Cooperazione

Intraprendere nella complessità

2 Febbraio 2017

Sabato 4 febbraio alle 10 a Milano, presso la sede delle Acli in via Bernardino Luini 5, sarà presentato il libro “Intraprendere nella complessità. Strategie di cambiamento nelle organizzazioni”, a cura di Antonella Morlini, Carocci editore, 203 pagine, 21 euro.

Antonella Morlini era una sociologa, nonché rinomata consulente di aziende, sindacati, cooperative, associazioni, singoli professionisti. Ha lavorato soprattutto a progetti per lo sviluppo del mondo della cooperazione dell’Emilia Romagna, regione in cui risiedeva. È scomparsa lo scorso 19 settembre a 50 anni a causa di un male fulminante.

La presentazione del libro è la prima dalla pubblicazione ed è in sua memoria: vi prenderanno parte, tra gli altri, la sorella Isabella e alcuni dirigenti delle Acli nazionali.

Il volume è rivolto principalmente alle organizzazioni, ma presenta analisi e suggerimenti adatti anche ad aziende o singole persone. Affronta uno dei temi più cari ad Antonella Morlini e cioè come prendere un’iniziativa agendo in un contesto complicato. Qualunque inizio di un percorso di lavoro o di formazione può essere affrontato e portato avanti con successo se si tiene conto dell’ambito in cui lo si comincia. Ambito che può essere complesso per mille motivi, a maggior ragione in questi tempi di crisi economica. Quello che conta, quindi, secondo Morlini, è l’approccio al contesto di chi intraprende. Ad esempio occorre evitare atteggiamenti opposti, come il rifiuto della complessità, in quanto groviglio che potrebbe far perdere tempo, oppure come il focalizzarsi su uno solo degli aspetti del contesto, dimenticando le sue connessioni con il resto. Il primo approccio, infatti, scoraggia non solo da qualsiasi tentativo, ma persino da una corretta analisi del problema. Il secondo approccio è totalizzante e, se anche non impedisce di cominciare, non consente di costruire.

La costruzione del proprio percorso, secondo Morlini, è un processo lento e, non è banale dirlo, individuale, un miscuglio ininterrotto di riflessioni, azioni, formazione, errori, crescita, retrocessioni, ripartenze, cadute, rinascite. «Non amo la metafora del treno da prendere al volo – amava ripetere – perché nella vita di treni ne passano parecchi e, soprattutto, non è detto che il treno sia il tuo mezzo di trasporto: magari preferisci andare in aereo, oppure in carrozza, o forse a piedi».

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