Scienze
L’INVERNO ALLE PORTE, MA CHE FATICA!
Era il giorno della Befana, inauguravamo questa rubrica e l’anticiclone doveva ancora prendere pieno possesso del Mediterraneo; con una ipotesi, temeraria in rapporto alla distanza temporale in gioco, avevamo ipotizzato che il cambio di scenario sarebbe avvenuto tra il 15 ed il 16. Ora, con un orizzonte normale” anche per la moderna metereologia, i modelli sono concordi nell’individuare il “pivot point” proprio nel 16 gennaio. Cosa succederà?
Nella serata di Giovedi 15 un primo fronte Nord Atlantico, sopravanzato da aria ancora piuttosto mite, ma più umida, riuscirà, non senza fatica e con una certa lentezza, a “spostare” il cupolone azzorriano, decisamente molto esteso e forte per la stagione. Al suo seguito aria via via più fresca e poi finalmente fredda affluirà sfruttando un timido tentativo del mostro di allungarsi verso la Groenlandia che offrirà l’angolo giusto di penetrazione per l’aria che da atlantico marittima diverrà artico marittima.
Le prime piogge a nord ovest nella notte di giovedì in lento trasferimento venerdì sul Nord Est. La neve dapprima in modo debole ed isolato, ma poi via via più convincente aggancerà quote più consone alla stagione nella notte di sabato. Dagli iniziali 1500 mt in Dolomiti e Alpi centrali (ma oltre 1700 Prealpi) la quota neve scenderà nei fondovalle alpini imbiancandoli entro domenica. Domenica sera neve anche a quote collinari e finalmente anche nel versante nord Appennino. Lunedì temperature e clima saranno finalmente invernali a tutti gli effetti e per almeno tre o quattro giorni. Niente di eccezionale, nonostante quanto sentirete dai soliti media in cerca di notizie da gridare. Ma con i tempi che corrono è oro colato. C’è bisogno di neve e di freddo e non solo per il turismo.
Buon inverno a tutti i lettori de Gli Stati Generali da MeteoNik alias Nicola Benini
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