Musica
La musica bisestile. Giorno 345. Ultravox
In origine c’era John Foxx ed una band che copiava il rock elettronico tedesco, ma poi arriva Midge Ure con le sue ballate, e trasforma gli Ultravix in una delle band più celebrate al mondo
LAMENT
C’era una volta la prima band tedesca di new wave, che si chiamava Neu! E suonava solo nei pub underground, davanti ad una folla crescente, e ad una generazione di ragazzi travolti dal consumismo e legati al movimento studentesco contro il nucleare, che ha generato, dieci anni dopo che era successo in Italia, un periodo definibile “anni di piombo”. Anni in cui essere “verde” significava rischiare la vita durante dimostrazioni proibite, con fucilate e botte da parte della polizia e dell’esercito, ed una dirigenza che riscopriva l’eredità delle RAF (che erano sempre state, contrariamente alle BR in Italia, una formazione di élite con nessuna presa sulla popolazione) e dava la vita ai primi flashmob, alle cariche durante le riunioni del G7, ad azioni spettacolari per bloccare treni carichi di rifiuti radioattivi.
In Inghilterra questa tendenza politica ha affascinato tantissimi giovani intellettuali che, come David Bowie ed Iggy Pop, guardavano alla Germania come la punta di diamante della cultura e della musica giovanile, Gli Ultravox, fondati da John Foxx, sono nati come parte di quel movimento, come la band più tedesca d’Inghilterra, come uno strappo snobistico alla moda glam (e più tardi punk) imperante. Dal 1973 al 1979 gli Ultravox sono una delle principali voci della sottocultura ecologista londinese, coccolati e protetti da Brian Eno, finché John Foxx non decide di voler cambiare genere, di fare musica solo elettronica, in cui i testi sono quasi superflui, e l’ambiente diviene più importante della melodia. La band sta per sciogliersi, quando, durante un’audizione, si presenta il giovane Midge Ure.
Midge aveva una sua band, i Silk, di nessun successo, ma suonava anche nei tour dal vivo dei Thin Lizzy e gli era statao offerto per ben tre volte di entrare nei Sex Pistols. Parallelamente aveva avuto una hit con una “finta” band, i Visage, “Fade to grey”, ed era stimato come uno dei migliori musicisti scozzesi in circolazione. Midge si presentò all’audizione degli Ultravox portando alcune canzoni che aveva scritto da poco (tra cui “Vienna”, che erano perfette per lo spirito ed il sound degli Ultravox, sicché, in un’ora, divenne il nuovo leader di questa band e scrisse in sei anni le canzoni per quattro album indimenticabili, che hanno portato gli Ultravox ad essere una delle band più famose del mondo.
La fama ha significato tanti soldi, ma anche tour infiniti, nessun momento di pace, una carovana sempre in moto, con pochissime pause, fatte solo per registrare l’album successivo. Dopo sei anni i compagni di Ure scoppiano, decidono di smettere, non vogliono più suonare. Lui continua da solo, con lo stesso successo di prima, e rimane uno dei più grandi musicisti contemporanei. Fino al 2009, quando gli Ultravox si riformano con la formazione degli anni gloriosi e riprendono a suonare, stavolta solo per il gusto di farlo. Perché le loro canzoni, in tutti questi anni, non hanno perso nulla in bellezza e modernità.
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