Musica

La musica bisestile. Giorno 266. Sonny & Cher

15 Gennaio 2019

In apparenza erano la grande coppia del beat, ma in realtà, sotto la superficie di un altalenante successo, covava la grande ambizione di una cantante che avrebbe poi stravinto tutte le sue sfide

IN CASE YOU’RE IN LOVE

 

Sonny Bono era uno dei dipendenti di Phil Spector, di cui ho già parlato più di una volta. Spector aveva una serie di autori e tecnici del suono che scrivevano e registravano canzoni a dozzine, più o meno sempre con li stessi turnisti, e poi, al momento di dover scegliere chi cantasse, Phil Spector sceglieva uno dei suoi o lanciava un volto nuovo. Era un mondo diverso da quello di oggi, quello della fine degli anni 50. Alla gente non interessava il cantante, ma la singola canzone. I concerti erano una serie di singole canzoni cantate da singoli artisti, il 90% dei brani erano delle cover dei successi del momento.

“In case you’re in love”, 1967

Nel 1962 Sonny rimorchiò una ragazzina armena di 16 anni, Cheryll Sarkisian, che voleva naturalmente diventare una diva. Siccome lei era alta, carina e con una forte voce da contralto (quindi bassa, per una donna), Spector la trovò perfetta, ma Sonny, che era cotto di lei, impose che loro sarebbero andato sul palco come duo. Cher divenne dapprima la sua amante e poi, dopo la nascita del primo figlio, la moglie di quel tappetto con la voce un po’ gracchiante e l’aspetto da perdente – ma divenne anche la cantante di Sonny & Cher, un duo che ha venduto 40 milioni di dischi, e che lei dominava senza farlo mai pesare.

Quando divorziarono, nel 1974, i due rimasero amici, e lo furono per davvero, anche quando lui venne eletto al Congresso per i Repubblicani della California, finché lui non morì in un incidente gli sci. Nel frattempo Cher era stata la ragazza di David Geffen, un produttore potentissimo che le fece registrare uno stupendo album solista che nessuno ha mai comprato (purtroppo), poi fu la moglie di Gregg Allman, il tastierista degli Allman Brothers, poi la fidanzata di Gene Simmons dei Kiss. Dopo avere avuto successo come attrice, ha cominciato a strapazzare attori: dapprima stava con Val Kilmer, poi con Tom Cruise, poi con il chitarrista di Bon Jovi, e potrei continuare. Questo periodo finì quando Cher iniziò a pagare per una vita sregolata, fatta di droga, alcool ed operazioni estetiche.

Ma il pubblico le ha sempre perdonato tutto, giustamente, perché è sempre stata chiara, pulita, ed ha sempre chiuso tutte le storie senza litigare, senza farsi nemici, senza acrimonia. Gregg Allman disse: “Dopo una settimana mi aveva lasciato perché era spaventata dal mio consumo di droga ed alcool. Io smisi e tornammo insieme. Ma mai, in tutta la mia vita, sono arrivato a prendere la quantità di roba che prendeva lei quando era depressa. Eppure le voglio un bene dell’anima, perché non si lamentava mai. Si chiudeva in stanza a piangere, chiedeva scusa, non mi ha mai dato la colpa per il suo dolore, che probabilmente era inguaribile ed era nato con lei”. Il disco che ho scelto viene dal periodo d’oro in cui Sonny & Cher erano insieme ed avevano uno show in TV che veniva seguito da milioni di telespettatori. E le canzoni, ne sono certo, le conoscete tutte.

https://www.youtube.com/watch?v=80QHRTQ3Kmw

https://www.youtube.com/watch?v=TMaW9xmuhg0

 

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