Musica
I 50 anni di Life on Mars e l’estetica dell’eclettismo di Bowie
“In this age of grand illusion
You walked into my life
Out of my dreams
I don’t need another change
Still you forced your way
Into my scheme of things” ( Word on a wing)
Una settimana fa, “Life on Mars”, forse la canzone più emblematica di David Bowie, compiva 50 anni. In questa canzone lenta che appartiene alla fase Ziggy Sturdust, elementi del glamour rock si amalgamano con un testo ricco di simbolismo e analisi sociale, oltre a presentare una discussione esistenziale sul potere dell’arte per evadere dalla realtà.
Life on Mars tratta di una ragazza che é disillusa riguardo alla vita. I suoi genitori litigano ad alta voce e quando accade la cacciano via, lei va al cinema da sola per evadere. Tuttavia, è irritata quando il film non le fornisce quella fuga dalla realtà che lei cerca. Nella strofa Bowie descrive scene avvilenti che passano sugli schermi, da una lite in una discoteca ad un poliziotto che aggredisce un uomo innocente. Paradossalmente, quello da cui la ragazza sta cercando di sfuggire. Alla ragazza molto sensibile fanno credere che esista una vita molto migliore in qualche posto, e lei si sente profondamente delusa perché non riesce ad accedervi. La frase finale é una esortazione affinché si vada oltre ciò cui la ragazza è abituata a vedere e vivere. Nella seconda parte, Bowie critica il modo in cui si è evoluta la società. Micky Mouse è ora una mucca sacra intoccabile, sta dicendo che é una gallina dalle uova d’oro, (in realtà sta riferendosi a ” a cash cow ” letteralmente mucca da contanti), fa poi un gioco di parole sui nomi Lennon e Lenin, volendo dire che anche il comunismo è ora diventato commerciale e si scaglia contro il turismo di massa – si badi bene già allora – e sul fatto che milioni di persone cercano evasione nello stesso posto. Egli afferma anche che la Gran Bretagna patriottica è inaccessibile alla classe lavoratrice.
A Bowie viene chiesto di adattare il testo di una canzone francese, gli accordi usati sono quelli di “Comme d’Habitude” di Claude Francois, e scrive ” Even a Fool Learns to Love” con testo in inglese, ma il brano viene rifiutato dall’editore francese. La traduzione passa a Paul Anka che scriverà My Way resa famosa da Frank Sinatra.
Nato a Londra l’8 gennaio 1947, Bowie é una delle figure più emblematiche che hanno influenzato la storia della musica. Durante una carriera durata più di cinquant’anni, ha trasceso la musica, l’arte e la moda, cambiando costantemente immagine e stile musicale. Bowie concepisce la musica come un teatro, spingendo sempre oltre il limite della moda e della sua fama. Il suo stile musicale ha incluso il folk, il prog rock, il funk, l’elettronica, la dance music e nel suo ultimo album, Blackstar, il jazz.
La carriera di Bowie inizia nel 1969 col successo ” Space Oddity”, poi attrae seriamente l’attenzione del pubblico con l’album Hunky Dory, con la traccia “Life on Mars? “. L’originalità di Bowie esplode col suo album successivo ” The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” nel 1972. I brani mescolati con l’immagine dell’extraterrestre e di un senso della moda futuristica fanno di lui un’immediata icona pop. Milioni di fans iniziano a copiare il suo look androgeno e seducente glamour rock, tuttavia il suo personaggio scenico, Ziggiy Sturdust inizia a prendere il controllo sulla sua vita, e Bowie cmincia ad assumere cocaina. Pubblica il suo ultimo album come Ziggy, Aladdin Sane, prima di trasferirsi negli Stati Uniti dove realizza Diamond Dogs, col suo singolo di successo” Rebel Rebel”. Nel 1975, cambia completamente la sua immagine e stile musicale con ” Young Americans”, un album che mischia il soul, il funk, e la disco. Durante la realizzazione del secondo e ultimo album statunitense, Bowie diviene gravemente dipendente dalla cocaina, crea, poi, un nuovo personaggio: il Duca Bianco. Si trasferisce, quindi, a Berlino nel 1976, dove produce la sua trilogia di musica elettronica, album di musica sperimentale, “Low”, ” Heroes” e “Lodger”. Negli anni 80, Bowie produce musica pop in particolare “Let’s dance”, e realizza video pioneristici per l’allora nascente MTV che accompagnano i vari singoli dell’album e con cui guadagna popolarità mondiale. Negli anni 90, Bowie continua a produrre musica ma non raggiunge più le vette così come era accaduto nei vent’ anni precedenti. La sua morte, il 10 Gennaio 2016, getta un velo di tristezza e di lutto in tutto il mondo musicale e in quello dei suoi fans.
David Bowie ha recitato in alcuni film brillanti e bizzarri. In ” The Man Who Fell to Earth”, interpreta un alieno che arriva sul pianeta terra per salvarlo da una crisi climatica, ma poi si lascia tentare dai vizi. Bowie vince il Saturn Award per il ruolo interpretato. Nel disastroso ” Just a Gigolo”, interpreta il ruolo di un gigolò in un bordello di Berlino gestito da un personaggio interpretato da Marlene Dietrich. ” Merry Christmas, Mr Lawrence” é un eccellente film di guerra ambientato in un campo di prigionia giapponese e diretto da Nagisa Oshima che é in lizza per la Palma d’oro a Cannes, mentre Labyrinth un costosissimo fantasy, fa inaspettatamente fiasco al botteghino.
Bowie interpreta anche ruoli secondari o di semplice comparsa in diversi film, da ” L’ultima tentazione di Cristo” a Zoolander, commedia del 2001scritta e diretta da Ben Stiller. La scena in cui compare Bowie è stata definita uno dei momenti più surreali di uno dei film più surreali nel cinema degli anni 2000: la scena ironizza sul mondo della moda e delle sfilate, in cui il protagonista Derek Zoolander (Ben Stiller) e il suo rivale numero uno in passerella, Hansel McDonald, il modello biondo interpretato da Owen Wilson vengono giudicati da un personaggio eccezionale: David Bowie. In ” The Prestige” interpreta il ruolo del genio serbo-americano Nikola Tesla.
Bowie ha sempre colpito per la sua faccia truccata, in realtà si ispira agli attori del Kabuki, una delle forme di teatro tradizionali del Giappone. Dopo la sua morte, quando appaiono molti articoli e immagini del cantante, si é spesso parlato degli occhi di Bowie, notoriamente di due colori diversi: blu il destro, nero il sinistro. Bowie soffre di una patologia rara, l’anisocoria, caratterizzata dalla diversa ampiezza delle due pupille. La pupilla del suo occhio sinistro é permanentemente dilatata, creando l’illusione di un’ iride più scura. L’anisocoria é spesso innocua, sebbene spesso dipende da un problema del sistema nervoso, nel caso peggiore può essere il sintomo di un tumore cerebrale. Nel caso di Bowie, é la conseguenza di uno scazzottamento con un compagno di classe perché entrambi interessati alla stessa ragazza. A quindici anni, quel pugno all’occhio sinistro e l’unghia che gli ferisce la superficie oculare, paralizzano i muscoli che contraggono l’iride. Se l’evento non fosse accaduto Bowie avrebbe avuto entrambi gli occhi di color blu. Ma Bowie é Bowie e sfrutta questa peculiarità come parte del suo personaggio. In una delle sue ultime canzoni, Blackstar, ha introdotto dei versi che sembrano riferirsi ai suoi occhi: ” At the centre of it all, your eyes, your eyes”
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