Clima
L’Ecuador riconosce come soggetti di diritto anche gli animali selvatici
Storica sentenza della Corte di Giustizia Nazionale che sancisce i diritti fondamentali per gli animali selvatici, dopo un episodio accaduto ad una scimmia sequestrata e rinchiusa in uno zoo nel 2019
Siamo in Ecuador, dove per la prima volta al mondo, la Corte di Giustizia, ha riconosciuto in una sentenza storica, i diritti fondamentali degli animali facenti parte della fauna selvatica, quindi non circoscrivibili esclusivamente alla categoria degli animali da compagnia, e pertanto definiti domestici.
I cosiddetti “Rights of Nature“, ovvero “Diritti Naturali“, vengono così garantiti ad una moltitudine di animali, dimenticati prima d’ora, ma che abitano a pieno titolo l’intero Creato. Primo fra tutti i diritti riconosciuti, è sicuramente quello di esistere e di sviluppare in libertà il proprio comportamento; poi troviamo il diritto di essere alimentati assecondando i propri bisogni naturali, di accedere a quantitativi di cibo adeguati, e lo stesso dicasi per l’acqua, necessaria ad idratarsi e sopravvivere al meglio; diritto di vivere in un contesto armonico, in salute e nel rispetto dell’ habitat di appartenenza; diritto di conservare l’integrità fisica, mentale e sessuale, riservando quindi la massima importanza anche all’aspetto riproduttivo di ciascuna specie animale. Diritto di vivere in un clima privo di violenza, paura e crudeltà di sorta. Diritto di richiedere la protezione prevista alle autorità preposte. Ovviamente al riconoscimento di tali diritti, corrispondono anche quelli di non essere cacciati, pescati, catturati, raccolti, estratti, sequestrati, fatti oggetto di traffico, commercio o scambio ed uccisi.
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Ecuador a seguito del caso della scimmia Estrellita
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Ecuador è arrivata a seguito del caso di una scimmia lanosa, Estrellita, deceduta per un inspiegabile arresto cardiorespiratorio dopo essere stata sequestrata dalla autorità locali, che l’hanno prelevata dalla sua casa, che condivideva da ben 18 anni con la sua proprietaria, una bibliotecaria che la possedeva illegalmente, per rinchiuderla in uno zoo (nel 2019). A nulla è servita la causa intentata dalla donna per far tornare Estrellita a casa, lamentando condizioni troppo stressanti che potevano mettere in pericolo la sua vita.
La sentenza ha tuttavia stabilito che entrambe le parti processuali avessero violato la legge: la proprietaria detenendo illegalmente l’animale selvatico e le autorità locali, ignorando le esigenze primarie della scimmia, dichiarando l’estensione dei diritti della natura anche agli animali selvatici, intesi quindi come soggetti di diritto a tutti gli effetti, richiamando chiaramente gli assunti costituzionali.
“Sebbene i diritti della natura fossero sanciti dalla Costituzione, prima di questa decisione non era chiaro se i singoli animali potessero beneficiare dei diritti della natura ed essere considerati titolari dei diritti come parte della natura. Questa decisione eleva ora la salvaguardia della fauna selvatica ad un livello altissimo”, è quanto affermato dall’avvocato per l’ambiente Hugo Echeverría durante una conferenza stampa. Diverse sono state, infatti, le proteste di tutto il mondo animalista dopo che nel programma televisivo “MasterChef Ecuador“, i concorrenti hanno cucinato animali selvatici.
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