Musica
La musica bisestile. Giorno 106. Manic Street Preachers
Quando arriva il successo, il cantante scompare. Ancora oggi si discute se dichiararlo morto o cercare ancora. Ma i suoi compagni, dopo aver continuato per tigna, hanno modificato il suono e lo stile e sono divenuti la voce del Galles in miseria ed in rabbia, gli U2 di Cardiff
THIS IS MY TRUTH TELL ME YOURS
Se nasci da famiglie di minatori negli anni 60, allora nasci incazzato. Altro che favole alla Tom Jones. Un’esistenza grigia, nessuna speranza, e quando impari a suonare quattro accordi suoni il punk. Un punk con testi particolarmente brillanti, perché tutti i componenti della band sono anche attivi politicamente, nel sindacato ed in un’organizzazione socialista. Il leader della band, Richey James, ha dei problemi gravi, si infligge ferite e mutilazioni, lo trovano spesso in pozze di sangue e nessuna spiegazione. Ma per i ragazzi di Cardiff, di Swansea, di Newport, di Wrexham, lui è Dio e la band diviene presto per il Galles ciò che gli U2 sono per l’Irlanda. Una bandiera.
Finché, il 1° febbraio del 1995, Richey scompare. Non verrà mai più trovato, si pensa ad un suicidio, non ha i soldi per rifarsi una vita altrove. Gli altri tentennano, ma poi continuano, ora è la volta di James Dean Bradfield e Nicky Wire, sono loro a prendersi la responsabilità. Questo, che è il mio album preferito, è il primo scritto interamente da loro, ed in cui il punk rozzo degli inizi è scomparso. Ma contiene un grido che oggi è ancora più attuale di allora: il fascismo cresce nella nostra ignavia, e se tu tolleri questo, tuo figlio sarà il prossimo, la vitrtima successiva. Scrivete una canzone pop su questo, se ne siete capaci, unendo in un filo la Guerra Civile di Spagna con il crescere del populismo nell’Europa odierna…
Ci sono tantissime citazioni da George Orwell (Omaggio alla Catalogna), da semisconosciuti poeti gallesi (per questo ci sono i conigli nei videoclips), ed il suo lancio viene accompagnato da un viaggio a Cuba per conoscere Fidel Castro. Naturalmente, i tre ragazzi stanno cambiando. Naturalmente, capiranno di essere stati a volte ingenui, a volte troppo saggi e visionari. Naturalmente, oggi, intendono sé stessi come vecchie glorie di un tempo selvaggio, e suonano il meno possibile. Ma questo, per me, non è motivo per amarli di meno, anzi. Almeno loro qualcosa l’hanno fatto. Non hanno tollerato, come facciamo noi. Fallire non è una disfatta, è solo un’onda della vita, se si ha il coraggio di viverla.
Vi ho aagiunto il duetto con Nina Persson dei Cardigans. Perché è una bella canzone ed ha un significato speciale per me.
https://www.youtube.com/watch?v=B7dBBCHYcZs
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