Musica

La musica bisestile. Giorno 247. Daevid Allen & Gong

6 Gennaio 2019

Lui e la moglie erano i più pazzi di tutti, persino più pazzi di Arthur Brown, che si faceva crocifiggere sul palco su un Golgota di fuoco – ma erano anche la crema dei musicisti jazz di un’intera generazione

CAMEMBERT ELECTRIQUE

 

Banana, nirvana, mañana. Chi parla è Zero the Hero, che sulla sua Teiera Volante (Flying Teapoot) sta eseguendo la missione ispiratagli dalla strega buona, Yoni, che è quella di salvare i Folletti Strafatt (Pothead Pixies) del pianeta Gong. Banana, mañana, nirvana. Il polistrumentista australiano Daevid Allen racconta questa storia, insieme alla sua compagna, Gilli Smyth, sui paklchi di tutto il mondo, ma anche al focolare delle fattorie hippie, nelle piazze di un’Europa colorata e folle, ovunque sia possibile. Gilli è la controfigura di Shakti, la strega buona Yoni, una musicista straordinaria, che suona nelle registrazioni di tutte le band importanti, dai Soft Machine alla band di Janis Joplin, dai Van der Graaf Generators a Kevin Ayers e Steve Hillage.

“Camembert Electrique”, 1971

Banana, nirvana, mañana. Anche Daevid è un buon musicista, ma prima di tutto è un poeta pazzo, è lui ad inventare la saga di Zero the Hero, che prende per i fondelli gli eroi della musica contemporanea (ad esempio, suonando per due minuti “Tubular bells” di Mike Oldfield alla rovescia, dopo aver collaborato, in sala di registrazione, all’incisione dell’album originale. Banana, mañana, nirvana. Daevid e Gilli passavano la maggior parte del tempo libero a Parigi, ed è lì che sono nati e cresciuti i loro due figli, mentre loro componevano, registravano e, quando andavano in tour, lasciavano i bimbi ai nonni. In quel senso erano veramente una coppia come tante. Erano arrivati in Francia nel 1967, dopo aver avuto alcuni anni di puro amore, vivendo in spiaggia in Australia.

Decisero di fare musica perché vivere in spiaggia non avrebbe permesso loro di costruire una famiglia. A Parigi suonavano soprattutto con i Soft Machine ed i progetti solisti dei musicisti di quella band, ma con la loro band, i Gong, crearono un polo d’attrazione pazzesco che magari non avrà mai conosciuto la fama mondiale, ma si produceva da sé, vendeva i dischi direttamente ed a prezzo “politico”, e poi sul palco aveva artisti straordinari che facevano la fila per partecipare: Bill Bruford degli Yes, il giovane Dave Stewart degli Eurythmics, Don Cherry, Chris Cutler degli Henry Cow, Bill Laswell (produttore dei Motörhead), Steve Hillage, e potrei andare ancora avanti a lungo.

Banana, nirvana, mañana. Questo il grande messaggio di Zero. Un messaggio di amore e marijuana universale, di seriosissima leggerezza, in cui Daevid e Gilli erano i Fiori dei Figli, colti ogni giorno su un palco, su un prato, su una spiaggia, intorno al fuoco. So bene che non riuscirete a capire che queste persone siano riuscite, nel loro modo magari compromissorio, a vivere un’intera vita da hippie, nascosti nelle pieghe della società più borghese e convenzionale che possiate immaginare, anche perché quella coppia, in sala di incisione, sapeva veramente il fatto suo. Gilli, morendo a 88 anni di polmonite, disse: “Ho avuto una vita serena, solo ora devo fare un po’ di fatica, non sarebbe stato giusto aver conosciuto solo la felicità”.

Daevid era morto l’anno prima, di cancro, Loro due si erano lasciati tantissimi anni prima, ma erano rimasti “non amici, ma fratelli di sangue”, e con le loro relazioni successive avevano costruito una vera e propria tribù matriarcale. Il loro disco “Camembert électricque” è sempre stato considerato il loro capolavoro, e venne scritto da Daevid e Gilli nelle pause delle registrazioni di altre cose di altri artisti, e poi venduto per posta, ai concerti, per distribuzione personale, in una quantità tale da permettere loro di vivere agiatamente per anni. Il disco non finì in hit-parade perché saltava a piedi pari tutti i controlli dell’industria discografica, ma Wolfgang Petters, il creatore di Hausmusik (il più straordinario negozio di dischi di Monaco di Baviera ed il produttore di grandi band come Calexico, i Notwist, Lali Puna etc.), diceva che il disco si è venduto per decenni ed ha certamente superato il milione di copie. Ascoltatelo, se ha avuto un successo tale c’era un motivo. Banana, nirvana, mañana. A voi tutti. Pace e amore.

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