Musica
La musica bisestile. Giorno 338. The New Vaudeville Band
Geoff Stephens resuscita una forma di teatro popolaresco del Settecento francese, l’adatta al nostro secolo e conquista le hit parade di tutto il mondo
WINCHESTER CATHEDRAL
Tutto inizia con Geoff Stephens ed il suo gruppo teatrale, Four Arts Society, all’inizio degli anni 60. Geoff si guadagna da vivere come controllore dello spazio aereo all’aeroporto di Gatwick e come assistente in una serigrafia, di modo da poter finanziare i suoi sogni di diventare un grande produttore di musical. Sebbene la maggior parte dei suoi sforzi fossero investiti nei testi, nella coreografia e nella regia, Geoff scriveva canzoncine per trasformare delle semplici pieces teatrali in musicals. Il risultato fu che alcune canzoni vennero acquistate dalle case discografiche londinesi e portare al successo dagli interpreti sotto contratto.
Nel 1964, dopo aver avuto diversi brani in hit parade, raggiunse il numero 1 con “The crying game”, cantata da Dave Berry, ed a quel punto sia la Decca, sia altre majors, lo presero sotto contratto. La lista delle hit famose di Geoff è talmente lunga che nemmeno la posso abbozzare, ma posso dirvi che quasi tutti gli artisti famosi della Londra degli anni 60 cantavano le sue canzoni: Manfred Mann, Hermann’s Hermits, Dizzie Gillespie, Frank Sinatra, The Hollies, Mary Hopkins, Cliff Ricard, The Drifters, et cetera.
A quel punto, Geoff aveva un gruppo di canzoni impressionante, molte delle quali non potevano essere piazzate, perché non seguivano il trend della moda del momento, ma erano piuttosto legate allo stile del Vaudeville. Questo è uno stile teatrale nato a Parigi ai tempi della Rivoluzione Francese: la storia è poco importante, perché la rappresentazione è infarcita di sarcasmo sui potenti, sugli avvenimenti del tempo, di canzoncine (o magari solo strofette cantate) che dovevano sottolineare l’effetto caricaturale dei testi. Questo genere è poi diventato “adulto” negli Stati Uniti ed a Berlino, ed è tornato ad avere un successo globale negli anni 20, come alternativa colta all’operetta, anche perché si tratta di testi dinamici, che cambiano a seconda di cosa accade nella società.
In Italia, questo tipo di spettacolo è arrivato con Petrolini, e vive ancora oggi, dopo il Bagaglino e diversi gruppi come i Gufi ed i Gatti dei Vicolo Miracoli. Nel 1966, Geoff mette insieme una band e la chiama The New Vaudeville Band, con la quale registra quelle canzoni che il resto dell’industria discografica non considera utili. Il risultato è uno schianto: “Winchester Cathedral” diventa un successo mondiale e cambia radicalmente la vita di Geoff – da allora in poi il suo sogno si avvera: diventare uno dei più importanti autori della scena teatrale londinese, specie in collaborazione (negli ultimi due decenni) con Boy George, che ha riportato al Numero 1 lo stesso “The Crying Game” che era stato all’inizio di tutta la storia, oltre mezzo secolo fa.
https://www.youtube.com/watch?v=zQQ5sEOhbjQ
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