Musica

La musica bisestile. Giorno 262. The Velvet Underground

13 Gennaio 2019

I protetti di Andy Warhol al loro esordio discografico, che ai tempi passò completamente inosservato, ed oggi è considerato una pietra miliare della storia del rock

THE VELVET UNDERGROUND & NICO

 

John Cale, Lou Reed, Sterling Morrison, Maureen Ann “Moe” Tucker e Christa “Nico” Päffgen. Nel 1965 nessuno sapeva chi fossero. Quattro ragazzi di New York che fanno musica psichedelica ed una attrice e modella tedesca, che aveva già recitato in “La dolce vita” di Fellini e poi si era innamorata di Andy Warhol e faceva la seguace del guru, che venne salvata da Jim Morrison dei Doors e John Cale, che la convinsero a scrivere proprie poesie e canzoni, e le diedero la possibilità di avere una carriera propria. Gli altri, invece, non li conosceva nessuno, ma Andy Warhol li scelse come la band della sua factory e disegnò la famosa banana che, sbuccciandosi, apriva il loro primo album, che non aveva comprato quasi nessuno.

“The Velvet Underground & Nico”, 1967

Mentre John cale iniziava una carriera formidabile come musicista e compositore di musica classica ed elettronica, il resto della band divenne famosa dopo un po’, perché tutte le persone che contavano qualcosa dicevano che fossero il gruppo più importante del mondo. Il primo disco, che è questo che vi propongo, venne registrato in larga parte in mono, perché non c’erano soldi e non c’era nessun altro modo di farlo. Avevano fatto ascoltare il demo a Jim Morrison, che non sapeva che farne, e poi a Marianne Faithfull, perché lo desse a Mick Jagger – ma lei non lo fece.

Solo Andy Warhol si mise veramente a disposizione, organizzando concerti, contratti di sponsorizzazione con marche di strumenti, qualunque cosa, ma la band non ha mai funzionato. John Cale si è stufato quasi subito, gli altri hanno smesso, uno alla volta, Moe Tucker rimase incinta, ed alla fine, nel 1972, restavano solo Lou Reed e Nico. A quel punto Reed venne prodotto da Mick Ronson e David Bowie e fece veramente il botto. Ho già presentato su queste pagine “Transformer”, il disco che non solo fece grande Lou Reed, ma fece scoprire al mondo intero l’esistenza di cinque dischi dei Velvet Underground, che quasi nessuno conosceva, e che, una volta scoperti, divennero l’ispirazione per centinaia di nuove band, perché il mondo degli anni 70 era finalmente pronto per quel tipo di musica, di testi e di sonorità.

Il resto è noto. Lou Reed ha avuto un’onesta carriera da icona della musica d’avanguardia, ha sposato la musicista elettronica Laurie Anderson, ed è morto, ancora relativamente giovane, pochi anni fa. Nico, invece, è morta in un incidente di bicicletta ad Ibiza, a soli 50 anni. John Cale è ancora il grande John Cale.  Nel frattempo il disco con la banana è stato venduto 12 milioni di volte, ma quasi nessuno ha l’edizione originale, quella con la banana che si sbucciava. Se ne avete una copia in buono stato, fateci attenzione: vale circa 6mila Euro.

https://www.youtube.com/watch?v=EwdH09vJwwU

https://www.youtube.com/watch?v=y3E5YIP-DvU

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