Musica
Sea.bass_beat racconta le due stanze del suo singolo “Dimensioni” – INTERVISTA
Sea.bass_beat , al secolo Sebastiano Modolo è un giovane e promettente produttore e compositore di Vicenza. La musica è da sempre il fulcro della sua vita. Appassionato di diversi generi musicali ha sempre una melodia in testa pronto a creare attraverso progetti all’insegna della sperimentazione. Sea.bass_beat è anche uno dei componenti fondamentali del trio Tales of Sound, ma in contemporanea porta avanti il suo progetto da solista. Un percorso nella musica che l’ha portato nel 2023 a perfezionare il proprio sound e a pubblicare il suo primo album da solista: “Equilibrio”. Un viaggio attraverso emozioni, sensazioni e influenze legate al passato dell’artista. Ma Sea.bass_beat non si ferma qui e a gennaio del 2024 pubblica “Dimensioni”. Un doppio singolo che racconta due storie ambientate in due stanze diverse, due posti dove l’ascoltatore può lasciarsi andare alla fantasia. Ce ne parla in questa intervista.
Cosa rappresentano per te le due stanze a cui si fa riferimento con “Dimensioni”?
Prima di tutto vorrei precisare che il brano è stato pensato per suonarlo dal vivo. L’idea del passaggio viene ripresa da quello che solitamente i dj fanno tra un brano e l’altro: lo scambio. La scelta invece, del suono fa da ‘’bridge’’ ed è questo che mi ha regalato la sensazione di due dimensioni. Ma preferisco sempre lasciare l’immaginazione all’ascoltatore. Ritengo che ciò che si prova ascoltando un brano sia sempre molto personale, ognuno ci vede sempre quello che vuole.
Da dove nasce l’idea di voler portare l’ascoltatore a creare la propria ambientazione?
Come ho già accennato nella domanda precedente, ciò che si prova nell’ascolto di un brano è sempre molto personale. Come lo è ciò che si immagina. Difficilmente le persone si ritrovano con le stesse sensazioni. Il viaggio mentale non è un qualcosa di ben definito. Quindi l’idea parte proprio da questi concetti. Quando mi ritrovo davanti alle mie produzioni la scelta dei suoni avviene tramite il sentimento. E’ come se sentissi qualcosa per loro, come se mi parlassero o mi suggeriscano situazioni.
Enya e De Andrè: perché proprio le loro voci e cosa ti lega a ognuno di loro?
De Andrè è sicuramente uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi. In casa si è sempre ascoltato e fin da bambino ho avuto l’opportunità di conoscerlo. Ma solo allora di comprenderlo. “Dolcenera’’ mi ha suggerito più sound tra cui all’inizio ero propenso per remixare il brano interno e farne uscire una versione trap. Ma alla fine non volevo banalizzarmi con questo ‘’genere’’ che sta sovrastando qualsiasi cosa. E così ho deciso di focalizzarmi sulla parte iniziale che si tratta appunto del cantato dialettale. Da li ho estrapolato la voce ho iniziato a trattare il sample e che poi mi ha suggerito delle sonorità tribali. Enya invece è una delle mie artiste preferite, scoperta grazie alla colonna sonora del film ‘’Il Signore degli Anelli’’ dove ha tributato con uno dei suoi brani. Ci sarebbero moltissimi pezzi dove si potrebbe estrapolare qualcosa ma “Boadicea’’ è quello che mi ha colpito di più. La parte cantata è stata divisa dagli strumenti, poi successivamente pitchiata e effettata con il ‘’gate’. Inoltre l’aggiunta del pan e del sidechain ne hanno esaltato le qualità suggerendomi un sound techno trance anni 90/2000.
Grande sperimentazione nelle tue produzioni: cosa ti ispira quando componi?
Oltre alla scelta dei suoni, alle sensazioni e a ciò che provo in quel momento, è sicuramente l’ascolto di tantissima musica, di vari artisti ma anche delle mie vecchie produzioni che mi permettono di avere un autocritica e capire cosa poter migliorare.
Qual è il tuo background musicale?
Sono nato con i Pink Floyd, i loro vinili, i loro live in video cassetta. Per un lungo periodo sono stati sicuramente una band fuorviante per me. Poi ho aperto i miei orizzonti verso le colonne sonore: uno tra tutti è sicuramente Vangelis. Ma adoro anche gli artisti rap anni 90/2000 con i loro beat stile ‘old school’. Sono amante dell’elettronica in generale, del genere chill out ma uno degli artisti techno a cui mi ispiro spesso è Paul Kalkbrenner. Ultimamente mi sto appassionando anche agli Enigma.
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