Musica

La musica bisestile. Giorno 107. Spirit

28 Ottobre 2018

Ed Cassidy aveva un contratto discografico in tasca e doveva scegliere un chitarrista. Si presentarono Jimi Hendrix e Randy California. Lui scelse il secondo. Pensate un po’ quale potesse essere il livello tecnico di quella scelta

 

TWELVE DREAMS OF DR. SARDONICUS

 

Gli Spirit sono una delle più straordinarie band dimenticate degli anni 60. Alcuni se ne ricordano solo perché gli eredi del suo leader, Randy California, hanno processato per anni contro i Led Zeppelin per le somiglianze (raccapriccianti) tra “Stairway to Heaven” e “Taurus”, un brano del primo disco degli Spirit. Alla fine è uscito fuori che entrambi avevano copiato da un brano classico del 1600, e buonanotte. Invece bisognerebbe ricordarla come la straordinaria avventura di Ed Cassidy e Randy California.

“Twelve dreams of Dr. Sardonicus”, 1970

Ed, che oggi avrebbe 95 anni, a metà degli anni 60, per arrotondare, suonava con Ry Cooder e Taj Mahal. Due nomi che forse vi diranno poco, ma che in America erano il meglio della musica psichedelica, proveniente da quella che oggi forse definiremmo ethno oppure world music. Ry Cooder fu quello che, mille anni dopo, portò in Florida i Buena Vista Social Club, ma in generale è il più grande chitarrista di tex-mex della storia. Ed, in realtà, la maggior parte del tempo suonava in tour con Cannonball Adderley, Lee Konitz, Gerry Mulligan e Thelonious Monk – i più grandi del jazz di sempre.

Nel febbraio del 1966 Ed capitò ad un concerto di Jimmie James and the New Flames: una band di finto rock’n’roll e di musica beat psichedelica alla Frank Zappa, che aveva due chitarristi: Randy California e Jimi Hendrix. Ed scelse il primo, perché l’altro era un po’ matto e troppo legato al blues, sicché Randy e Ed iniziarono a scrivere canzoni e la fama di Ed procurò da subito un contratto discografico e tanti posti per suonare. Randy era un chitarrista straordinario, eccelso, pieno di inventiva, ma rispetto alle altre band di quel periodo, gli Spirit mancavano di glamour. Niente droga, niente casini, solo testi intelligenti e musica sperimentale.

Quindi erano conosciuti in tutta l’America, ma nessuno si gettava nel torrente per loro. Naturalmente li ho scoperti quando non esistevano più: Litigavano spesso, ma una volta il bassista John Locke invitò Neil Young sul paco per suonare una canzone con loro. Randy non lo sapeva, Neil era ubriaco, e finì a cazzotti sul palco. John Locke abbandonò la band durante il concerto. A me stava sulle scatole Neil Young, così comprai sette album degli Spirit e me ne innamorai. Dopo quell’incidente la band tornò insieme. Si sciolse solo nel 1997, quando Randy, saltato in acqua per salvare il figlioletto che affogava, riuscì a tirarlo fuori dall’oceano, ma ci rimise le penne. Un altro motivo di orgoglio nel citare questo piccolo capolavoro dimenticato. Perché non venga dimenticato del tutto.

 

 

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