Musei
Riaprono le Gallerie d’Italia, a Vicenza va in mostra il “futuro”
Finalmente in molte città del centro e del nord, con l’entrata delle regioni in zona gialla, si potrà tornare a visitare le collezioni e le esposizioni, secondo i protocolli di sicurezza già adottati prima dell’ultima chiusura a febbraio.
Martedì 27 aprile riaprono anche le Gallerie d’Italia compresa la sede di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza. La prenotazione durante i giorni feriali è consigliata, mentre è obbligatoria il sabato e nei giorni festivi attraverso il sito delle Gallerie. Le visite infatti si svolgeranno nel rispetto delle misure previste, tra cui ingressi scaglionati e contingentati e la misurazione della temperatura con termoscanner.
Fino al 27 giugno sarà possibile vedere la mostra temporanea “Futuro. Arte e società dagli anni Sessanta a domani”, a cura di Luca Beatrice e Walter Guadagnini. Si tratta di una riflessione di straordinaria attualità sul concetto di futuro attraverso le visioni dell’arte, dagli anni sessanta, il decennio del boom economico, della crescita demografica, dell’ottimismo e del consumismo che nell’arte si traducono nell’era pop e nell’esplosione dei fenomeni giovanili, fino a una società che si è trovata a vivere contemporaneamente il cambio di un secolo e di un millennio, attesi con grandi aspettative e alcune paure. L’arte contemporanea ha interpretato e rappresentato la visione del futuro: strettamente legata, da una parte, all’idea di progresso, tecnologia, innovazione; dall’altra al desiderio e alla necessità del cambiamento, alla spinta a migliorare la società e se stessi convinti che ciò che sarà domani potrebbe essere migliore dell’oggi.
L’esposizione presenta circa cento opere di artisti italiani e internazionali come Boccioni, Fontana, Christo, Boetti, Rotella, Warhol, Lichtenstein, Rauschenberg, Schifano, Hirst, provenienti da importanti collezioni private e dalla collezione Intesa Sanpaolo.
Saranno inoltre visitabili gli spazi interni ed esterni del meraviglioso palazzo barocco e le collezioni permanenti. A Palazzo Leoni al piano nobile si trovano oltre trenta dipinti del 700 veneto, testimoni dell’ultima, splendida stagione della Serenissima.
Con l’intento di valorizzare la collezione Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche (V-III secolo avanti Cristo) e allo stesso tempo di rendere omaggio allo spirito narrativo della decorazione ad affresco di Palazzo Leoni Montanari, realizzata tra il XVII e il XVIII secolo, il palazzo presenta nelle sale rivisitate del piano nobile anche un nucleo di venti vasi, fra cui la famosa kalpis attica del Pittore di Leningrado del V secolo avanti Cristo.
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Sul sito delle Gallerie d’Italia è possibile visionare le mostre in programma anche nelle sedi di Milano e Napoli
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Foto di copertina
MIMMO ROTELLA
L’ultimo Kennedy, 1963
décollage su tela, 99 x 130 cm
Collezione privata
© Mimmo Rotella
Photo Mauro Ranzani
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