienze

Chi ha i testicoli piccoli urla di più, dicono gli scienziati

15 Marzo 2016

Vivono nella fascia tropicale del Centro e del Sud America , non certamente in Italia, e il loro nome prende spunto dagli strilli cacofonici che emettono. Sono le scimmie urlatrici. Le loro grida raggiungono volumi di 14 decibel, un livello pari a quello di uno sparo. E proprio come altre specie a noi più familiari sulla terra, i maschi delle scimmie urlatrici utilizzano questa dote vocale per affermare la loro virilità, e conquistare le donne del gruppo. Peccato che un gruppo di scienziati abbia scoperto che chi urla di più è (per così dire) meno dotato.

I potenti ruggiti emessi dai maschi delle scimmie urlatrici avvengono grazie alle lunghe corde vocali e all’osso ioide, che si trova alla radice della lingua di questi animali. E’ proprio quest’osso, infatti, ad amplificare così i loro suoni.

Un team di scienziati della Cambrige University è giunto però alla conclusione, confrontando la dimensione di decine di testicoli di scimmie urlatrici con il loro osso ioide, che i maschi con le voci più profonde e potenti sono quelli in grado di produrre meno sperma. In particolare, più grande è l’osso ioide, più piccoli sono i testicoli dell’animale in questione; c’è poco da urlare. «Abbiamo scoperto che i maschi con grandi ossa ioidi, in grado quindi di emettere suoni più profondi, hanno testicoli più piccoli e vivono in gruppi composti da un solo maschio e da un harem di femmine», ha spiegato Leslie Knapp, autrice principale dello studio, pubblicato su Current Biology.

Quindi, un maschio che urla di più, ma con i testicoli più piccoli, secondo i risultati dello studio, ha più possibilità di sviluppare un harem di femmine con la quale avere un rapporto riproduttivo esclusivo. Le scimmie silenziose, ma ben dotate, invece, finiscono in gruppi più grandi composti da molti maschi e da molte femmine che copulano in libertà tra loro. In questo gruppo, così, non esclusivo, i maschi competono per la paternità proprio in base ai lori testicoli. Più è abbondante lo sperma, più e facile che riescano a battere gli altri maschi che hanno rapporti con le stesse femmine.

In questo modo le scimmie urlatrici hanno sviluppato due strategie sessuali diverse (una basata sulle urla, una sui testicoli) con il fine di escludersi a vicenda. I maschi rumorosi (quelli che urlano maggiormente) devono assicurarsi un accesso esclusivo con le femmine, altrimenti avrebbero difficoltà a confrontarsi con quelli più dotati (i silenziosi) nelle cosiddette parti basse, che hanno più possibilità di fecondare. Le scimmie meno chiassose hanno pertanto meno successo (apparente) nel conquistare le femmine con le proprie urla, ma sono cariche dove conta.

Che vi sia una qualche analogia tra questi animali dai ruggiti singolari e i “nostri” uomini? Alla scienza del futuro la difficile sentenza.

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