Musica

IBLA, dopo AMICI arriva la “Libertad”

23 Aprile 2021

Claudia Iacono, in arte IBLA, dopo aver studiato al CET di Mogol, inizia a raccogliere importanti e continui successi. Il 2020, quello che sarà ricordato come l’anno della pandemia, per IBLA ha voluto dire la finale di Deejay on Stage e la selezione ad “Amici di Maria De Filippi 2020/21”. “Libertad”, il brano inedito che ha presentato nel programma televisivo, è il suo singolo. L’ho raggiunta telefonicamente sia per farmi raccontare com’è andata la sua partecipazione al talent, sia per parlare dei suoi nuovi progetti e del suo singolo in radio in questi giorni.

Cosa rappresenta per te la musica?

Oggi, che ho scelto la musica come stile di vita, credo che mi accompagnerà fino alla fine dei miei giorni. Non riuscirei a immaginare la mia vita senza la musica, parlo della mia musica, ma per chiunque non può esistere vita senza musica.

Parliamo di “Amici”, un programma in cui ti devi barcamenare tra necessità di familiarità con i colleghi e competizione. Qual è stata la tua esperienza?

In generale, nella vita, quando mi sveglio al mattino ho la necessità di guardarmi allo specchio e, in quell’immagine riflessa, mi devo riconoscere, non posso pensare che mi possa vedere come non sono realmente. In quella “casa”, che non è la tua, sei circondata da telecamere e spesso c’è la tentazione di “limare” quella che sei, per paura di far uscire aspetti di te che gli spettatori non capirebbero anche perché loro vedono solo una finestra temporale di quello che succede nell’arco di una giornata. Io sono stata sempre molto sincera, molto vera, ho cercato di essere la vera Claudia non un’immagine ipocrita di me stessa anche nel modo di rapportarmi e di reagire alle cose. Non ho mai mentito e sono sempre stata coerente con me stessa. Quindi ti devo dire che per me è stata un’esperienza che ho vissuto con familiarità e convivialità, senza pormi il problema della competizione e soprattutto delle rivalità costruite.

Pensi che questa tua scelta ti abbia penalizzato?

Probabilmente sì. Alcune delle reazioni che ho avuto e che gli spettatori hanno visto nel “Day Time” possono essere state mal giudicate, ma io ho sempre e solo cercato di essere come sono e nella vita io dico sempre quello che sento.

Parliamo del tuo singolo “Libertad”. Perché la scelta della lingua spagnola?

Non è stata una scelta razionale e nemmeno una decisione. È sucecsso in maniera naturale. Quando scrivo un nuovo brano, per il testo uso una sorta di grammelot composto da italiano, spagnolo e siciliano, le lingue che mi appartengono dal punto di vista delle sensazioni che poi vado a definire e a raffinare. In questo caso era basato sulla lingua spagnola, alcune erano parole di senso compiuto, altre che erano più suoni che non parole. Era la fase d’improvvisazione, chitarra e voce. Il risultato mi è piaciuto moltissimo e ho compreso che lo spagnolo sarebbe stato la lingua adatta per “Libertad”. La fase compositiva, per me, è un flusso continuo, senza alcun paletto razionale. La canzone è nata durante il lockdown e il brano racconta le emozioni che ti fa vivere un amore, uno di quegli amori che ognuno di noi può aver vissuto ma uno di quegli amori che non ti appartiene, di quelli che ti mette in gabbia.

Hai dovuto vivere per un po’ lontano dalla Sicilia. Com’è andata?

Per adesso la lontananza dalla mia isola è stata episodica. Devo confessarti che l’idea di doverla lasciare per lavoro, per lungo tempo, un po’ mi angoscia. Lasciare la Sicilia è abbandonare la “madre terra”, i ricordi della mia infanzia, le mie sensazioni più interiori. La Sicilia è la fonte primaria della mia musica, delle emozioni che riesco a raccontare.

Quale musica si ascoltava a casa tua quando eri piccola?

Guccini moltissimo, perché piaceva a mia madre, poi De Gregori, Dalla, De Andrè, Fossati. Da mio nonno invece la musica che ascoltavo era diversa. Lui ascoltava folk sia siciliano sia spagnolo. Aveva lavorato per diversi anni in Sud America e lì aveva conosciuto la musica tradizionale di quei luogi. È grazie a mio nonno se lo spagnolo è oggi una delle lingue che uso nei miei brani, come è successo per “Libertad”.

Progetti futuri?

Sicuramente l’uscita di un mio Ep. Voglio chiudere questo percorso e coronare questo anno con le mie nuove canzoni. Alcuni dei brani che inseriremo sono già noti, come quelli già ascoltati ad Amici, altri saranno invece degli inediti. Lavorerò con “Isola degli Artisti”, che mi segue da anni e che oggi sono la mia famiglia. Sono molto felice di realizzare con loro il mio primo Ep perché è con loro che sono nate queste canzoni.

Non vedremo, quindi, IBLA nella “casa” di Amici, ma la sua musica è molto di più e quella, la possiamo ascoltare.

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