Agricoltura

Il migliore gruppo di world music al mondo ce l’abbiamo noi, è il CGS

22 Ottobre 2018

Stamani un amico che non mi manda mai messaggi musicali mi ha stupito mandandomene uno. Era un brano del Canzoniere Greganico Salentino, il cui nome dice l’origine e la provenienza di questi musicisti. Il brano di cui mi ha mandato il video è una esplosione di gioia musicale e racconta la storia di una terra che non si arrende e si oppone, i cui olivi vengono fasciati di tessuto non tessuto per proteggerli dalla tap e dalla xylella.  In quel video gli ulivi sono tre teste giganti di anziani, e forse sono proprio le facce di coloro che quella terra la coltivano davvero e c’è una folla che protesta contro le ruspe che arrivano per scavare il gasdotto, minacciando quelle piante e tutto ciò che ci sta intorno. Subito dopo il messaggio del mio amico è arrivato anche il comunicato stampa che annuncia che il miglior gruppo di world music al mondo è italiano e sono proprio loro, il Canzoniere Greganico Salentino.

“Miglior gruppo di world music al mondo”: il Canzoniere Grecanico Salentino sale sul primo gradino del podio internazionale più prestigioso, dove nessun italiano è arrivato, e conquista i Songlines Music Awards 2018, l’equivalente musicale degli Oscar nella world music.  Organizzati da “Songlines”, la rivista di settore più importante al mondo che dal 2009 ha preso il posto dei precedenti BBC Radio3 World Music Awards, è uno dei riconoscimenti più ambiti, che in passato ha premiato artisti del calibro di Goran Bregovic, Amadou e Mariam, Kronos Quartet, Tinariwen, Rokia Traoré, Femi Kuti, Fanfara Ciocarlia, Tony Allen, e ancora Gotan Project, Youssou N’Dour, e Gogol Bordello.

Una vittoria che corona la vocazione internazionale del gruppo – composto da Mauro Durante (voce, violino e tamburi), Alessia Tondo (voce e castagnette), Emanuele Licci (voce, chitarra e bouzouki), Giulio Bianco (zampogna, basso, armonica, flauti e fiati popolari), Massimiliano Morabito (organetto), Giancarlo Paglialunga (voce e tamburello) e Silvia Perrone (danza) – da sempre bandiera italiana nel mondo, anche grazie al lavoro dell’etichetta Ponderosa e al costante accompagnamento di Puglia Sounds. Un successo reso ancora maggiore dal fatto che dall’istituzione del premio – 16 anni fa – nessun italiano è mai stato dichiarato vincitore.

“Siamo felicissimi, incredibilmente orgogliosi. Questo è un premio per tutti noi, per la nostra famiglia musicale”: ha dichiarato con emozione Mauro Durante, leader della formazione. “È un riconoscimento alla nostra passione e al nostro amore incondizionato per questa musica. È anche un premio alla ‘pizzica’ come movimento, come ‘nuovo’ genere musicale. Uno stile che finalmente incontra il successo e il riconoscimento che merita dal mondo della musica internazionale. Che emozione vedere i mostri sacri che hanno vinto prima di noi! Ci teniamo a ringraziare tutti. Grazie ai nostri fan, a chi ci ha votato, a Titti, Giuseppe, Luca e tutta la famiglia di Ponderosa Music & Art, all’inestimabile sostegno di Puglia Sounds. Alle nostre famiglie, a tutti i nostri amici e collaboratori sparsi per il mondo. E grazie alla nostra terra: il Salento, la Puglia, L’Italia. Siamo ambasciatori di una cultura straordinaria, e portatori della sua bellezza nel mondo. Ad un nuovo inizio…nu te fermare”!

Durante la serata a Londra – che rientra nella programmazione di Puglia Sounds Export 2018 (Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro) – il gruppo ha proposto alcuni brani di “Canzoniere”, l’ultimo album uscito nel 2017 per Ponderosa: un groove percussivo di tamburi a cornice che sembra arrivare dall’elettronica di una drum machine. È Lecce che incontra New York, in una splendida fusione di stili e influenze in cui gli strumenti della tradizione salentina si prestano a un sound più moderno e contemporaneo, tra incursioni di chitarra elettrica e synth bass.

Il CGS ci ha sempre abituato a un respiro globale, come dimostrano le entusiastiche recensioni della stampa estera e le partecipazioni ai festival più prestigiosi. In questi mesi il Canzoniere ha portato in scena il suo nuovo travolgente spettacolo in tour in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Estonia, Norvegia, Austria, Svizzera, Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Belgio e Stati Uniti, guadagnandosi una prestigiosissima recensione del concerto a 5stelle dal The Guardian.

Apprezzamenti considerevoli non sono mancati sulla stampa italiana. “Formidabile ed emozionante” secondo Il Manifesto; “Frizzante e cesellato. Dal vivo sono uno spettacolo”, secondo Luzzato Fegiz sul Corriere della Sera; “Un album pregevole che entra di diritto tra i lavori più belli di sempre della scena world italiana” per Blogfoolk; e “Un disco che alza l’asticella del suono folk-world in Italia” per Il Giornale della Musica. Senza dimenticare i commenti entusiasti di Ansa, Il Fatto Quotidiano, L’Espresso, 7Corriere, Avvenire, La Repubblica, Internazionale, La Stampa, Sky, Blow Up e Askanews, per un nuovo spettacolo unanimemente considerato imperdibile.

E in una giornata come questa, in cui l’attenzione dell’Europa è sui conti pubblici e sui numeri dello spread, fa bene sapere che c’è anche un’altra Italia che nonostante tutto continua a resistere, come quella gente che interviene in difesa dei contadini. Le note di ‘Lu giustocofane’ mi accompagnano mentre finisco di redigere questo pezzo e vi posso assicurare che in questo disco c’è tutta la consapevolezza della complessità del dialogo che la nostra contemporaneità ci richiede di intessere, un dialogo tra uomini e donne, giovani e anziani, sogni e bisogni, terre del centro e terre di frontiera, ma soprattutto un dialogo che ci porti all’interno di noi stessi, a riconoscere quel magma incandescente che è il nostro bisogno di trovare a tutto un centro.

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