Musica

Quelle voci ineffabili, Madri di tutti noi – Mercedes Sosa

9 Settembre 2022

Mercedes Sosa, la voce dei senza voce

Se non conoscete le vicende tragiche dell’Argentina del dopoguerra e gli ultimi cinquant’anni di storia civile e culturale del paese latinoamericano patria del tango, un aiuto lo avrete immergendovi nelle canzoni di Mercedes Sosa. Portavoce dei più deboli, dei diseredati, dei dimenticati, Mercedes ha fatto della propria vita una lotta contro i soprusi. Lei è la Pachamama: la voce della terra[1]. Una voce che viene dal passato, che conserva la memoria di luoghi da sempre perseguitati. È la madre dell’Argentina che protesta contro l’ingiustizia, e paga con l’esilio. Per paura di lei, simpatizzante comunista, antiamericana, il potere argentino le proibisce di esibirsi, i suoi dischi vengono ritirati dal mercato, le canzoni bandite dalle stazioni radio, la sua voce messa a tacere.

Una voce messaggio rivoluzionario di un riscatto politico e sociale – quella della Negra, come è soprannominata[2], (in Sudamerica questa parola ha un’accezione affettuosa)[3]. Costretta ad espatriare, porta la sua voce ovunque, e con lei la storia del suo Paese. Perché la fama non le ha fatto dimenticare la sofferenza della sua gente. Ed è per tenerne viva la memoria, e quella del dolore di generazioni di argentini calpestati da una dittatura infame, che è necessario seguire le sue orme – perché era lei, mentre il mondo si occupava dell’Argentina solo per la Coppa del Mondo di calcio, a tenere viva la memoria dei desaparecidos e la lotta delle madri di Plaza de Mayo[4].

Gli esordi

Febbraio 1940: una tipica abitazione di Santiago del Estero[5]
Haydée Mercedes Sosa nasce a San Miguel de Tucumàn, nel nord-ovest dell’Argentina, il 9 luglio 1935[6], giorno dell’Indipendenza. Le sue radici, però, sono a Santiago del Estero, la terra dei nonni paterni. I genitori di Mercedes vivono una grande storia d’amore, e la felicità che si respira in casa compensa l’estrema povertà in cui versa la famiglia. Dalla loro unione nascono quattro bambini, ma uno muore dopo il primo anno, poco prima la nascita di Mercedes[7]. Per un curioso scherzo del destino, pochi giorni prima della sua venuta al mondo, a causa di un incidente aereo avvenuto in Colombia, l’Argentina perde il suo più grande cantante di tango, Carlos Gardel[8].

È suo padre che si occupa di registrarla all’anagrafe, ma dimentica il nome scelto dalla madre. Così la battezza Haydeé Mercedes. Per la sua famiglia, però, lei è Marta Mercedes Sosa. Per il suo pubblico, invece, lei sarà sempre e solo “la Negra”[9], a causa dei lunghi capelli neri e del volto da indiana[10]. E se la sera, a volte, si va a letto senza cena, si vive d’allegria: “Ci mancava tutto, ma era come se non ci mancasse niente”, ricorda Mercedes – ma mancava la musica[11].

Mercedes ama cantare ovunque: a casa, a scuola[12], alle veglie funebri ed alle feste di paese. Canta le canzoni che sente alla radio dei vicini o di un qualche parente, ed ama le canzoni spagnole, soprattutto quelle di Lola Flores[13] e di Miguel de Molina[14]. L’insegnante di musica le consiglia il canto lirico, ma lei detesta esibirsi in pubblico: per molto tempo vive il dono della voce come una sfortuna, vergognandosi quando suo padre la costringe a cantare ai matrimoni o alle feste del Partito Peronista, cui aderiscono i genitori[15].

Nel 1950, quindicenne, spinta dall’entusiasmo delle sue amiche, partecipa ad un concorso canoro di una radio locale con lo pseudonimo di Gladys Osorio, e vince il primo premio[16]. Messi da parte gli indugi iniziali, il padre acconsente alla firma del suo primo contratto radiofonico[17]. Canta alla radio una volta alla settimana per duecento pesos – la stessa cifra che guadagna suo padre in un mese di lavoro manuale, passato a spaccarsi la schiena[18]. Alterna lo studio con le audizioni e l’insegnamento di danze folkloristiche, diventando nota in tutto l’estremo nord dell’Argentina[19]. Poi entra nella grande famiglia del folk argentino, si sposa, ed appare sulla scena musicale grazie al primo marito, Manuel Oscar Matus[20] che la convince del suo talento e dell’indirimibilità della sua scelta artistica.

“Cambia ciò che è superficiale e anche ciò che è profondo cambia il modo di pensare cambia tutto in questo mondo. Cambia il clima con gli anni cambia il pastore il suo pascolo e così come tutto cambia che io cambi non è strano. Cambia il più prezioso brillante di mano in mano il suo splendore cambia nido l’uccellino cambia il sentimento degli amanti. Cambia direzione il viandante sebbene questo lo danneggi e così come tutto cambia che io cambi non è strano. Cambia, tutto cambia. Cambia il sole nella sua corsa quando la notte persiste cambia la pianta e si veste di verde in primavera. Cambia il manto della fiera cambiano i capelli dell’anziano e così come tutto cambia che io cambi non è strano. Ma non cambia il mio amore per quanto lontano mi trovi né il ricordo né il dolore della mia terra e della mia gente. E ciò che è cambiato ieri di nuovo cambierà domani così come cambio io in questa terra lontana”[21]

 

Nel 1958 la coppia si trasferisce a Mendoza[22], ma la collaborazione musicale non basta a salvare il rapporto affettivo. La coppia lavora in una portineria e di notte si esibisce nei locali. Nel mese di dicembre nasce il loro unico figlio, Fabián[23]. Mendoza è un luogo magico, dove intellettuali, artisti, musicisti si incontrano e creano, immaginano, sognano[24]. Con il marito e il poeta Armando Tejada Gomez[25], Mercedes scrive il Manifiesto Fundacional de Nuevo Cancionero[26], un documento programmatico volto alla promozione di una nuova forma di canzone popolare, “espressione dell’uomo argentino del nostro tempo”[27], rinnovando così le tradizioni popolari del tempo[28].

Registra l’album di debutto, Canciones con Fundamento[29], e decide che, da quel momento in poi, vivrà solo per la musica[30], ed il matrimonio va a rotoli: alla precarietà economica si sommano i litigi causati dalla rivalità professionale, e la gelosia del marito diventa violenza[31]. Vanno a Buenos Aires, dove la coppia si esibisce anche senza musica di sottofondo: bastano una scatola di scarpe, una forchetta o un cucchiaio per accompagnamento, e la gente impazzisce[32]. Per il figlio di sette anni è una vita impossibile, e dopo un po’ decidono di lasciarlo dai nonni, a Tucumán[33]. Nel 1962 tentano la fortuna in Uruguay[34].

Mercedes canta nei club e si esibisce insieme a musicisti di strada, apprezzata da quella cerchia di giovani intellettuali che lavorano per il rinnovamento socio-culturale[35], come Eduardo Galeano[36] e Mario Benedetti[37]. Le radio trasmettono continuamente la sua voce: le sue canzoni sono insolite, testi poetici che in pochi riescono a capire. Per Matus è troppo, e la lascia[38]. Sono anni burrascosi, di continui golpe militari. Nel 1955 le Forze Armate rovesciano Perón[39] e stabiliscono la cosiddetta Revolución Libertadora[40]. La Marina Militare bombarda la Casa Rosada, Perón fugge in esilio. Nel 1962 cade anche il governo di Arturo Frondizi[41], rovesciato dall’esercito[42].

In tutta l’America latina si pongono le basi per una nuova canzone folk, fondata su temi sociali e fortemente connotata sul piano politico[43]. In patria Mercedes Sosa rimane sconosciuta ancora per diversi anni[44]: la svolta artistica avviene nel 1965, al Festival Nazionale del Folklore di Cosquín, dove intona la “Canción del derrumbe indio”, narrando il dolore degli indigeni davanti ai soprusi dei conquistatori bianchi[45]. Mentre canta teme che qualcuno salga sul palco a mandarla via a causa del suo sostegno alle idee comuniste. La reazione del pubblico invece è sorprendente: applausi, lacrime[46]. Nell’autunno 1966 realizza Yo no canto por cantar (Io non canto per cantare), il suo primo album con la Polygram – una collaborazione che durerà ben 33 anni[47].

Il successo e l’esilio

Mercedes col marito Manuel Oscar e il figlio Fabian[48]
Nel 1967 si innamora del suo manager, Francisco “Pocho” Mazzitelli[49], che l’aiuta a superare l’alcoolismo e gravi problemi familiari: un aborto, forzato dalle sue difficili condizioni di salute, l’ipertiroidismo che la porta all’obesità[50]. Combatte a fianco dell’Unicef a sostegno della depenalizzazione dell’aborto[51]. Mazzitelli non è solo un amore: è il suo manager, colui che cura i suoi interessi, che costruisce la sua carriera[52], colui che fa di Mercedes l’artista argentina più importante del mondo[53]. Dopo aver inciso due nuovi album, Mercedes inizia a girare il mondo: Lisbona, Miami, Roma, Varsavia, Leningrado, Bakù, Tbilisi[54]… e mentre il paese soffre sotto il tallone di una nuova dittatura militare, Mercedes incontra Ariel Ramirez[55], che la vuole come solista in Mujeres Argentinas[56] del 1969[57]. Nello stesso anno il governo argentino comincia ad osteggiarla ed a proibire alle radio di trasmettere alcune delle sue canzoni[58].

Nel 1970 Mercedes è protagonista del film El Santo de la Espada di Leopoldo Torre Nilsson[59]: è la storia del Generale Josè de San Martìn[60], considerato il padre della nazione Argentina[61], e continua a pubblicare dischi importanti, tra cui uno dedicato a Violeta Parra[62]. In un nuovo film (Guemes, la terra in armi) interpreta la parte dell’eroina peruviana Juana Azurduy[63], sempre diretto da Leopoldo Torre Nilsson. Nel 1972 registra Hasta la Victoria, il suo album più smaccatamente politico[64]. Nel 1975, durante il governo di Isabelita Perón[65], viene minacciata di morte dalla Tripla A (l’Alleanza Argentina Anticomunista)[66], fondata da José López Rega[67], colui che realmente regge le trame del Paese. La Tripla A semina il terrore, massacra i sostenitori di sinistra, minaccia attentati, fa esplodere bombe, sequestra persone, getta odio tra la gente.

Dopo il golpe militare del 1976 Mercedes pubblica un album con brani di Victor Jara e Pablo Neruda (Cile), Alicia Maguina (Perù) e Ignacio Villa (Cuba)[68]. La censurano e le impediscono di pubblicare altri dischi[69] e, durante un concerto a La Plata, viene arrestata insieme a 350 spettatori[70]. La Plata è una “città rossa”: non perché vi sono i comunisti, ma per il numero delle vittime. I cadaveri dei giovani affiorano dalle acque del fiume tingendole di sangue. Per Mercedes l’esilio è l’unica strada[71]: prima a Parigi e poi, nel 1980, a Madrid[72].

La lontananza da suo figlio ancora minorenne e la distanza dall’Argentina le procurano una grande sofferenza[73]. Anche se ha sempre molto da lavorare, le notti non passano mai. Spende una quantità incredibile di denaro per parlare al telefono con il figlio, la madre, i fratelli[74]. Dedica molti brani alla patria e alla speranza di pace e democrazia per gli argentini, come “Todo cambia” e “Solo le pido a Dios”, che diventa l’inno delle nuove generazioni argentine[75].  Realizza “Serenata para la tierra de uno” che, in mezzo a tanta violenza, vuole comunque celebrare la vita[76]. Il regime dittatoriale le permette di entrare e uscire dal paese ma le è vietato cantare. Un castigo per lei e per gli argentini[77].

A Dio chiedo soltanto che il dolore non mi sia indifferente, che l’arida morte non mi colga vuota e sola, senza aver fatto abbastanza. A Dio chiedo soltanto che l’ingiustizia non mi sia indifferente, che non mi schiaffeggino l’altra guancia, dopo che un artiglio mi graffiò in questo modo. A Dio chiedo soltanto che la guerra non mi sia indifferente, è un mostro grande e calpesta forte tutta la povera innocenza della gente. A Dio chiedo soltanto che l’inganno non mi sia indifferente, se un traditore può tradire molte persone, che queste persone non lo scordino facilmente. A Dio chiedo soltanto che il futuro non mi sia indifferente, è senza speranza colui che deve andare a vivere una cultura differente. A Dio chiedo soltanto che la guerra non mi sia indifferente, è un mostro grande e calpesta forte tutta la povera innocenza della gente[78]

 

La situazione politica si deteriora, la Giunta Militare del Generale Videla, appoggiato dal governo americano[79], attua una politica di repressione che porta alla scomparsa di oltre 30’000 persone[80], molte delle quali, dopo lunghi periodi di detenzione e tortura, vengono buttate in mare da aerei in volo[81] . La dittatura reprime i politicamente più attivi: i giornalisti, i sindacalisti, gli artisti. E, su tutti, Mercedes Sosa[82]. Il 18 febbraio 1982 torna in patria e, nonostante i divieti, tiene una dozzina di concerti al Teatro dell’Opera di Buenos Aires, accompagnata da alcuni dei più famosi musicisti locali, come Leòn Gieco[83] e Charly Garcìa[84]. Al suo ingresso in teatro il palco diventa prato… piovono garofani, e i garofani diventano un tappeto. “Nella vita ho calpestato molti garofani… Troppi per un solo essere umano” dirà lei[85].

Ma le sofferenze del popolo argentino sembrano non finire mai: il governo militare coinvolge la nazione nella carneficina della guerra delle Falkland (o Malvinas) contro il Regno Unito[86]. Dura poco, ma i 600 ragazzi morti sono molti. La tragica sconfitta in questa guerra pone fine alla dittatura e coincide con il successo discografico di un disco dal vivo, che diventa poi parte del documentario, Como un Pàjaro libre (come un uccello libero)[87] e di un omonimo album[88]. Restituisce la tessera del Partito Comunista, sconvolta dalla scoperta delle reali condizioni di vita in Unione Sovietica, mantenendo dentro sé l’essenza del pensiero ed una grande necessità di giustizia[89].

Tornata a vivere a Buenos Aires, Mercedes si esibisce a New York, e partecipa allo spettacolo Corazòn americano, con Milton Nascimento[90] e Leòn Gieco, nello stadio Velez Sarfield di Buenos Aires, pieno fino all’inverosimile[91]. Parte per una lunga tournée in Europa, negli Stati Uniti e in Brasile. Ma il suo stato di salute peggiora[92]. La depressione, il sovrappeso ed una vecchia malattia la portano a un passo dalla morte[93]. Rimane a letto per cinque mesi e perde 30 kg. Riesce a riprendersi e realizza un nuovo album, intitolato Al Despertar (Al risveglio)[94] che riceverà poi il Premio Gardel come Disco dell’Anno.

Per decidere se continuare a vivere su questa terra con questo cuore che batte all’impazzata tra luce e tenebre per continuare a camminare sotto il sole in questi deserti per far notare che sono viva in mezzo a tanti morti. Per decidere, per continuare, per sottolineare e considerare ho solo bisogno che tu sia qui con i tuoi begli occhi Oh, fuoco d’amore e guida ragione per vivere la mia vita. Per alleviare il forte peso del nostro tempo questa solitudine che tutti abbiamo dentro come isole sperdute per eliminare questa sensazione di aver perso tutto per decidere che strada seguire e trovarne il modo Per alleviare, per eliminare, per decidere e considerare Ho solo bisogno che tu sia qui con i tuoi begli occhi Oh, fuoco d’amore e guida ragione per vivere la mia vita. Per unire la bellezza e la luce mantenendo la distanza Per stare con te senza perdere l’emozione della nostalgia Per scoprire che la vita scorre senza chiederci nulla E considerare che tutto è bello e non costa nulla Per unire, per stare con te, per scoprire e considerare ho solo bisogno che tu sia qui con i tuoi begli occhi Oh, fuoco d’amore e guida ragione per vivere la mia vita[95]

 

Oramai è una leggenda: nel giugno 1989 riceve la medaglia dell’Ordine del Cavaliere delle Arti e della Letteratura, e nel 1992 le viene conferita la carica di cittadino onorario della città di Buenos Aires. Nel marzo 1997 è Vicepresidente della Commissione per la stesura della Carta della Terra: il convegno stila un documento per la Tutela dell’Ambiente equivalente alla Carta dei Diritti Umani[96]. Al meeting successivo partecipano anche gli indios dell’Amazzonia, di Panama, dell’Argentina. I depredati da sempre, gli ultimi della terra, gli sconfitti e i derubati[97]. Viene inclusa nella raccolta Global Divas delle Nazioni Unite. Il disco, che contiene la canzone Gracias a la vida, riunisce alcune delle più importanti cantanti di tutti i tempi: Edith Piaf, Marlene Dietrich, Amalia Rodrigues, Miriam Makeba, Aretha Franklin etc.

La morte

Mercedes Sosa con il compositore Charly Garcìa[98]
Nel 2009 viene ricoverata in ospedale a causa di una disfunzione renale. Il suo corpo provato non ce la fa. Muore il 4 ottobre, dopo un mese di sofferenza, all’età di 74 anni[99]. Vengono decretati tre giorni di lutto nazionale. La salma esposta nel Congresso della Nazione è salutata dal popolo che intona commossa le sue canzoni. Le sue ceneri vengono disperse fra Buenos Aires, Mendoza e Tucumán[100]. In 60 anni di carriera la Cantora del Pueblo ha pubblicato oltre 40 album di contenuti sociali e politici[101].

Nel 2013 il ministro della Difesa argentino rende noto il ritrovamento di centinaia di documenti risalenti al periodo della dittatura di Videla, tra cui una lista nera di 331 intellettuali e artisti argentini da eliminare: Mercedes Sosa è tra quei nomi[102]. Si batteva per la depenalizzazione dell’aborto, contro le dittature, per la verità sui desaparecidos, per la pace e i diritti civili, per la salvaguardia dell’ambiente[103]. Diventa testimone internazionale della silenziosa battaglia delle Madri della Plaza de Mayo[104]. Ma dietro la sua inguaribile voglia di lottare per il bene degli altri, ha nascosto un senso di profonda solitudine e dolore fisico ed affettivo[105]. Con la morte, e la quiete, è cresciuto il senso di identificazione di diverse generazioni di argentini e di latino americani che, invano, hanno sperato in una libertà lontana dalle imposizioni del fascismo e dell’imperialismo americano. Se oggi l’Argentina è un paese diverso, certamente, una parte del merito è di ragazze come lei, che non si sono arrese mai.

[1] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[2] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[3] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[4] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[5] https://brunoovejero.wordpress.com/2012/07/26/los-ovejero/
[6] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[7] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[8] https://www.ilpost.it/2015/06/24/carlos-gardel-tango/
[9] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[10] https://www.noidonne.org/articoli/mercedes-sosa-01985.php
[11] https://www.noidonne.org/articoli/mercedes-sosa-01985.php
[12] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[13] https://www.guidaspagna.net/tradizioni/personaggi/lola-flores.htm
[14] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[15] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[16] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[17] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[18] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[19] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[20] https://radiodon.com.ar/2021/01/29/un-dia-como-hoy-fallecia-manuel-oscar-matus/
[21] Cambia lo superficial Cambia también lo profundo Cambia el modo de pensar / Cambia todo en este mundo Cambia el clima con los años Cambia el pastor su rebaño / Y así como todo cambia Que yo cambie no es extraño Y el más fino brillante De mano en mano su brillo / Cambia el nido el pajarillo Cambia el sentir un amante Cambia el rumbo el caminante / Aunque esto le cause daño Y así como todo cambia Que yo cambie, no extraño Cambia, todo cambia, sí, señor, ya cayo, ya cayo / Cambia, todo cambia / Y el sol en su carrera / Cuando la noche subsiste Cambia la planta y se viste De verde en la primavera / Cambia el pelaje la fiera Cambia el cabello el anciano / Y así como todo cambia Que yo cambie, no es extraño Pero no cambia mi amor / Por más lejos que me encuentre Ni el recuerdo ni el dolor / De mi pueblo y de mi gente Y lo que cambió ayer Tendrá que cambiar mañana Así como cambio yo / En esas tierras lejanas Cambia, todo cambia Cambia, todo cambia Cambia, todo cambia / Cambia, todo cambia Pero no cambia mi amor Por más lejos que me encuentre / Ni el recuerdo ni el dolor De mi pueblo y de mi gente / Y lo que cambió ayer Tendrá que cambiar mañana Así como cambio yo En estas tierras lejanas / Cambia, todo cambia
[22] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[23] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[24] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[25] http://www.lamacchinasognante.com/armando-tejada-gomez-cantore-damerica-di-anna-fresu/
[26] https://www.mendoza.edu.ar/nuevo-cancionero/
[27] https://www.doppiozero.com/mercedes-sosa-folklore-ed-esilio
[28] https://www.corohispanoamericano.it/RamirezAriel.htm
[29] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[30] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[31] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[32] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[33]https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[34] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/ ; https://www.doppiozero.com/mercedes-sosa-folklore-ed-esilio
[35] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[36] https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2015/04/13/e-morto-lo-scrittore-eduardo-galeano_2ea2aef2-e5f0-4562-8c41-0006ea274b31.html
[37] https://lahora.gt/secciones-para-ti/cultura/wpcomvip/2020/10/02/centenario-del-inolvidable-y-muy-leido-por-muchos/
[38]  https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[39] https://www.britannica.com/biography/Juan-Peron
[40] http://www.elortiba.org/old/memoria3.html
[41] https://www.biografiasyvidas.com/biografia/f/frondizi.htm
[42] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[43] https://www.doppiozero.com/mercedes-sosa-folklore-ed-esilio
[44] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[45] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[46] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[47] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[48] https://www.sitioandino.com.ar/n/364734-los-imprescindibles-de-mendoza-hoy-oscar-matus
[49] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[50] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[51] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[52] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[53] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[54] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[55] https://www.corohispanoamericano.it/RamirezAriel.htm
[56] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[57]https://web.archive.org/web/20060510113053/http://ferrarasottolestelle.it/index.phtml?id=187
[58] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[59] https://www.allmovie.com/movie/el-santo-de-la-espada-v159623/cast-crew
[60] https://www.gauchonews.it/cultura-argentina/argentina-jose-de-san-martin-170-anniversario-morte/
[61] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[62] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[63] https://museohistoriconacional.cultura.gob.ar/noticia/juana-azurduy-la-revolucion-con-olor-a-jazmin/
[64] https://www.corohispanoamericano.it/RamirezAriel.htm
[65] https://www.britannica.com/biography/Isabel-Peron
[66] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[67] https://spazio70.com/estero/raf-eta-ira-e-operazione-condor/prima-di-videla-biografia-dello-stregone-lopez-rega-capo-della-famigerata-triple-a/?cn-reloaded=1
[68] https://web.archive.org/web/20060510113053/http://ferrarasottolestelle.it/index.phtml?id=187
[69] https://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/mercedes-sosa/mercedes-sosa/mercedes-sosa.html
[70] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[71] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[72] https://web.archive.org/web/20060510113053/http://ferrarasottolestelle.it/index.phtml?id=187
[73] https://www.blogfoolk.com/2022/02/18-febbraio-1982-mercedes-sosa-tutto-il.html
[74] https://www.noidonne.org/articoli/mercedes-sosa-01985.php
[75] https://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/mercedes-sosa/mercedes-sosa/mercedes-sosa.html
[76] https://web.archive.org/web/20060510113053/http://ferrarasottolestelle.it/index.phtml?id=187
[77] https://www.noidonne.org/articoli/mercedes-sosa-01985.php
[78] Sólo le pido a Dios que el dolor no me sea indiferente, que la reseca muerte no me encuentre

vacío y solo, sin haber hecho lo suficiente. Sólo le pido a Dios que lo injusto no me sea indiferente,

que no me abofeteen la otra mejilla después que una garra me arañó esta suerte.

Sólo le pido a Dios que la guerra no me sea indiferente, es un monstruo grande y pisa fuerte

toda la pobre inocencia de la gente. Sólo le pido a Dios que el engaño no me sea indiferente,

si un traidor puede más que unos cuantos, que esos cuantos no lo olviden fácilmente.

Sólo le pido a Dios que el futuro no me sea indiferente, desahuciado está el que tiene que marchar

a vivir una cultura diferente. Sólo le pido a Dios que la guerra no me sea indiferente,

es un monstruo grande y pisa fuerte toda la pobre inocencia de la gente.
[79] https://www.limesonline.com/rubrica/videla-e-quel-pranzo-con-borges-e-sabato
[80] https://web.archive.org/web/20060510113053/http://ferrarasottolestelle.it/index.phtml?id=187
[81] https://www.repubblica.it/esteri/2013/05/17/news/argentina_morto_ex_dittatore_videla-59005963/
[82] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[83] http://www.comune.bolzano.it/print_events.jsp?IDAREA=16&ID_EVENT=4268&GTEMPLATE=homepage.jsp
[84] https://www.ondarock.it/rockedintorni/charlygarcia.htm
[85] https://donnedellarealta.wordpress.com/2017/10/03/mi-chiamo-mercedes-sosa-sono-argentina/
[86] https://www.avvenire.it/agora/pagine/falklandmalvinas-la-guerra-inutile
[87] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[88] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[89] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[90] https://www.rockol.it/artista/milton-nascimento
[91] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[92] https://web.archive.org/web/20060510113053/http://ferrarasottolestelle.it/index.phtml?id=187
[93] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[94] http://www.mondolatino.it/svago/artisti/mercedessosa.php
[95] Para decidir si sigo poniendo esta sangre en tierra este corazón que va de su parte, sol y tinieblas para continuar caminando al sol por estos desiertos para recalcar que estoy vivo en medio de tantos muertos para decidir, para continuar, para recalcar y considerar sólo me hace falta que estés aquí con tus ojos claros Ay fogata de amor y guía razón de vivir mi vida ay fogata de amor y guía razón de vivir mi vida. Para aligerar este duro peso de nuestros días esta soledad que llevamos todos islas perdidas para descartar esta sensación de perderlo todo para analizar por donde seguir y elegir el modo. Para aligerar, para descartar para analizar y considerar sólo me hace falta que estés aquí con tus ojos claros ay fogata de amor y guía razón de vivir mi vida ay fogata de amor y guía razón de vivir mi vida Para combinar lo bello y la luz sin perder distancia Para estar con vos sin perder el ángel de la nostalgia Para descubrir que la vida va sin pedirnos nada Y considerar que todo es hermoso y no cuesta nada. Para combinar, para estar con vos para descubrir y considerar Sólo me hace falta que estés aquí con tus ojos claros Ay fogata de amor y guía Razón de vivir mi vida ay fogata de amor y guía Razón de vivir mi vida
[96] https://web.archive.org/web/20060510113053/http://ferrarasottolestelle.it/index.phtml?id=187
[97] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[98] https://servicios.lavoz.com.ar/auth/login/?loginwall=true&continue=https://www.lavoz.com.ar/vos/musica/ya-se-subieron-16-de-los-22-videos-ineditos-de-cantora-el-disco-de-duetos-de-mercedes-sosa/
[99] https://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/mercedes-sosa/mercedes-sosa/mercedes-sosa.html
[100] https://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/mercedes-sosa/
[101] https://spiegato.com/chi-e-mercedes-sosa
[102] https://www.me-dia-re.it/muore-mercedes-sosa-icona-della-liberta/
[103] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/
[104] https://www.noidonne.org/articoli/mercedes-sosa-01985.php
[105] https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/mercedes-sosa-la-cantora-del-pueblo/

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