Musica
La musica bisestile. Giorno 162. Pavement
La strada aperta dai Talking Heads passa attraverso tutte le manifestazioni dell’anti-folk e del country alternativo, ed arriva fino a Steven Malkmus, che oggi è il simbolo della musica di avanguardia americana, anche se i Pavement, purtroppo non ci sono più
CROOKED RAIN, CROOKED RAIN
Mia figlia ascoltò metà del disco, e poi disse: Questo è country suonato di mala voglia. Ha ragione: Stephen Malkmus vorrebbe magari che la sua voce fosse interessante, ma sembra piuttosto malsana, ed il suo country, suonato con gli strumenti e le armonie della musica indie degli anni 90, si allontana completamente dal rock, ma anche dai ritmi ballabili della musica americana. Per questo motivo, la critica si era inventata termini come “anti country”, o chissà cos’altro.
In verità, Malkmus era partito dai Talking Heads e dai Devo ed aveva cercato una sua strada per rappresentare l’alienazione della sua generazione. Sembra un imbecille, canta frasi imbecilli, ma suona come un genio, ed ha quel qualcosa di meccanico che, se lo guardi con attenzione, ti fa paura. In questa ricerca Stephen era abbastanza solo, visto che il suo partner originario, Scott Kannberg, avrebbe voluto avere una “normale” band die indie rock. Le liti tra i due degeneravano continuamente, specie nei tour. Tutto questo finché si restava confinati nelle anguste mura di uno studio di registrazione.
Quando li ho visti dal vivo a Zurigo, erano straordinari, perché sul palco erano molto ma molto più rock che nei dischi, e Malkmus raccontava aneddoti esilaranti o diceva frasi intelligenti e sarcastiche sul senso della vita. Ero al concerto con Kerstin, la mia seconda moglie, ed eravamo entrambi sopraffatti dall’impeto e dall’allegria che quei nerd country sapevano trasmettere, una volta che erano sul palco a divertirsi insieme, invece che l’uno contro l’altro.Peccato che quelle liti, un anno dopo quel concerto, portarono la band all’implosione…
Quello che ho scelto è il loro primo disco, che è stato di gran lunga il migliore, perché nei lavori successivi hanno sempre cercato di ricreare un’atmosfera che, probabilmente, era nata per caso, ed aveva fatto gridare al miracolo la critica americana, che considera questo uno dei tre migliori album degli anni 90. Anche nei successivi album solisti, Malkmus ha rincorso questo affettato infantilismo che, diventando di volta in volta meno spontaneo e più cervellotico, con il tempo innervosisce, invece di piacere. Così la “pioggia storta” (Crooked Rain) rimane un capolavoro isolato, importante, che bisogna evitare che venga dimenticato.
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