Innovazione

MyMVision: la nuova App per tutti i musicisti e i professionisti della musica

13 Febbraio 2017

Non mi sono mai reso conto di quanto fosse difficile trovare un musicista finché non ho dovuto cercarne uno.

Nell’estate del 2015, a sorpresa, il batterista della mia band ci lascia per trasferirsi in un’altra città. Da quel momento inizia la caccia al sostituto passando attraverso amici, scuole di musica, varie conoscenze e siti web che pensavo mi avrebbero facilitato nella ricerca ma che, alla prova dei fatti, l’hanno complicata e non poco.

Perso nel marasma di sedicenti fenomeni, di inaffidabili che all’ultimo ti danno buca, sopraffatto dalla giungla di annunci online senza riferimenti credibili né prove tangibili del “talento”, ho incontrato tredici musicisti in sala prova prima di trovare quello giusto. Ben tre mesi di sconclusionata ricerca per una band, la mia, assolutamente locale, composta da (bravi) non-professionisti che per vivere fanno tutti un altro lavoro.

Quando finalmente abbiamo ricominciato a suonare, mi sono chiesto quanto sarebbe stato più facile se, il giorno stesso in cui il nostro batterista ci ha informati della sua partenza, avessi avuto a disposizione una App che geo-localizzasse ogni musicista disponibile nella mia area, con l’indicazione dello strumento che suonava, del suo genere preferito e, cosa più importante, che mi desse un saggio immediatamente fruibile di ciò che sapeva fare. Un video, di non più di 60 secondi, in cui mostrasse un estratto del suo meglio.

Avrei dato qualsiasi cosa per un servizio del genere.

E sarebbe stato ancor più utile se avessi potuto geo-localizzare, vicino a me, i profili di sale prova, studi di registrazione, locali live e scuole di musica.

Ecco com’è nata MyMVision, piattaforma internazionale dedicata al mondo dei musicisti, dei loro fan e di tutti i servizi professionali connessi.

 

Se non avessi incontrato le persone giuste, però, MyMVision sarebbe rimasta un’idea, un colpo in canna soffocato tra le quattro mura di un’anonima sala prova.

Per fortuna, pochi mesi prima, avevo conosciuto Sergio Curadi Naumann, guru italo-tedesco della comunicazione digitale, un autentico pioniere del settore.

Sergio ha contribuito in modo determinante al progetto. La sua prima intuizione è stata di razionalizzare l’approccio al mondo della musica, ideando una serie di servizi aggiuntivi che facciano sistema come, per esempio, lo streaming di qualità dei live, la creazione di un set di canali web dedicati alla musica e la produzione di smart devices ideati esclusivamente per il mondo musicale.

In questo contesto, quindi, MyMVision è il primo tassello di un mosaico ben più ampio.

Che si diventi la nuova star della musica mondiale o si resti a un livello puramente amatoriale, ogni musicista segue sempre lo stesso percorso di crescita: suona le prime note a casa, poi vuole trovare qualcuno con cui condividere l’esperienza, se gli va bene forma una band o un’orchestra e infine cerca sale prova, scuole di musica, locali live.

E ogni musicista, nessuno escluso, a quindici come a novant’anni sogna di poter ottenere un po’ di più dalla propria arte.

Allora perché non offrire ai musicisti e a chi li segue un sistema completo, dove possano avere tutto a portata di mano, invece di perdersi in un’intricata selva di realtà che offrono un servizio alla volta, costringendoli a essere presenti come minimo su sette-otto piattaforme differenti solo per soddisfare le esigenze di base?

L’altro grande contributo di Sergio è stato di portare nel team professionisti di altissimo livello, provenienti da ogni settore delle nuove tecnologie, dello sviluppo hardware/software e della musica. Un patrimonio d’esperienza inestimabile.

Insieme a Sergio, nel settembre 2015 abbiamo fondato Internet of Artists, società con sede a Londra che ha ricevuto finanziamenti privati per oltre 500.000 euro realizzando, così, la prima versione di MyMVision.

Il progetto ha già avuto due lanci internazionali nel 2016: il primo al RISE di Hong Kong, il secondo al Web Summit di Lisbona (rispettivamente terza e prima convention di startup al mondo per rilevanza).

La ragione di tanta attenzione al mondo musicale risiede nei numeri del settore.

Infatti, se si escludono le realtà mainstream (vale a dire le superstar di fama internazionale), nel mondo si contano circa 200 milioni di musicisti, di cui almeno 190 milioni sono amatori, che si trovano quindi nella stessa situazione in cui ero io quando cercavo un batterista nell’estate del 2015. Al livello più basso, ogni musicista ha in media 100 fan. Questo significa miliardi di potenziali interazioni fra le due categorie. Inoltre, nel 2014 il fatturato globale della vendita di biglietti è stato generato per oltre il 66% da eventi medio-piccoli. Una percentuale destinata a crescere, visto il calo delle vendite di musica registrata negli ultimi anni che sta portando i musicisti a puntare, sempre di più, sulle live performance.

La nostra conclusione è che i numeri del settore musicale, dagli amatori ai professionisti affermati, siano molto più grandi di quel che sembra. E siamo convinti che la forza economica di questo mercato sia ampiamente sottovalutata, perché resa quasi invisibile dalla mancanza di sistematicità e fluida organizzazione e dalla dispersione di risorse che ciò comporta.

Ed è esattamente questa la ragione di esistere del progetto MyMVision.

—————————-

MyMVision è scaricabile gratuitamente su iOS (iPhone/Ipad) al link MyMVision per iOS e su Android al link MyMVision per Android o consultando il sito MyMVision.

MyMVision sui social networks: 

MyMVision su FacebookMyMVision su TwitterMyMVision su Instagram

Società Internet of Artists 

 

 

 

 

 

 

0 Commenti

Devi fare login per commentare

Login

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.