Musica

4Grigio presenta “Mondo”, il suo primo EP elettropop: l’intervista

13 Giugno 2024

Disponibile su tutte le piattaforme digitali, “Mondo”, è il primo EP di 4Grigio. Un progetto è anticipato dal singolo “Aiuta il Mondo” e dai precedenti quattro singoli usciti nel corso del 2024. Sette canzoni autoprodotte che esplorano una varietà di temi differenti come l’amore, la nostalgia, il passare del tempo e il cambiamento climatico. “Mondo” è un viaggio musicale che unisce le atmosfere synth degli anni ‘80 e lo stile di scrittura indie degli anni ‘90. Il primo singolo “Aiuta il Mondo” racchiude tutte le sfumature dell’artista poiché ci troviamo di fronte una melodia che mescola elettronica e pop cantautorale, elementi che vengono ripresi nelle altre canzoni. Ogni brano ha un suo carattere, ma tutti mantengono lo stile unico dell’artista. Una venatura un po’ vintage che ritroviamo per tutto l’EP e che 4Grigio ci racconta in questa intervista

Nella tua musica affronti una varietà di temi: scegli di volta in volta uno stile differente che identifica ciascuna tematica?

Si, il testo del brano determina il suo tipo di stile musicale, quindi melodia, accordi, e produzione. Per esempio, “Non torna più” è una canzone che parla del tempo che passa e che ci lascia indietro, e quindi un arrangiamento orchestrale, che si ispira alle colonne sonore dei film più nostalgici, mi sembrava la soluzione più adatta. Al contrario, per “Sei”, una canzone che parla della felicità che si prova nel vivere una nuova storia d’amore, ho optato per una produzione funky pop, che comunica allegria ed energia positiva.

La parola Mondo ricorre sia nel titolo del singolo che in quello dell’EP: cosa rappresenta per te?

Avevo sperato che qualcuno cogliesse la ragione per la quale l’EP si chiama “Mondo”, ma non è andata così! Per cui lo spiegherò io: si chiama “Mondo” perché quella parola è contenuta nel testo di ognuna delle 7 canzoni. Quando ho scritto i primi tre testi, ho notato che tutti e tre avevano questa parola dentro. Allora mi sono detto “potrebbe essere un’idea per il titolo dell’EP”. Così ho aggiunto “mondo” anche ai testi che ho scritto successivamente. Per quanto riguarda “Aiuta il mondo”, si sarebbe chiamata così in ogni caso. Quello è stato il titolo sin dall’inizio.

 “Aiuta il Mondo” : da cosa ha bisogno di essere salvato il mondo secondo te?

Da quella parte della natura umana che ignora la relazione tra causa ed effetto. Vogliamo consumare risorse naturali senza preoccuparci delle conseguenze. Noi finiamo per cavarcela perché siamo una specie che si sa adattare, ma dimentichiamo che non siamo i soli abitanti del pianeta: stiamo prendendo decisioni a nome di tutto il regno animale, senza averne alcun titolo.

 

Hai prodotto l’EP interamente nel salotto di casa tua a New York: quanto e perché è stato diverso da una registrazione in un tradizionale studio?

È stata un’esperienza molto diversa rispetto al lavoro che si fa in studio: trovo che a volte l’atmosfera e gli orari degli studi di registrazione siano limitanti per chi fa questo mestiere. Io avevo bisogno di flessibilità. Ci sono giorni in cui mi sento più ispirato di altri, sia nella produzione che nell’interpretazione canora. Quando mi sentivo in forma, tiravo fuori l’attrezzatura e cominciavo a registrare, senza il bisogno di uscire di casa, senza dovermi preoccupare della disponibilità della sala prove a quell’ora e in quel giorno. Credo che il risultato sia un disco molto intimo, soprattutto nel cantato, nonostante la forte impronta elettronica.

Quanto c’è di Roma e quanto di New York c’è nella tua musica?

Credo che se avessi vissuto ancora a Roma, questo EP sarebbe stato molto meno pop. Dentro c’è tanto della musica che ho assorbito girando per le strade di New York. Ho anche scritto i testi mentre mi trovavo lungo il fiume Hudson, che è stato una fonte d’ispirazione enorme. Di Roma c’è un forte elemento melodico, anche nei brani più uptempo. C’è anche la consapevolezza che stavo producendo a New York un  album fatto per l’Italia. È un lavoro ibrido sotto molti punti di vista.

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