Musica
Come costruire la playlist perfetta
Estate, voglia di vacanze, amici, viaggi. Tutto questo per quanto ci è permesso. Soprattutto queste occasioni necessitano una colonna sonora ad hoc, atta a levare via anche gli ultimi rivoli di malumore. Oppure una soundtrack capace di contemplare questi sali e scendi dello spirito.
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Qualunque siano i vostri bisogni, l’estate è la stagione perfetta per prendere e fare playlist, siano esse moderne, sui service di streaming, siano esse inserite in una compilation da regalare a chi ha ancora il Cd in auto (come il sottoscritto).
Ma come si fa una buona selezione musicale? Quali sono le regole auree per colpire e intrattenere? Questa domanda era alla base, pure, del famoso libro e poi film Alta Fedeltà. Però i modi e le mode cambiano, i gusti e i generi mutano.
Questo non vuole essere un articolo da professori del campo, anzi, un riassunto sciallo, delle regole di chi di playlist ne ha fatte tante, da solo e assieme ad altri, su supporto fisico e non.
Iniziamo..
Prima di tutto: come ci sentiamo mentre vogliamo iniziare a fare una playlist? Cosa vogliamo trasmettere alla persona con cui la vogliamo condividere? Capire il nostro stato d’animo o il destinatario è importante per evitare forzature.
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Seconda aspetto: su che emozioni o messaggi vogliamo puntare? Le canzoni selezionate devono emozionare o anche dare dei messaggi? Questo punto serve per creare il filo di senso logico che legherà tutti i pezzi. Un macro fil rouge.
Terza mossa: bagaglio culturale. Quali sono le canzoni che amiamo o che conosciamo capaci di comunicare quanto desideriamo? Iniziamo dal bagaglio musicale personale, e poi da lì magari cerchiamo artisti meno ascoltati affini. In tal senso sia Spotify che Youtube vengono in soccorso, grazie ai consigliati. Apriamo una nuova playlist e inseriamo là tutte le tracce che ci vengono in mente.
Ps: fare una playlist è un ottimo modo per riscoprire pezzi dimenticati o scovare nuova musica interessante, sulla scia della serendipità.
Quarta azione: ora inizia il momento chiave, cioè mettere assieme i pezzi del puzzle, creare un racconto musicale, dosare brano dopo brano per la selezione perfetta, a prova di ascoltatore disattento!
La playlist perfetta inizia con leggerezza, e dopo la prima canzone arriva la prima traccia forte, mantiene questa intensità per altri due pezzi, e poi scende, rilassando il flusso emotivo con altri due brani, tornando successivamente a colpire. Insomma, bisogna darle un ritmo che di due/tre brani in due/tre brani cambi da “alto” a “basso”. Le canzoni hanno tre livello di emotività: pezzi fortissimi, pezzi forti e pezzi medi. Ci vuole una canzone fortissima per lasciare il segno all’inizio e successivamente le migliori vanno distribuite nella parte centrale. Il brano più rilassante, magari con un coda strumentale, va messo nella conclusione.
Un esempio di playlist? Eccola!
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