Musica
La musica bisestile. Giorno 352. Sonic Youth
Da quasi 40 anni i Sonic Youth sono l’avanguardia della musica indipendente, i punti di riferimento di un’intera cultura, il modello di almeno tre generazioni di giovani americani intellettuali
DAYDREAM NATION
Pensare che questa band esista da 40 anni è difficile da capire: davvero, negli ultimi quattro decenni, la musica non ha fatto che girare intorno a sé stessa. Ok, se ascoltate un album degli inizi, dentro c’è un po’ di new wave suonata male, e la tentazione di buttarla sul punk, così che non sia necessario imparare a suonare gli strumenti che si hanno in mano. Dopodiché, nel 1988, fecero uscire questo album doppio, che cambiò tutto e li trasformò nelle icone della musica dura e contro, dell’alternativo, del sound al di là di qualunque altra cosa, delle accordature disarmoniche (un salto di terza viene percepito come tale anche se l’accordo che suoniamo è profondamente disarmonico per il nostro orecchio), della linea di basso che, in presenza di una batteria fuori tempo e di “lamenti di chitarre torturate a torto” (citazione dal Banco), oltre che di una voce atona, diventa l’unica guida melodica e ritmica attraverso il singolo brano.
Al basso c’è la signora Kim Gordon, ancora più icona degli altri, la prima cantante dura ad aver scelto il Giappone ed aver iniziato a disegnare moda, in una corsa a precorrere i tempi che, un quarto di secolo dopo, è divenuto l’eterno coniglio che esce dal solito cappello: routine. Per questo motivo la band, una delle più famose del secolo, nel 2011 ha deciso di smettere. Perché non si vedeva alcuno sviluppo, perché la gente comprava a scatola chiusa, perché si sapeva cosa aspettarsi da ogni nuovo brano. I Sonic Youth restano però i leader di una sorta di movimento estremamente estetizzante, e gli altri seguono. Hanno protetto a lungo i Black Flag, e dopo lo scioglimento hanno continuato a spingere Henry Rollins.
Quando, nel 1991, ci fu una violenta rapina a casa di quest’ultimo e venne ucciso Joe Cole, un tecnico di palco delle due band, i Sonic Youth scrissero una canzone su di lui e gli dedicarono tutto un album, in cui suonavano e cantavano, come ospiti, i grandi musicisti della scena noize americana, compresi Melvins, Fugazi. Soul Fly… Fondano una propria etichetta, e registrano album strumentali con i titoli ed i credits scritti anche in francese, tedesco, giapponese ed esperanto. Fanno campagna contro il ruolo della Cina nella persecuzione del popolo tibetano, poi entrano in spaccata sul governo birmano (concordo in entrambi i casi).
Quando, nel 1999, durante il tour qualcuno ruba tutti i loro strumenti (quasi tutti costruiti dai musicisti stessi) la band è costretta a smettere di suonare, e di fare apparizioni brevissime, facendosi prestare il line-up dai Pearl Jam, ma l’effetto è strano…. Qualche anno dopo gli strumenti vengono ritrovati. Sono talmente famosi che non è possibile venderli di contrabbando, sono assolutamente riconoscibili. Scrivono una canzonaccia su Mariah Carey, cantata da Kim in modo volutamente osceno. Il brano viene proibito dal palco perché troppo scopertamente offensivo (parla della commistione tra i preservativi e la crema pasticcera). Tutto ciò con tour lunghissimi ed una vita di comunità difficile da reggere. Difatti, Kim Gordon ed il cantante Thurston More, erano marito e moglie già prima che la band fosse nata. Nel 2011, dopo 27 anni, Kim lo ha lasciato. Non sono mai più saliti insieme su un palco.
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