Costume

cartoline acustiche da venezia #03 Calle dei Boteri

22 Marzo 2020

Non ci sono più i gatti di una volta. O meglio, a Venezia non ci sono proprio più i gatti. Quelle famiglie allargate di gattoni, gatte e gattini che trovavi sdraiati al sole dietro alle Zattere in primavera e quando non li trovavi sapevi comunque che erano lì, nei paraggi, visto che c’era quasi ad ogni angolo, soprattutto nelle callette all’ombra e poco frequentate, un ciotolino per terra con qualche croccantino a segnalartelo.  Ora, i  pochi gatti rimasti si trovano, generalmente, piazzati nelle case di amici, sui divani, sopra le librerie castrati letteralmente e forse anche spiritualmente. Dalla città, intendo in giro liberi per calli e campielli, sono scomparsi. Sono scomparsi insieme ai loro “canti amorosi“ e che arrivavano improvvisi dai tetti come preludio, più spesso a meravigliose scazzottate fra i pretendenti piuttosto che all’amore. Ora ci sono i cani. Cani di ogni tipo. Aristocratici, barboncini, bastardini dei canili in terraferma ecc.. Cani al guinzaglio (è proibito lasciarli liberi neanche ci fossero le macchine) e padroni di cani, come me, che non vedono l’ora di parlar di cani. Credo ci sia una ragione per tutto ciò e mi farebbe piacere saperla.

In qualità di “cacciatore di suoni“ giro per Venezia, come ormai immagino sappiate, con un mini registratore così che, quando trovo qualcosa d’interessante da registrare, lo accendo e lo metto vicino all’orecchio facendolo passare per un cellulare in modo da potermi avvicinare, senza generare sospetti, alle mie prede acustiche.

Ecco una cartolina acustica canina registrata in Calle dei Boteri vicino al mercato del pesce di  Rialto sperando che 58 secondi di bellezza veneziana (ora Venezia è muta e silenziosa) vi mettano di buon umore!

TRADUZIONE DAL VENEZIANO

Signora 1: finchè non mangio il gelato lei (la cagnetta) resta là…

Uomo: aspetta fuori dalla cucina…

Signora 1: (confusione) le do due o tre pezzettini di cialda… (risate)

Uomo: Iuva (nome del cane) prendi… prendi… (un pezzettino di tramezzino che il signore stava mangiando) prendi… prendi “can can“!

Signore: Ciao, ciao…

passa qualche minuto e li ritrovo tutti in un altro campiello che ridono… e poi , le quattro signore con cane si salutano così: ciao ragazze! Ciao ragazze!!!

Questa cartolina è dedicata alla mia amica Ellen!

Alla prossima domenica!

Ciao! Andrea

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