Musica
StraMorgan: Musica Divina
StraMorgan è un doveroso omaggio che finalmente la Rai ha tributato ad un grande artista che è Marco Castoldi in arte Morgan.
Il carissimo Morgan, del quale mi onoro di essere amico, ci sta raccontando la musica italiana attraverso la figura di quattro immensi artisti: Domenico Modugno, Umberto Bindi, Franco Battiato, Lucio Battisti.
All’una e trenta di notte, vista la trasmissione dedicata a Bindi, ho spedito un WhatsApp a Morgan e gli ho scritto: “Magnifico, divino, metafisico, sei nell’altrove, nello Spirito oggettivo in terra. Grato.
Commosso sino alle lacrime per il racconto di Bindi.
Un caro saluto”, lui elegantemente ha reagito con un cuoricino.
Credo che Morgan nella descrizione della figura di Bindi abbia messo tutto il suo cuore; si denota una passione intensa quando racconta della vita vissuta in solitudine del compositore genovese, perché scartato da una società bigotta e retriva del tempo che non accettava la sua diversità, la sua omosessualità.
Ma Bindi ha scritto canzoni che sono idilli, liriche pure, come dice il finissimo intenditore Morgan in questa stupenda trasmissione: in quelle canzoni c’è tutta la musica possibile, l’armonia ricercata, la delicatezza della melodia, l’orchestrazione, gli arrangiamenti, i contrappunti, il ritmo, la combinazione di tutti gli accordi.
Morgan ha cantato benissimo, era agile, ballava con arpeggi dionisiaci, si muoveva con una sintonia perfetta con l’orchestra e ci ha deliziato con spiegazioni puntuali sulla vita e la capacità compositiva di Bindi.
Ho avvertito i brividi lungo la schiena e ho compreso la grandezza della musica come diceva Nietzsche: un’arte che avvicina l’uomo a Dio, anzi lo fa Dio. Prima di lui Hegel aveva ritenuto che la musica è la rappresentazione dello Spirito Assoluto.
Morgan è un interprete sopraffino, un affabulatore, un istrione che ama la sfida della scena: nel racconto di Bindi ci ha fatto comprendere l’ousia, come è fatta, di che sostanza sia la musica.
E Bindi stasera ha rotto il velo della solitudine ed era in mezzo a noi.
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