Scienze
Cinque borse di studio per la ricerca umanistica per 375mila euro
Ci sono percorsi di ricerca sulla storia e saperi dell’Europa mediterranea, studi sulla criminalità organizzata, progetti di valorizzazione della memoria. Sono queste alcuni dei percorsi di studio che questa mattina sono stati premiati dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus. I vincitori sono dottorandi e ricercatori in materie umanistiche, che nel complesso hanno ricevuto 375 mila euro. I progetti candidati in questa terza edizione sono stati 56 da 25 università italiane. Premiate le università di Basilicata, Camerino, Milano, Napoli Parthenope e Roma Tor Vergata.
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In undici anni di attività della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, sono stati erogati oltre 6,5 milioni di euro per il diritto allo studio universitario. Oltre 2.350 gli studenti che ne hanno beneficiato partecipando alle oltre 80 iniziative bandite in più di 40 Atenei statali italiani. Anche per il prossimo anno accademico, la Fondazione ha confermato lo stanziamento di 375.000 euro per supportare la quarta edizione dell’iniziativa.
Le borse di studio prevedono percorsi di ricerca della durata di tre anni finalizzati a valorizzare, promuovere e comunicare il patrimonio culturale italiano e la sua interconnessione con quello europeo, con particolare attenzione ai grandi temi dell’attualità come la coesione sociale e il dialogo tra diverse culture.
Il presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, Claudio Angelo Graziano, ha dichiarato: «Siamo convinti che investire nell’alta formazione di giovani meritevoli significhi investire sul futuro del nostro Paese. In particolare, con il sostegno ai dottorati e ai progetti di ricerca in materie umanistiche, la Fondazione si prefigge di dare un segnale di attenzione nei confronti della ricchezza della nostra cultura che, oltre ad essere una grande eredità, può costituire anche un’importante opportunità di crescita e sviluppo professionale per i giovani». Nel corso del 2019 ha deliberato interventi relativi all’attività istituzionale per oltre 2,7 milioni di euro, di cui quasi 460 mila euro destinati a dipendenti, pensionati e loro familiari in situazione di svantaggio, 1 milione di euro con borse di studio universitarie e dottorato a favore di studenti meritevoli di supporto e oltre 1,2 milioni di euro per progetti benefici per i più bisognosi, come il sostegno a mense per i poveri e dormitori per indigenti.
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Di seguito, in ordine alfabetico, le Università, i nomi e i progetti aggiudicatari:
Università degli studi della Basilicata – Dott. Michele Lavella – “Storia, culture e saperi dell’Europa mediterranea dall’antichità all’età contemporanea”. Il percorso triennale programmato consente lo svolgimento di ricerche originali e di alto livello scientifico, con particolare attenzione per l’analisi dei rapporti tra il Mezzogiorno d’Italia e gli altri Paesi o aree d’Europa che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Obiettivo formativo è quello di fornire ai dottorandi l’acquisizione di competenze necessarie all’esercizio dell’attività di ricerca di alta qualificazione, con una forte integrazione tra “sapere” e “saper fare”.
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Università degli studi di Camerino – Dott.ssa Karina Zabrodina – “Leadership culturale per lo sviluppo locale”. Il progetto di ricerca esplora casi italiani e stranieri di crescita economica e di rinascita in aree depresse colpite da disastri di vario genere grazie a un’appropriata leadership da parte di “agenti culturali” quali ad esempio università o organizzazioni con finalità culturali. Scopo finale quello di favorire un processo di condivisione di esperienze e competenze sviluppate nel territorio di riferimento dell’Università di Camerino, quelle aree montane interne delle Marche in cui il ruolo di questa istituzione culturale è diventato sempre più vitale.
Università degli studi di Milano – Dott.ssa Giulia Di Pietro – Studi sulla criminalità organizzata. “Le radici e la memora: la sfida del nostro tempo”. Il percorso di dottorato punta ad esplorare due orientamenti relativi alla valorizzazione della memoria, delle radici e delle identità culturali: da un lato risorse decisive per arginare la spinta verso la “liquidità” imponente, dall’altro motivo per contraddire i grandi valori della cultura moderna. Come fare della memoria una bussola per i diritti e come evitare che, all’opposto, essa incoraggi comportamenti antisociali? Obiettivo del progetto valorizzare i nuovi percorsi di costruzione della memoria e fornire delle risposte a questi importanti quesiti con un’analisi delle forme di criminalità organizzata.
Università degli Studi di Napoli Parthenope – Dott. Antonio Leo – “Eurolinguaggi e Terminologie specialistiche”. Il corso di Dottorato di Ricerca internazionale nasce con l’intento di studiare con un approccio interdisciplinare l’origine nonché l’evoluzione della terminologia specialistica nelle lingue, nelle letterature e nelle culture oggetto di studio, ossia francese, inglese e spagnolo. Il corso mira a formare esperti “terminologi” nello studio specifico delle lingue e culture europee anche al fine di delineare e promuovere politiche linguistiche di impatto internazionale, anche in settori specifici come quelli giuridico-economico, matematico-finanziario, marittimo e agroalimentare.
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Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Dott.ssa Claudia Tozzi – “Archeologia del Suburbio di Roma: un progetto di ricerca per la conoscenza, gestione e valorizzazione di un contesto territoriale”. Oggetto del progetto di ricerca è un contesto insediativo della periferia occidentale di Roma, nella quale a seguito delle indagini preliminari della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma sono state analizzate recentemente una grande villa e una necropoli con 543 tombe. L’eccezionalità del ritrovamento poggia anche sulla possibilità di ricostruire i diversi paesaggi culturali che si sono succeduti nella zona dall’età antica ai nostri giorni, con lo scopo di progettare percorsi di visita e di fruizione del territorio che possano essere veicolo di riqualificazione della periferia romana.
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