Musica

Festival di Sanremo: Quando sarai piccola, il testo di Simone Cristicchi e il dibattito sulla malattia

Il brano di Simone Cristicchi affronta il tema dell’invecchiamento e della perdita progressiva della memoria e ci parla del rapporto tra genitori e figli quando i ruoli si invertono

12 Febbraio 2025

“È una canzone bella, poetica, c’è la sensibilità di un cantautore come Cristicchi. Però, anch’io ho vissuto questa esperienza e trovo che in questa canzone ci sia un eccesso di romanticizzazione della malattia”. La prima mezza polemica legata alla settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo la scatena Selvaggia Lucarelli, ospite del Dopo Festival condotto da Alessandro Cattelan (del resto è stata invitata per questo). La blogger commenta così il pezzo di Simone Cristicchi, Quando sarai piccola, in gara diretto dal maestro Valter Sivilotti, che ha ricevuto la standing ovation del pubblico dell’Ariston ieri sera, prima serata del Festival.

“Quella malattia in particolare è molto feroce, toglie dignità. Ha scelto di raccontare la parte più delicata, ma c’è quella dolorosa, l’abbruttimento che viene dalla fatica nel gestire – da parte dei familiari – quella malattia. Avrei voluto un po’ meno retorica e un po’ più di verità. Io sono per la verità nuda e cruda”, spiega Lucarelli.

Il brano è dedicato a una madre che a causa dell’Alzheimer, torna bambina. Il testo affronta il tema dell’invecchiamento e della perdita progressiva della memoria e ci parla del rapporto tra genitori e figli quando i ruoli si invertono. “Il brano racconta di quando nella vita, con il passare del tempo, noi diventiamo i genitori dei nostri genitori e in qualche modo restituiamo con amore tutto quello che abbiamo ricevuto da loro. Sono stato contattato in questi giorni dalla Federazione nazionale Alzheimer che coinvolge un milione e quattrocentottantamila malati, se non erro. Io faccio riferimento al ricordo che svanisce ma il senso credo vada oltre la patologia, parla del ciclo della vita nella mia intenzione. È un messaggio più spirituale. Questo non toglie che molti, vivendo questa situazione, si rivedano nella canzone”, ha spiegato il cantautore.

Quando sarai piccola sarà contenuto in “DALLE TENEBRE ALLA LUCE” (disponibile in pre-save e in pre-order: https://ada.lnk.to/dalletenebreallaluce), la speciale edizione dell’ultimo album in uscita venerdì 14 febbraio in digitale, cd e vinile. Prodotto da Francesco Migliacci e Francesco Musacco, “Dalle tenebre alla luce” è il quinto album in studio di Simone Cristicchi e prende il nome dal brano incluso nell’album e tratto dallo spettacolo teatrale del poliedrico artista, “Paradiso – Dalle tenebre alla luce”.

Pubbliciamo il testo di Quando sarai piccola

Testo: Simone Cristicchi, Nicola Brunialti

Musica: Simone Cristicchi, Amara
Ed. Dueffel Music di Francesco Migliacci/
Amara Edizioni di Erika Mineo

 

Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,

ti starò vicino come non ho fatto mai.

Rallenteremo il passo se camminerò veloce,

parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.

Giocheremo a ricordare quanti figli hai,

che sei nata il 20 marzo del ’46.

Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito

ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.

Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.

Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.

 

Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,

per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato

e sorridere del tempo che non sembra mai passato.

 

Quando sarai piccola mi insegnerai davvero chi sono

a capire che tuo figlio è diventato un uomo.

Quando ti prenderò in braccio

e sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena.

 

Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.

Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.

 

Rip. ritornello

 

per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.

E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.

 

Ci sono cose che non puoi cancellare,

ci sono abbracci che non devi sprecare.

Ci sono sguardi pieni di silenzio

che non sai descrivere con le parole.

C’è quella rabbia di vederti cambiare

e la fatica di doverlo accettare.

Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria

che non so dimenticare.

 

Rip. ritornello

 

per restituirti tutta questa vita che mi hai dato

e sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.

 

Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte

che non avrai paura nemmeno della morte

Tu mi darai la tua mano,

io un bacio sulla fronte

Adesso è tardi, fai la brava

buonanotte.

 

 

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