Musica

Cerri, un maestro e un amico

19 Ottobre 2021

E’ mancata ieri un’icona internazionale del Jazz, un grande uomo, un grande musicista, un grande maestro, ma soprattutto un amico, per chi come me, ha avuto la fortuna di frequentarlo anche se per pochi anni. Non mi soffermo a descriverne le qualità artistiche, non è il mio compito, non è il mio ruolo e probabilmente non ne ho nemmeno le capacità. Esistono professionisti, esperti del jazz, preposti a farlo e in questo momento lo staranno facendo su molti giornali.

Insieme a Franco Cerri

Già il jazz, un genere musicale non per tutti, “una musica afroamericana diventata patrimonio culturale nel mondo, una musica raffinata”così recita la Treccani, così com’era raffinato Franco e il suo modo di suonare. Anche chi non è appassionato di jazz lo ricorda come volto popolare in uno spot negli anni 70 “L’uomo in ammollo”. Mi limito a ricordare l’uomo conosciuto durante la mia frequentazione alla Civica Scuola di jazz di Milano, anche se suonavo uno strumento diverso dalla chitarra. Una persona di un’umanità incredibile, aveva sempre una buona parola per tutti noi studenti. Nei momenti di sconforto, per una prestazione non all’altezza, riusciva, con la pacatezza che lo contraddiceva, a darti conforto e a farti ritrovare quella motivazione a volte sopita. Ho avuto la fortuna di averlo vicino nelle sessioni di musica di insieme, alla civica scuola di Jazz milanese da lui fondata con un altro gigante del jazz italiano: Enrico Intra. Sempre sorridente, sempre elegante nei modi e nel look. Mancherai a tanti Franco, e piango con tutti loro mentre ti scrivo; mi mancherà il tuo sorriso, la tua semplicità vera e vissuta, nonostante avresti potuto tirartela e non poco. Ci mancherà la tua capacità di ascolto, sempre attenta, ci fermavamo a sorridere riconoscendo di aver sbagliato una nota, un accordo, dandoti ragione. Abbiamo suonato con te quando hai compiuto 90 anni al concerto al Teatro dal Verme “90 anni suonati”, sarebbe stato bello ripeterlo per i tuoi 100 anni.

Caro Franco, ora che sei in un posto dove si vede, si capisce e si conosce tutto, continua a guardare (e a suonare) per chi ti ha voluto bene e ti è stato vicino. Ci rivedremo là e magari riprenderò a suonare, spero insieme a te.

Un grande abbraccio!

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