Musica

La canzone perfetta

25 Marzo 2018

Parecchi anni fa, ed io di anni ne avevo cinque, camminavo con mia nonna in un parco. Non saprei dire da dove, forse da un bar lì vicino -io ricordo solo il parco e la luce e la mano di mia nonna che teneva la mia- proveniva il suono di una canzone. Era Città vuota, cantata da Mina, cover di un successo internazionale di Gene McDaniels. Ricordo nitidamente che mi fermai, immobile, per sentirla fino in fondo. L’ho poi ascoltata tante volte negli anni successivi, da ragazzo e da adulto. Ma, guardate, posso ancora chiudere gli occhi e tornare esattamente in quel parco per sentirla per la prima volta. Devo a Mina il mio primo ricordo musicale in assoluto. Forse ne avrò avuti di precedenti, ma la sua voce ha poi cancellato tutto.

Oggi, 25 Marzo, è il compleanno di Anna Maria Mazzini, in arte Mina. E’ la più grande cantante italiana, e forse la più grande voce bianca di tutti i tempi. Una donna anche molto bella, di una bellezza strana, anticonformista, cesellata da quei nei quasi impossibili da ritrovare sul volto di un’altra, eppure irresistibili. Si, l’imprinting in quel parco è stato irreversibile. Ed è per me incredibile, o forse non dovrebbe esserlo, scoprire quanti giovanissimi rimangono tuttora incantati dalla voce e dalla presenza scenica di Mina. La “Tigre” ha una dimensione senza tempo, come solo pochi eletti riescono ad avere.

Ma, non sembri strano, non vorrei qui continuare a parlare di Mina, ma piuttosto di una canzone di Mina. Vorrei scrivere di quella che mi è sempre parsa una “canzone perfetta”, e non provo alcun senso di esagerazione a dire questo. La canzone perfetta è Insieme.

Molti conoscono la storia di Insieme, ma vale la pena ricordarla. E’ la primavera del 1970, e Mina è reduce dal successo di Bugiardo e incosciente. Intorno al giorno del suo compleanno, Mina fa trenta anni, Lucio Battisti le propone una tra due canzoni, Insieme e Fiori Rosa Fiori di Pesco, che lui ha messo in musica su testi di Mogol. Mina è indecisa su Insieme, propenderebbe per l’altra. Alla fine, c’è un destino nelle cose, sceglie Insieme; qualcuno dice che Battisti preferisse così per desiderio di cantare lui Fiori Rosa Fiori di Pesco. A metà Aprile 1970 Mina incide Insieme. A Maggio la canzone esce in un disco a 45 giri; la canzone Viva Lei compare sul lato B. Viva Lei è una bella canzone, ma ha il compito impossibile di completare fisicamente un disco dove il Lato B non è necessario.

Il 6 Giugno 1970 avviene il miracolo. Mina è ospite di Doppia Coppia, il programma di Alighiero Noschese alla televisione. Fortuna vuole che quasi cinquant’anni dopo possiamo rivedere il video. Mina è bellissima in un cortissimo abito marrone e canta su un palco a scacchi. Attacca Insieme. Le prime note, col coro, e il ritmo della batteria sono magiche. La regia indugia sul primo piano, mentre Mina interpreta questa meravigliosa ballata soul come nessuno può fare, mostrando spesso quel suo sorriso ironico che si ritrae e –talvolta- mettendo le mani quasi a proteggersi il petto. E’ un’emozione che dura quasi quattro lunghi minuti. Terminata la canzone, in studio scatta un applauso fragoroso, e c’è da immaginarsi lo stupore di chi ha assistito a casa dietro a quei televisori in bianco e nero con le valvole che stavano nei salotti delle famiglie italiane. Da quel momento Insieme diventa uno dei più grandi successi di Mina e della canzone italiana.

Si, Insieme ha una potente radice soul. Musicalmente, Battisti è stato rivoluzionario nel contesto italiano; la sua curiosità per i generi soul e pop anglosassoni ha prodotto diversi capolavori. Dal punto di vista musicale, Insieme riprende l’Adagio del Balletto Spartacus del musicista armeno Khachaturian. E’ da sentire anche quello. Il balletto non l’ho mai visto ma lo vedrei volentieri. Tanti anni dopo anche Vasco Rossi riprenderà questo motivo per la sua canzone Ogni volta. Un omaggio alla bellezza della canzone perfetta.

Il testo di Mogol è una poesia sulla bellezza di ritrovarsi finalmente insieme. La storia dà l’idea non di un innamoramento repentino come superficialmente può sembrare, ma di un lento e inevitabile procedere verso questo finale. Ho sempre pensato, sentendo questa canzone, a due persone che non possono fare a meno, infine, di ritrovarsi insieme. Può darsi, come dice la canzone, che non ci si debba chiedere quanto si rimane insieme, e che possa bastare un solo giorno per rappresentare una vita; ma l’impressione che si ha è opposta: questo amore è cominciato piano, è stato coltivato con cura, attraverso giorni e serate, e adesso non finirà. ..Te, che ormai sei mio..

Ma è  la presenza e la voce di Mina a dare significato a tutto, musica e testo. Quando con la sua estensione vocale e il suo timbro unico canta “sono nata ieri nei pensieri tuoi” ti accorgi che sta parlando in prima persona, una donna caparbiamente anticonformista anche nel come ti dice di essere innamorata. E parlando di se stessa, parla per tutti. Una dichiarazione d’amore inaspettata, fuori da ogni schema. Non esiste una canzone analoga.

Insieme è uno di quei rari momenti in cui capisci che ci sono cose davvero belle. E che quando accadono te ne accorgi quasi sempre quando è troppo tardi, e forse non è un male. Insieme.

Grazie Mina, Buon Compleanno.

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