Musica
James is Back
Torna l’energia e la rabbia del sax di James Senese. Un anno speciale il 2023 per l’artista napoletano. Proprio quarant’anni fa, nel 1983, vide la luce il suo primo album da solista “James Senese” stampato da Polydor, e proprio questo è l’anno in cui pubblicherà, la prossima primavera, il nuovo album di inediti.
Lo scorso 1 aprile, presso il teatro Golden di Palermo nell’ambito del suo tour che ha attraversato tutta la penisola, l’artista ha potuto rivolgersi a un pubblico attento e partecipativo. Resta evidente che un pubblico seduto sulla poltrona di un teatro non balla, nel senso letterale del termine, ma vi assicuro che le gambe di tutto il pubblico, che ha riempito completamente il teatro, non sono state ferme un attimo.
Sax, voce e magia. Successi di ieri e di oggi. Senese non si è risparmiato un solo attimo e, con la generosità che l’ha sempre contraddistinto, ha cantato (e suonato) quella magia tutta partenopea che ha addomesticato un genere musicale come il jazz e trasformato in un’esperienza musicale che ben racconta Napoli e i suoi abitanti. La sua forza e coerenza artistica l’hanno trasformato in un’icona, irrinunciabile punto di riferimento per le nuove generazioni musicali che vogliono urgenza espressiva e zero compromessi, forza che è riuscito a trasmettere, nota dopo nota, a tutto il pubblico presente. Dopo l’omaggio a Pino Daniele con “Chi tene ‘o mare”, la sua “Campagna” ha riempito il teatro di applausi.
Magnificamente supportato da un trio di ottimi musicisti, James ha potuto contare su Fredy Malfi alla batteria con un drumming potente, sicuro che ha proposto un variegato mondo ritmico, Rino Calabritto al basso che ha dimostrato come sia possibile suonare il basso senza eccessivi e spesso inutili virtuosismi ma, al contempo, supportare il timing e creare linee melodiche e Alessio Busanca le cui dita scivolano lunga la tastiera con grande fluidità, con controcanti e ribalzi sonori e con un grande controllo della dinamica. Che dire del sax di James? Non ci sono termini di paragone citabili, perché James è James.
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