Musica
La musica bisestile. Giorno 305. Arcade Fire
Oggi non c’è nessuno come loro, un’azienda a conduzione familiare senza tensioni e senza liti, ma con ancora una grande creatività da esprimere
THE SUBURBS
Arcade Fire è certamente la band più famosa al mondo degli ultimi vent’anni. Questo gruppo indie canadese gode non solo di un immenso successo commerciale, ma dell’adorazione incondizionata della critica, cosa per me stupefacente, non perché io abbia difficoltà a concordare con questo giudizio (li ho visti due volte dal vivo e credo che siano tra le band più piacevolmente sconvolgenti che io abbia mai ascoltato in sala), ma perché sia il concetto con cui la band è stata costruita, sia il tipo di musica che producono, sono di difficile appetibilità per la grande maggioranza del pubblico – almeno così credevo, finché sono stato a vederli a Lipsia ed era pieno di ragazzi della mia età con gli occhi lucenti di entusiasmo.
Già, perché Arcade Fire è una mescolanza dell’indie rock di questo secolo, fosco, cupo, elettronico e diffidente nei confronti della melodia, con la musica beat degli anni 60, il folk della fine del secolo (Tunng soprattutto) ed un retrogusto di Scandinavia – una malinconica tristezza che si fa vigore e tensione positiva. Se non capite, basta che li ascoltiate con attenzione. E magari, in uno dei brani, riconoscete anche la sigla di “Otto e mezzo”, la trasmissione quotidiana di Lilli Gruber su La7.
La storia della band comincia in un liceo per ripetenti, dove due ragazzi canadesi, Josh Deu e Win Butler, si incontrano e diventano amici. All’inizio si dedicano alla produzione amatoriale di film di cartoni animati, per i quali Win scriveva semplici colonne sonore. Finché, tornati in Canada, Win si fa aiutare dal fratellino, William, che presenta Win ad una studentessa del conservatorio di Montreal, Regine Chassagne, che è la migliore amica di Jenny Stone, che allora era la sua fidanzata ed oggi è sua moglie. I due, in Canada, sono abbastanza soli, essendo nati in California, cresciuti in Texas, ed essendosi poi spostati solo per motivi professionali.
Comunque: I due fratelli Butler, più le loro due didanzate, più Josh, fondano gli Arcade Fire, e registrano un demo per ottenere qualche gig in giro tra Montreal e Toronto, ed invece ottengono immediatamente diverse offerte delle case discografiche, che nel giro di sei mesi producono il loro primo disco, “Funeral”, che ottiene uno sconcertante successo mondiale, come se tutti stessero aspettando che nascesse una band simile. Naturalmente, tutto cambia, Arcade Fire diventa un lavoro, e qui cominciano le potenziali questioni personali. Josh vuole fare il regista di cartoons, e dopo questo terzo album lascia la band, anche perché William, che continua a suonare con il fratello, si è specializzato in colonne sonore, e quindi Arcade Fire, proprio dopo questo disco, che è universalmente considerato come il loro capolavoro, per lui diventa un divertimento, ed a volte, dal vivo, è costretto a farsi sostituire, Jenny rimane incinta e smette.
In una situazione normale la band sarebbe morta. Invece gli Arcade Fire sono più vivi che mai, perché il gruppo originario di amici è più legato di prima, sono felici di aver salvato gli affetti accettando che ognuno seguisse la propria carriera, i propri sogni, il proprio destino. Anche per questo, ancora oggi, la band ha tanto da dire, e dal vivo è in grado di schiantare qualunque cuore.
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