Musica

La musica bisestile. Giorno 336. Buddy Miles

19 Febbraio 2019

Un batterista pazzo, un cantante straordinario, un uomo allegro, appassionato, che è riuscito a creare capolavori con tutti, da Jimi Hendrix a Carlos Santana, restando il ragazzone scanzonato di sempre

A LONG TIME COMIN’

 

Ecco un altro di quei personaggi che rischia di essere dimenticato, dopo essere stato per decenni una delle figure più importanti della musica moderna, un batterista e cantante che è stato una stella del blues, del jazz, del rock e persino del prog e della musica latina. Il suo disco insieme a Carlos Santana è un capolavoro, così come i suoi dischi con molti bluesmen affermati, i tour con Frank Zappa, ma soprattutto i dischi di Jimi Hendrix, di cui Buddy è stato il fedele drummer di “Band of Gypsys” – ed il fondatore e leader degli Electric Flag, una delle più importanti bluesband della storia moderna, dal cui catalogo ho scelto questo album per illustrare la figura di Miles.

“A long time comin'”, 1968

Era famosissimo anche per il suo umorismo, per la sua capacità di scherzare su tutto, soprattutto su sé stesso – e difatti divenne il cantante della band The California Raisins (l’uvetta della California), un’esilarante band di acini d’uvetta che è stata uno degli spot pubblicitari più famosi della storia d’America (ve li ho aggiunti in fondo ai link di youtube). In molti dei dischi in cui ha suonato (per esempio quelli di Huey Lewis & the News (scheda 47) non è accreditato, perché veniva in studio, ascoltava, dava un paio di consigli, poi magari correggeva il batterista ufficiale e diceva di prendere il suo take, che lo regalava.

The Electric Flag con Miles (primo a sinistra) e Mike Bloomfield (primo a destra)

Per questo motivo, nel momento in cui le grandi case discografiche iniziarono a contrarre il mercato, e la grande ricchezza e varietà dell’offerta musicale, che aveva dominato gli anni 60 e 70, iniziò a morire, Buddy Miles ha iniziato a suonare solo dal vivo, perché guadagnava comunque abbastanza, e non voleva grane con avvocati e manager: “Sono sovrappeso perché mangio bene ed ho una moglie straordinaria che mi vizia di giorno e di notte. Sono sovrappeso e tutti, nella mia famiglia, sono morti d’infarto a 50 anni. Io sto bene, sono felice, vorrei vivere molto più a lungo facendo ciò che mi piace e senza avere rotture di scatole”.

La nota sulla sua famiglia era purtroppo vera, per motivi genetici fin dal bisnonno tutti i Miles avevano un difetto congenito alla valvola mitralica, che si è portata via anche la vita di Buddy, pochi giorni dopo il suo 60° compleanno. Da allora molti artisti, primo fra tutti Eric Clapton, hanno aggiunto la più famosa canzone di Buddy, “Them changes”, nella scaletta dei loro concerti. Clapton, noto per essere spocchioso ed antipatico, disse: “Era come un fratello sempre allegro e spiritoso, un grandissimo artista, ma anche una persona che rispettava tutti, misurava ogni azione per evitare di ferire, ti stava vicino senza infierire. Semplicemente, quando non c’era ti accorgevi che ti mancava la sua presenza, e magari non sapevi perché. E comunque è stato il batterista più dinamico che io abbia mai conosciuto”.

https://www.youtube.com/watch?v=8sYmpr0XiJk

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